INTERVISTA A IGINIO CARVELLI

Il pensiero va al seme che si umilia

e si nasconde in una zolla di terra per esplodere

                   in una   fioritura verso il ciel e diventare pianta, albero,frutto,ombra,ospitalità.

I. C.

Oggi, nel mio spazio, ho il piacere di ospitare un uomo impegnato da sempre nel sociale. Il quale attraverso la comunicazione e i suoi grandi valori ha lasciato un’impronta forte e positiva,soprattutto concreta, a favore della sua splendida terra: la Calabria. 

Uomo di grandi risorse, in cui si evidenzia la sua forte spiritualità  e il suo grande senso di giustizia che traspare anche nei suoi innumerevoli scritti. A Oltre scrittura il giornalista nonché scrittore Iginio Carvelli.  

La sua esperienza nel campo della comunicazione è davvero vasta. leggendo la sua biografia non posso che evidenziare la grande forza e perseveranza nelle sue innumerevoli lotte e innovazioni a favore dei suoi conterranei. Viviamo oggi in una società di parolieri dove la parola circuisce, ma la sostanza non giunge. A suo avviso l’idealismo può ancora rivoluzionare questa società, c’è ancora speranza per chi ci crede davvero?

L’idealismo da solo non basta. E’ una linfa necessaria per tenere vive le radici dei valori umani e culturali, ma  come le idee, ha bisogno delle gambe per camminare. I processi del cambiamento si costruiscono con la forza degli ideali capace di smuovere le incrostazioni della conservazione e di fare avanzare il nuovo, mirato esclusivamente al bene comune. E’ possibile  rivoluzionare  questa società e c’è motivo di bene sperare  con un idealismo che si faccia azione, con idee vive e sane  e non con idee morte e malate perché, e rubo  un pensiero di Sciascia : “UN’IDEA MORTA PRODUCE PIU’ FANATISMO DI UN’IDEA VIVA; ANZI SOLTANTO QUELLA MORTA NE PRODUCE POICHE’ GLI STUPIDI, COME I CORVI, SENTONO SOLO LE COSE MORTE “

La comunicazione, a quanto leggo, vive con lei da sempre: per molti anni ha diretto il mensile “Kairos” che si occupava appunto di cultura e attualità e qui le chiedo: dalla sua esperienza di vita, la vera cultura passa tramite le cattedre e i letterati o tramite la vita di tutti i giorni?

Il concetto di  cultura ha mille facce , significati e  definizioni perché si è modificato nel corso dei secoli nelle varie tappe del cammino dell’umanità. Mi affascina il pensiero antico che  vede la cultura come  educazione  dell’uomo alla vita  umana. Poiché il termine deriva dal latino  colere che significa coltivare, il pensiero va al seme che si umilia e si nasconde in una zolla di terra per esplodere in una fioritura verso il cielo e diventare pianta, albero, frutto,ombra, ospitalità. Sono tante le specie degli alberi come sono tante le culture che rappresentano la ricchezza vera dell’umanità, culture differenti da rispettare  e amare. Le cattedre e i letterati  rischiano a volte di essere querce che producono ghiande ,se dimenticano le radici e  vivono della gloria del sapere, spoglia  della centralità dell’uomo che è soprattutto dignità e amore. Scrive San Paolo: puoi conoscere tutti i misteri e tutta la scienza, parlare tutte le lingue, se non hai l’amore sei un niente,un cembalo suonante. La vita di tutti i giorni è fatta di incontri, di relazioni,di conoscenze,di tradizioni,di religiosità,di gente in cammino che sono l’essenza della cultura cioè il seme che si fa albero. Ci sono i grandi letterati ,ma non mancano  i piccoli scrittori di periferia che vivono in mezzo ai problemi della gente, spesso sfruttati da editori  stampatori che in nome della cultura mirano a un profitto poco pulito. La scrittrice Marguerite Yourcenar afferma che “Chi edifica biblioteche, costruisce granai contro l’inverno dello spirito”. Ogni libro  è un chicco di grano, quindi un valore  che si aggiunge ai processi culturali che partono dal basso. Processi che andrebbero sostenuti e apprezzati  dalle politiche formative e culturali.

