Franco Forte, scrittore ed editor Mondadori

Un uomo dall’indiscusso Talento, che ha saputo alimentarlo con studio, tenacia, dedizione e fiducia in sé stesso

 “Scrivete di ciò che conoscete a fondo, perché il valore aggiunto è il vostro background,

che renderà la vostra storia credibile fino in fondo”.

Un uomo dall’indiscusso Talento, che ha saputo alimentarlo con studio, tenacia, dedizione e fiducia in sé stesso

Un esempio di come tutto può accadere se ci si crede fino in fondo.

Il Talento è un seme insito nelle profondità umane, ma solo in alcuni attecchisce tanto da poter essere coltivato. Da solo, però, non basta: occorre studio, sacrificio, dedizione e un’incrollabile fiducia in sé stessi per raggiungere i propri sogni. 

L’ospite di oggi non ha bisogno certo di una mia presentazione, la sua fama lo precede. La scrittura è il suo pane quotidiano. Leggendo la sua lunga bibliografia mi sorprende quanto estro viva in lui da portarlo ad avere una produzione letteraria così vasta.

Oggi ho il grande onore di ospitare un protagonista del panorama letterario odierno; che ha saputo nel tempo coltivare quel dono, renderlo forte innanzi agli ostacoli della vita; tanto da diventare uno Scrittore apprezzato e stimato sia in Italia che all’ estero.

Per quei pochissimi che non lo conoscono, ripercorriamo la sua carriera:

Franco Forte, classe 1962, nasce a Milano, è un giornalista professionista, scrittore, sceneggiatore e consulente editoriale. Dal 2011 è il direttore editoriale delle collane da edicola Mondadori, tra cui Il Giallo Mondadori, Urania e Segretissimo. Sempre per Mondadori è editor degli Oscar Mondadori, e collabora alla realizzazione delle collane Oscar Draghi Urania, Oscar Historica, Oscar Fantastica e alla linea Giallo Mondadori da libreria.

Come romanziere ha scritto per Arnoldo Mondadori Editore, Editrice Nord, Tropea, Mursia e altri editori, di cui è stato anche consulente editoriale.

È inoltre giornalista professionista: è stato direttore del mensile Fiction TV e vicedirettore del magazine PC World Italia. Tiene una rubrica settimanale sulle pagine culturali del quotidiano Il Cittadino di Lodi, è direttore responsabile del magazine di fantascienza Robot e della rivista per scrittori Writers Magazine Italia[3], ed è anche direttore e coordinatore del Delos Network, che comprende i siti Fantascienza.com, FantasyMagazine.it, HorrorMagazine.it, ThrillerMagazine.it e Sherlock Magazine.it.

È stato autore di celebri fiction televisive come Distretto di Polizia e R.I.S. – Delitti imperfetti della Taodue Film di Roma. È il curatore delle celebri raccolte della serie dei 365 racconti per un anno sempre per Delos Books, di cui sono usciti i seguenti titoli: 365 racconti erotici per un anno, 365 racconti horror per un anno, 365 racconti sulla fine del mondo, 365 storie d’amore, 365 racconti di Natale, 365 racconti d’estate.

Come potete ben capire è un uomo di talento, tenacia, caparbietà e soprattutto di grande volontà.

Nella sua carriera ha raggiunto traguardi, da molti di noi solo sognati, ma lui sognava proprio questo?  Chiediamoglielo.

Innanzitutto la ringrazio di essere qui. Durante la sua adolescenza quali sono stati gli autori che l’hanno appassionata alla lettura?

Tutto è cominciato con due libri che mi regalò mio padre quando avevo 11 anni: “Il vento sull’erba nuova” di Klara Jarunkova (uno straordinario romanzo per ragazzi che andrebbe ripescato e fatto conoscere di più) e un libro storico su Gengis Khan. Da allora non ho mai smesso di leggere (all’inizio più che altro fumetti, ma anche molti libri), e questo ha alimentato la fucina di idee dentro di me, facendomi passare attraverso tutto l’arco istituzionale della narrativa (gli autori classici) e quello più popolare (dalla fantascienza al giallo, senza sdegnare il fantasy, l’avventura e l’horror). Da lettore onnivoro ho avuto la possibilità di conoscere a fondo tutti i generi letterari, e questo ha contribuito a gettare le basi per la mia futura carriera editoriale.