Da sempre legato alla sua splendida terra, decide di regalare a quei posti, precisamente alla sua amata Scandale una delle sue opere dal titolo “Rughe di pietra”edita da Rubettino Editore, con la quale vince nel 1996 il prestigioso premio “Il Pino d’oro- giornalismo letterario”In questa sua raccolta, racconta la vita semplice di quei luoghi e il suo divenire. Qual è il messaggio, principe, di questa sua narrazione ?

La televisione ha spento il focolare  che una volta veicolava le memorie non scritte di una  determinata comunità. Non si racconta più accanto al focolare e si perdono conoscenze  che narrano i sudori dei padri. Le  nuove generazioni  si godono l’ombra di un albero e non si domandano che ,tanto tempo fa, c’è stato un uomo che in quel posto ha piantato un seme. Un uomo, che ha ricevuto le memorie dal racconto del nonno o dei genitori, ha il dovere di tenerle in vita. Io  ho avvertito questo imperativo interiore e ho raccolto in “rughe di pietra” piccole storie del mio paese, destinate altrimenti a un indecoroso oblio. Il passato è un patrimonio che si consegna al presente  per essere arricchito e  costruire il futuro. Un messaggio che vale per i padri e vale per i figli.

Le sue opere sono tutte di grande valore sociale, toccano tematiche forti e sempre attuali. Nei suoi testi spicca la necessità di condurre il lettore alla riflessione, al bisogno di riportare nelle gente il senso della giustizia. Quale,secondo lei, tra le sue opere ha espresso al meglio questo concetto ?

 In “donna d’onore”Stango editore, e in “La spina di rovo” Europa edizioni –  ambientati in tempi e realtà dominati dalla presenza di gruppi  mafiosi, si evidenzia l’urgenza  di una crescita della cultura della legalità. Un processo culturale  che inizi dalla  famiglia, si rafforzi  nella scuola, si

diffonda nella  comunità civile. La mafia è un cancro che ostacola la crescita  economica  del territorio, umilia la gente per bene, dà valore alla prepotenza. Si fa spazio anche una mafia sottile, invisibile ogni  qualvolta il diritto viene sostituito dal favore, per cui chi ha santi in paradiso corre veloce, lasciando appiedati  gli altri. Gli svantaggiati sono spesso le vittime di una giustizia che non c’è.

Tra i tanti libri, da lei pubblicati , ricordo: Danuta” edizioni lavoro Roma e “Donna d’onore” Stango editore, dove protagonista indiscussa è la donna. Dall’ alto della sua maturità le chiedo: secondo lei, a oggi, la donna cosa ha perso e cosa deve ancora raggiungere nella sua evoluzione?

Ha perso il pudore di Lucia Mondella, ma ha conquistato il coraggio di Aung San Suu Kyi  e l’amore di Madre Teresa di Calcutta. Si fa largo  la valenza della mente e del cuore della donna,  al di là  delle doti del corpo. L’impegno della donna nella cultura,nella vita sociale,nelle istituzioni, si manifesta sempre di più  straordinario,esaltante,innovativo, a volte rivoluzionario. Secondo il mio modesto parere, la donna non ha bisogno delle concessioni dei maschi per cui non hanno senso le quote rosa. Le sue sensibilità  a volte sono uniche  e in grado di frantumare mentalità e arroganze legittimate dalle leggi.

Tra le sue opere, mi soffermo su quella che mi ha incuriosito di più “Diario di un cane randagio” edito da Falco Editore. Anch’ essa legata al bisogno di giustizia, ma questa volta a rivendicarla è il mondo animale. Due parole su questa sua narrazione.

Ritengo elemento di civiltà il dovere di tenere viva l’attenzione sui nostri amici animali. Il cane  non è un problema, ma una soluzione e come tale una risorsa. Gli  animali hanno  un ruolo di servizio all’uomo, “Signore” del regno animale. Nella genesi leggiamo :”Facciamo l’uomo a nostra immagine,secondo la nostra somiglianza e domini su tutti gli animali(dominare da  dominus, signore!) La cronaca di tutti i giorni ci dice che  spesso l’uomo si comporta  non da signore , ma da mascalzone. Il fenomeno dell’abbandono è diffuso e svela l’ipocrisia  di chi  ama la fedeltà del suo cane  e poi l’abbandona. Sostengo che il cane  non è un oggetto  ma un soggetto e come tale ha i suoi diritti : essere rispettato,curato,accolto, amato. Anche per lui c’è una giustizia da rispettare.

Girando sul web, mi imbatto in questa suo frase: “Avrei due strade, la disperazione e la speranza, ossia il buio e la luce. Sulla prima strada tutto è perduto, sulla seconda tutto è possibile”(tratta da “Uguali ma diversi” edito da Rubettino Editore).Dove mi trova pienamente d’accordo e qui le chiedo: nella sua lunga esperienza come “Uomo” quanto la speranza le è stata alleata in questi anni ?

La vita di un uomo è segnata da delusioni,sogni spezzati,affetti perduti,incomprensioni e  sconfitte che lasciano  cicatrici profonde che, a volte ,scoraggiano a proseguire un cammino. Ogni uomo fin dalla culla conosce il pianto, a volte cocente. E’ sempre vero che  alla notte segue il giorno con il calore di chi ti vuole bene, con la gioia di un figlio che nasce,con l’arrivo di un’opportunità lavorativa, con la generosità di una mano tesa,con la lotta per una società più giusta, con la fede che rafforza lo spirito. In fondo a un tunnel c’è sempre una luce che si chiama speranza.  “Non abbiate paura, non lasciatevi rubare la speranza.” Sono parole di Papa Francesco. Se penso al mio passato, vedo le tante cadute  e quante volte mi sono rialzato;sogni sfumati  e sogni realizzati, ingratitudini ricevute e  grazie su un sorriso innocente, una malattia e una guarigione, una giovinezza che se ne va e un’età che avanza  serena  verso  il traguardo finale che è l’abbraccio nella misericordia del Padre. In tanto cammino, la speranza mi è stata amica e non mi ha mai tradito.

Un consiglio per tutti i giovani che vogliono provare ad intraprendere questa strada.

Un ragazzo chiese a un vecchio seduto su una panchina: cosa devo fare per diventare saggio ? Il vecchio rispose : leggi per interpretare i segni dei tempi , fai tesoro del tuo pianto e  non fermare lo sguardo sul pattume ,ci sono tanti fiori intorno a te. Il ragazzo sorrise incredulo: tu sei un idealista e allungò il passo. Non andare via, si lamentò il vecchio, dovresti pagarmi per il consiglio che ti ho dato, ma in compenso dammi una mano per sollevarmi da questa panchina. Ho perso le forze eppure ho combattuto tante battaglie per un mondo diverso. Il ragazzo liberò la sua ironia: Ci sei riuscito? Il vecchio  scrollò la testa e disse: No,perché combattevo con l’odio e il rancore nel cuore, ma tu ci riuscirai se la tua arma sarà l’amore nutrito dalla verità.

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Intervista a cura di Monica Pasero

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Articoli

Gli artisti e gli autori che ho intervistato, dicono di me

FRANCESCA GHEZZANI, GIORNALISTA

Prepararsi prima di un’intervista studiando i minimi dettagli e saper scavare nelle persone senza essere invadente è un’arte non di tutti. Monica Pasero ha dimostrato di possederla. Grazie davvero per il tempo che mi ha dedicato.