Joseph Chilton Pearce diceva: “Per vivere una vita creativa dobbiamo perdere la nostra paura di sbagliare”. Nella sua lunga esperienza professionale la paura di sbagliare è svanita?

No, la paura di sbagliare serve sempre, è necessaria. Dagli errori si impara e la volta dopo, se si ha carattere, si fa meglio. Io non smetterò mai di sbagliare. E quindi di imparare e fare sempre meglio.

Come è nata la sua grande passione per la Storia?

Con quel libro su Gengis Khan che mi regalò mio padre da bambino. C’era all’interno una cartina che comparava l’impero del grande Khan mongolo con quello di Alessandro, Napoleone e l’antica Roma messi insieme, e si vedeva che Gengis Khan aveva dato vita a un impero ancora più vasto degli altri tre messi insieme! Ne rimasi stregato, e da allora non ho più smesso di appassionarmi di Storia.

Pubblicare con la Mondadori è un sogno per molti autori, una vetta difficile da scalare; un consiglio per chi vuole tentare di diventare un autore Mondadori. Cosa fare e soprattutto cosa non fare?

Impossibile dare un solo consiglio, per spiegare questa cosa io ho fatto decine di video (che si possono guardare gratis sul mio canale Youtube intitolato Scuola di Scrittura,  ho scritto manuali, faccio seminari di scrittura. Non c’è un unico fattore da considerare, ma decine, che riguardano ciò che si vuole scrivere, come lo si fa, come lo si struttura e sistema, come ci si propone e quali ostacoli superare. Di sicuro, tutte queste cose valgono per Mondadori come per qualsiasi altro editore. Se dovessi però dare un unico consiglio sarebbe questo: scrivete di ciò che conoscete a fondo, perché il valore aggiunto è il vostro background, che renderà la vostra storia credibile fino in fondo.

Il suo ultimo libro storico, “Karolus – il romanzo di Carlo Magno”, oltre la parte storica, mette in evidenza l’aspetto umano del protagonista. Durante le sue ricerche cosa l’ha sorpresa di più di questo grande condottiero?

È questo che fa un romanzo storico: oltre a ricostruire le vicende scoperte da archeologi e storici, cerca di descrivere le emozioni provate dai protagonisti. Per esempio, tutti sanno che Carlo Magno è diventato imperatore il giorno di Natale dell’800, ma… io narratore devo chiedermi: un attimo prima dell’investitura, com’era Carlo Magno? Era nervoso? O era tranquillo e sicuro di sé? Queste emozioni nessuno storico potrà mai rivelarcele, ma un romanziere può ricostruirle tramite i meccanismi della fiction, purché coerenti e perfettamente plausibili rispetto al contesto storico. Studiando Carlo Magno ho capito che era un uomo molto avanti rispetto al suo tempo: sapeva guardare oltre, per immaginare un mondo che sarebbe venuto solo molti secoli dopo, ma di cui lui ha gettato le basi.

Molti sono i personaggi storici di cui ha scritto; se potesse viaggiare nel tempo e conoscerne uno, chi sarebbe e soprattutto cosa gli chiederebbe?

Eh, scelta difficile, visto che ho scritto di personaggi davvero straordinari, che hanno cambiato significativamente il corso della Storia. Però di sicuro se potessi viaggiare nel tempo cercherei di trovarmi faccia a faccia con Giulio Cesare e gli chiederei: com’è possibile che ti sei fatto uccidere durante la congiura delle Idi di Marzo? Non ci credo che ti sei fato fregare in quel modo. Dev’esserci sotto qualcosa… Così magari avvalorerà la tesi che ho ricostruito nel mio romanzo “Cesare l’immortale”, dove ricostruisco passo dopo passo la congiura, per dimostrare che è stata tutta una farsa organizzata da lui stesso, per… Be’, questo lo spiego nel mio libro.