Giosuè Forleo, scrittore e poeta.

Ho conosciuto Monica Pasero per caso e mi è piaciuta fin da subito; infatti l’ho scelta per recensire alcune poesie del mio ultimo libro, “Piuma bianca”. Monica è una giornalista e critica letteraria sempre disponibile, che si distingue per la sua eccellenza, originalità letteraria e cura nella realizzazione grafica. Le sue interviste e recensioni sono sempre caratterizzate da una grande profondità e sensibilità, che le permettono di cogliere l’essenza delle opere e degli autori che tratta. Ha una grande capacità nell’instaurare un contatto empatico con gli autori, capacità davvero rara e che le permette di ottenere risposte profonde e sincere. La sua scrittura è elegante e raffinata, rendendo piacevole la lettura dei suoi articoli su svariati argomenti. È una professionista che unisce esperienza, competenza e sensibilità, rendendola una delle migliori nel suo campo. Se siete alla ricerca di una critica letteraria con un blog che vi offra una visione profonda e stimolante delle opere e degli autori, Monica Pasero è la scelta ideale per la sua originalità di scrittura.

FREDERIK MC. MARK, SCRITTORE

Sono molto contento di aver conosciuto Monica e di averle fatto recensire il mio romanzo Kora: La pietra di Artfis. Un fantasy ricco di storie e misteri. Leggendolo, Monica è riuscita a cogliere l’essenza della storia, il che dimostra quanto sia preparata e sensibile nel percepire le emozioni. Grazie di cuore Monica, alla prossima

LEONARDO MANETTI, POETA

Monica è una persona molto attenta e professionale nel suo lavoro. Inoltre è molto gentile e disponibile. È la persona giusta sulla quale potete fare affidamento. La consiglio vivamente.

SERGIO CAMELLINI, POETA

Questa brillante recensione arricchisce davvero, poche volte ho trovato letterati capaci di entrare nell’animo con tanta delicatezza. A Monica Pasero, porgo i sensi della mia più profonda stima.

DANIELE OSSOLA, SCRITTORE

Ho conosciuto Monica attraverso un Concorso Letterario a Torino cui avevo partecipato.

Si è instaurato un rapporto culturale basato su dolcezza, gentilezza e profondità di emozioni.

La professionalità con la quale ha condotto l’intervista, avendone già realizzate diverse nella mia carriera di autore, posso quindi affermare che è unica in quanto ha scavato nel mio intimo per far emergere i fatti salienti della mia attività non solo di scrittore.

Non posso che rinnovare i miei complimenti!!!   

EDOARDO DE ANGELIS, CANTAUTORE

Nel variegato mondo attuale della comunicazione troviamo una tale quantità di organi e operatori, piccoli e grandi, più o meno efficaci, più o meno credibili … un bosco, una foresta nella quale è difficile trovare il sentiero giusto. Per questo motivo è importante affidarsi alle esperienze positive già vissute da altri. A questo proposito mi sento di suggerire un blog che si occupa principalmente di scrittura, con grande professionalità, garbo, sensibilità. Lo dirige Monica Pasero, e si chiama con un bellissimo nome: OLTRESCRITTURA. E’ vero, Monica e il suo blog vanno oltre la scrittura, sanno offrire, nella comunicazione quel passo in più di profondità, attenzione, interesse, che fanno la differenza … OLTRESCRITTURA, appunto” – Edoardo De Angelis – Il Cantautore Necessario

EUGENIO PATTACINI, SCRITTORE

Quando ci si avvicina al mondo delle interviste in campo letterario ci sono tre aspetti fondamentali e, quasi mai, si incontrano controparti efficaci su tutti e tre. Si parla di competenza e conoscenza del settore utili a impostare domande efficaci e ben articolare utili a conoscere l’autore ma anche a capire, non tanto cosa dica l’opera, ma dove può accompagnare il lettore. Poi c’è il contatto empatico che io ho misurato sia nel suo raro modo di approcciare ma anche condividendo spazi in salotti letterari. Il terzo punto è la realizzazione grafica perchè anche le migliori frasi, se calate in una impostazione raffazzonata, perdono valore. Monica invece caratterizza ogni sua intervista con l’eleganza dell’impostazione. Personalmente per questo aspetto leggerei suoi articoli anche su argomenti che assolutamente non mi appartengono. È bello quando si trova una controparte che mostri alto livello in uno di questi aspetti. Raro su due. Monica, per fortuna di chi la incontra, eccelle in tutti e tre.

MARCO PETRUZZELLA, POETA

Ho conosciuto Monica Pasero un po’ per caso trovandomi nella confusione e dispersione mentale e pratica tipica dell’esordiente. Ho pubblicato da poco per cui sono a digiuno sulle dinamiche della “critica” e della diffusione promozionale delle opere ma soprattutto degli autori. Una cosa, però, credo di averla compresa bene: ciò che conta nel rapporto col gli editori, con le agenzie o con gli editor o realizzatori di recensioni o interviste come Monica, è il rispetto, la cura e l’attenzione che questi hanno nei confronti dei testi, degli autori e delle loro biografie. Ecco con Monica ho provato la gioia e la soddisfazione, oltre di trovarmi al cospetto di una grande professionalità, di avere come interlocutore una persona sinceramente appassionata alla letteratura e alle dinamiche pagina/autore. Auguro ad ogni autore, esordiente o meno, di incontrare Monica Pasero per sentirsi meno solo in questo mondo affascinante ma complicato.

CLAUDE MOSCHELLI, COACH

Monica Pasero è una persona straordinariamente preparate professionalmente e culturalmente

MONICA BECCO, SCRITTRICE

Grazie Monica. Come la scrittura, anche le interviste sono un dono che viene scambiato reciprocamente tra le parti. Con queste risposte mi sono aperta alle persone che non mi conoscono; e loro mi donano il tempo e l’attenzione necessari per entrare nel mio mondo. Grazie a tutte e a tutti. Grazie soprattutto a te, Monica, che con questa intervista, interessante e sensibile, mi hai permesso di fermarmi e regalarmi il tempo di guardarmi e scoprire nuove e inesplorate sfaccettature di me stessa. È stato un piacere e un privilegio

DANIELA MEROLA, GIORNALISTA, SCRITTRICE

La giornalista e promoter culturale Monica Pasero è una professionista eccellente e molto preparata. La sua serietà è meritevole di fiducia.

ELIO SABA ,SCRITTORE

Considero l’intervista che mi ha fatto la giornalista Monica Pasero di grande valore. Mi ha fatto domande per niente scontate, che mi hanno permesso di esternare alcuni aspetti del mio modo di pensare e metter a nudo una parte dei miei sentimenti. Intervista assolutamente notevole.

SILVIA DAL CIN, SCRITTRICE,

Professionista seria, competente e anche molto umana.

SILVIA S.G PALANDRI, EDITRICE

Il lavoro di Monica è così accurato, profondo e dettagliato che un’ AI non riuscirà mai ad eguagliarlo. Domande affatto banali, capaci di scavare in profondità con intelligenza e La tua intervista mi ha emozionata e per rispondere alle tue domande mi sono ritrovata a fare un lavoro su me stessa e un punto sul mio lavoro al femminile. Grazie.

SARA DE BARTOLO, SCRITTRICE, DOCENTE

Non è semplice né scontato ritrovare professionalità e talento in un unica persona.
Parlo della scrittrice Monica Pasero.
I suoi libri nonché le sue interviste sempre pulite, chiare e complete, mai fuorvianti o allusive.
Ogni volta che le sue parole descrivono l’arte di un autore/ autrice , ne esaltano il colore e di conseguenza il valore.
Grazie Monica per ciò che fai ma soprattutto per come lo fai.
Grazie davvero.