Dal 2011 è il direttore editoriale delle collane da edicola Mondadori tra cui Il Giallo Mondadori, Urania e Segretissimo. Quali caratteristiche deve avere un testo per entrare a far parte di queste Collane?

Ovviamente ogni collana ha le sue caratteristiche, e più che essere io a spiegarle, direi che per gli autori vale il principio fondamentale per chiunque aspiri a pubblicare a un certo livello: conoscere molto bene l’ambito di cui si vuole cercare di far parte. Ovvero, se ambisco a pubblicare nei Gialli Mondadori devo essere non solo un forte appassionato di gialli, ma anche un profondo conoscitore della collana, degli autori che vengono pubblicati. Solo così, conoscendo il “contenitore” che potrebbe ospitarci, possiamo proporre qualcosa che sia in linea con quella collana. Non posso proporre un noir o un thriller splatter al Giallo Mondadori, che ha un pubblico che ama soprattutto il giallo di stampo classico. Se non conosco la collana, rischio di inviare in lettura qualcosa che non interessa, e questo al di là della qualità intrinseca del mio lavoro. Questo, ovviamente, vale per qualsiasi collana di qualsiasi editore.

Nella sua professione di sceneggiatore, quale peculiarità deve trovare in un testo per essere preso da lei in considerazione?

Le sceneggiature sono un mondo molto particolare, che si rifà al progetto di serie o film a cui si riferiscono. Valutare una sceneggiatura da sola, come l’idea che qualcuno possa leggerla e dire, wow che bel film, o wow che bella serie TV, è una leggenda metropolitana. Non succede mai. Si valutano i soggetti, una cartella massimo in cui il progetto deve emergere in tutta la sua potenza. Se non convince quello, nessuno leggerà mai una sceneggiatura proposta da un esterno.

Ha realizzato “Il Prontuario dello scrittore” (Delos Books), un manuale di scrittura creativa per gli autori esordienti.  La creatività si attinge da varie fonti; dove trova la sua? 

La creatività, come il talento, credo siano innati. Non si possono insegnare, non si può cercare di capire da dove provengano, o come recuperarne un po’ da qualche parte. O ci sono o non ci sono, dopodiché un autore può cercare di supportare il talento e la creatività che ha dentro di sé con delle tecniche di scrittura e una conoscenza del mondo editoriale che possono aiutarlo a raggiungere livelli sempre superiori. Ma solo con la tecnica, senza talento e creatività, non si va da nessuna parte.

È stato autore di serie tv di grande successo tra queste mi soffermo sulla famosissima Fiction Mediaset, “Distretto di Polizia, (Taodue film, Roma) Tra i protagonisti di questa fiction, quale è quello che ha amato di più? E perché?

Erano tutti simpatici, però Tirabassi era il più professionale, sul set. Ricky Memphis un gran simpaticone, però davvero Giorgio Tirabassi non sbagliava una battuta. E per uno sceneggiatore non c’è niente di meglio di un attore che recita le parole che hai scritto con naturalezza, come se fossero davvero le sue. E poi naturalmente c’era Claudia Pandolfi, donna favolosa e bravissima, sul set una vera macchina da guerra. Molto bravi anche Giorgio Pasotti e Stefano Pesce.

Nel giugno 2021 è uscito il suo primo romanzo per ragazzi, un giallo scritto a quattro mani con Elisa Bertini e pubblicato da Mondadori Ragazzi.  “La banda degli invisibili e la recita maledetta”.  Scrivere per i ragazzi è sempre una dolce responsabilità, qual è il messaggio che lascia in questo suo libro?

Scrivere per i più piccoli non è solo una responsabilità, è anche parecchio faticoso! Un tipo di scrittura molto diverso da quella per gli adulti, che non deve edulcorare niente ma nel frattempo deve saper esprimere una profonda sensibilità… senza darlo a vedere. In questo libro abbiamo cercato di affrontare alcune tematiche, come per esempio il cyberbullismo, senza farle pesare ai piccoli lettori, anzi nascondendole all’interno di una storia divertente e con qualche brivido, per farli divertire e nel frattempo lasciare che il messaggio che volevamo dare passasse in forma quasi subliminale. Non so se ci siamo riusciti, ma il libro sta piacendo e quindi la speranza è che sia così.