PAOLO SORRENTINO, SCRITTORE

Il nome di Monica Pasero mi è stato fatto per la prima volta dal mio editore, Davide Indalezio di Edizioni della Goccia. Mi sono documentato, ho letto le molte cose che ha scritto e mi ha subito convinto per i suoi modi garbati, per la profondità delle sue analisi, per la capacità di cogliere le diverse sfumature e i colori nascosti delle opere che descrive di volta in volta. Si capisce subito che fa il suo lavoro con grande passione e competenza, insomma. Le ho affidato, quindi, la lettura del mio La strategia del Diavolo e anche se lei stessa ha ammesso subito che il genere giallo/thriller non è fra i suoi preferiti, la sua recensione ha soddisfatto appieno tutte le mie aspettative, constatando una volta di più la sua abilità nell’intercettare i significati meno evidenti, più nascosti del libro e sintetizzarli in modo brillante ed efficace. Rapida, essenziale, profonda, con le sue interviste, poi, riesce a interfacciarsi in modo altrettanto efficace con la personalità dello scrittore, offrendo al lettore elementi aggiuntivi capaci di incuriosirlo e farlo avvicinare ulteriormente alla lettura dell’opera. Esperienza decisamente positiva.

ANTONIO SPAGNUOLO,POETA

Ottimo intervento, ricco di cultura elevata e di coinvolgimento. Il tuo Interessamento alle luminosità della scrittura è degno di lode. Grazie per avermi Invitato. Esperienza di notevole fattura!

FRANCESCA ROMANA ROTELLA, SCRITTRICE

Monica Pasero ha recensito due mie raccolte poetiche con grande sensibilità e professionalità. Ha compreso in maniera profonda i miei versi e ha saputo evidenziarne le caratteristiche fondanti, mettendone in luce gli aspetti più interessanti. La sua alta professionalità è una garanzia di accuratezza e grande sensibilità.

ODILIA LIUZZI, ARTISTA

Vorrei dedicare un sentito ringraziamento a Monica Pasero per la splendida intervista che mi ha dedicato. È stata un’esperienza profondamente stimolante e arricchente, che mi ha permesso di raccontare il mio percorso artistico con sincerità e passione. Le sue domande, sempre pertinenti e ben calibrate, hanno toccato aspetti importanti del mio lavoro, spingendomi a riflettere ancora più a fondo sul significato e sulle emozioni che lo animano. Monica ha dimostrato grande professionalità, unita a una grande sensibilità. La sua capacità di creare un dialogo fluido e coinvolgente, ha reso questa intervista non solo un momento di condivisione, ma anche un’occasione preziosa per esprimere pensieri e riflessioni che spesso restano inespressi. Il suo approccio garbato e rispettoso ha reso tutto naturale, mettendomi completamente a mio agio. Raccontare il proprio percorso artistico non è sempre facile: dietro ogni opera si nasconde un mondo di emozioni, esperienze e scelte. Monica Pasero ha saputo cogliere e valorizzare il cuore del mio lavoro, trasformando l’intervista in un ritratto autentico del mio percorso artistico. Per questo, la ringrazio di cuore. È stata un’esperienza preziosa, resa speciale dalla sua bravura e gentilezza. Grazie ancora, Monica!

DARIO TONANI, SCRITTORE ( MONDADORI)

Ci sono persone sensibili annidate negli angoli della rete che parlano di scrittura con la mano sul cuore e il tocco delicato dell’intelligenza. Monica Pasero è una di queste; le sue domande per la mia intervista sono un bouquet di spunti originali, curiosità autentica e riflessioni profonde. Mi hanno colpito e spiazzato il giusto. Per questo le dico ancora grazie.

IL MAESTRO, ALESSANDRO PIERFEDERICI, SCRITTORE, DOCENTE

Ho conosciuto Monica attraverso i social: il suo modo di porsi, con schiettezza e sincerità, e descrivere con semplicità e accuratezza il suo lavoro mi ha subito convinto a contattarla. Ho potuto così conoscere una professionista di grande spessore che unisce una notevole esperienza ed una competenza acquisita sul campo a contatto diretto con opere e autori, ad una profonda sensibilità ed umanità, attraverso la quale coglie l’essenza delle opere recensite e gli aspetti più importanti della personalità dei suoi intervistati. Monica ha recensito i miei primi quattro libri ed ogni volta ho scoperto dietro le sue parole qualcosa che non immaginavo esistesse dietro i miei testi. Monica, infatti, sia nelle recensioni che nelle interviste, coglie l’anima stessa dell’autore, della sua personalità, del suo linguaggio, e sa mettere in rilievo tutto ciò che di bello, interessante, stimolante incontra, così che anche chi legge viene messo a contatto diretto con la cultura, l’umanità, la vita degli autori e delle opere. E non dimentichiamo la sua capacità di sintesi e la sua profondità nelle prefazioni: Monica ha scritto quella del mio quinto libro ed ha saputo in due pagine coglierne lo spirito e il messaggio, preparando la strada al lettore per vivere appieno il piacere della lettura e della comprensione.

GIORGIO INFANTINO, SCRITTORE

Grazie Monica per aver messo in evidenza gli aspetti salienti della mia produzione letteraria. La recensione di “Storie Sospese” coglie nel segno e l’intervista è stata condotta da te con grande professionalità.

ELEONORA COLORETTI, RESTAURATRICE

Brava! Sensibile precisa alle tematiche. Una professionista.

ANTONIO ZENADOCCHIO, ARTISTA

Monica è capace di identificarsi con l’intervistato e comprendere il suo modo di essere e il suo punto di vista. Questo rende l’intervista molto calzante e anche gratificante.

STEFANO ZAMPIERI, ARTISTA

Precisa, sensibile con una penna delicata ma profonda.

MASSIMO PEZZONI, POETA
Credo la piu bella e professionale intervista sia stata propio quella di Monica Pasero, la sua capacità di capire l’artista scavando nella sua sensibilità senza scalfirla ma facendone un ritratto completo e unico.

SERGIO SOZI, SCRITTORE, CRITICO LETTERARIO

Non accade molto spesso, in questi tempi, di poter colloquiare di letteratura con un giornalista che sia competente e rigoroso, ben documentato sugli aspetti biobibliografici dell’intervistato e perfino, direi, appassionato della materia in oggetto. Ebbene tutto questo ho potuto assodare nel corso della piacevole e stimolante conversazione che ho avuto con Monica Pasero sulla mia opera di scrittore

GIOVANNA FILECCIA, SCRITTRICE, EDITRICE

Una delle interviste più complete che ho rilasciato in questo periodo.

ALESSIO MIGLIETTA, POETA

Consiglierò il tuo lavoro senz’altro, e sono davvero entusiasta di questa intervista, credo la più bella ricevuta!

ANGELA CAVAZZUTI, SCRITTRICE

Un enorme GRAZIE alla bravissima Monica Pasero per la bellissima intervista sul mio universo da scrittrice.Con poche pennellate ha saputo dipingere un’immagine reale di me, come persona e come autrice.

MIRIAM DI NOTO, SCRITTRICE E DOCENTE

Ho avuto il piacere di rilasciare due interviste a Monica Passerò, riguardo al mio libro e alle mie esperienze di viaggio.Mi sono trovata davanti una professionista garbata e competente, capace di proporre domande profonde e ben calibrate.Ne è scaturito un dialogo piacevole e costruttivo, attraverso cui ho espresso pienamente il mio pensiero.

GIOVANNA DE VITA, SCRITTRICE

L’ Intervista ha saputo cogliere i tratti importanti del libro e la mia personalità. Le domande hanno messo in evidenza il lato umano e fragile del protagonista del racconto. Grazie


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