Oggi nel mondo delle grandi Case Editrici si prende ancora in considerazione il contenuto di un libro o conta di più la notorietà di chi lo ha scritto?

La notorietà dell’autore può essere un fattore da tenere in considerazione, come mille altri. Non tanto per gli editori, ma perché sono i lettori che danno maggiore attenzione ai personaggi celebri. Lo dice il mercato. D’altra parte, se tutti puntano l’attenzione verso qualche personaggio celebre che pubblica un libro, pochi pensano che ce ne sono centinaia d’altri che vengono proposti dalle case editrici tutti i giorni di cui ben pochi conoscono l’esistenza. Ci sono autori che vendono pochissimo, di cui nessuno parla, poi vincono un premio o finiscono in cinquina allo Strega, ed ecco che improvvisamente tutti ne parlano e tutti acquistano il suo libro. Non è l’editore a volere questo, sono i lettori che si fanno condizionare da queste cose. Di sicuro, comunque, per gli editori ciò che più conta è la qualità di un testo.

Tre regole d’oro per diventare Scrittori “Letti”.

Avere fortuna. Essere già famosi. Avere soldi da spendere in pubblicità. A parte gli scherzi, nessuno può sapere se un libro, quando viene pubblicato, avrà fortuna oppure no. Dipende da mille fattori diversi. Quello che può fare un editore è provare a mettere sul mercato un prodotto che ritiene valido per i lettori, poi… saranno i lettori stessi a decidere se innescare il passaparola oppure no.

A breve uscirà il suo nuovo romanzo storico, può svelarci qualcosa?

Purtroppo no, al momento non posso rivelare nulla, se non che si tratta di un’altra escursione nella Roma antica, periodo Repubblicano. Tratterà di una delle più grandi imprese mai realizzate da un condottiero romano, che tutti conosciamo ma… che nessuno ha mai trasposto in romanzo. Il libro dovrebbe uscire a settembre/ottobre.

Si definisca in una sola parola.

Caparbio. Quando decido di raggiungere un risultato, prima o poi ce la faccio.

E giungo alla mia ultima domanda: cosa sognava da ragazzino? Era questo che voleva fare da grande?

No, volevo fare lo scienziato, l’ingegnere, il matematico. Poi dopo l’università (ingegneria) e aver lavorato per una multinazionale americana come ingegnere per sei mesi, ho capito che non era la vita per me. Così mi sono licenziato e sono ripartito da zero, diventando giornalista, scrittore e infine editor Mondadori. Come dicevo prima, sono caparbio: prima o poi raggiungo sempre gli obiettivi che mi prefiggo.

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Articoli

Gli artisti e gli autori che ho intervistato, dicono di me

FRANCESCA GHEZZANI, GIORNALISTA

Prepararsi prima di un’intervista studiando i minimi dettagli e saper scavare nelle persone senza essere invadente è un’arte non di tutti. Monica Pasero ha dimostrato di possederla. Grazie davvero per il tempo che mi ha dedicato.

Giosuè Forleo, scrittore e poeta.

Ho conosciuto Monica Pasero per caso e mi è piaciuta fin da subito; infatti l’ho scelta per recensire alcune poesie del mio ultimo libro, “Piuma bianca”. Monica è una giornalista e critica letteraria sempre disponibile, che si distingue per la sua eccellenza, originalità letteraria e cura nella realizzazione grafica. Le sue interviste e recensioni sono sempre caratterizzate da una grande profondità e sensibilità, che le permettono di cogliere l’essenza delle opere e degli autori che tratta. Ha una grande capacità nell’instaurare un contatto empatico con gli autori, capacità davvero rara e che le permette di ottenere risposte profonde e sincere. La sua scrittura è elegante e raffinata, rendendo piacevole la lettura dei suoi articoli su svariati argomenti. È una professionista che unisce esperienza, competenza e sensibilità, rendendola una delle migliori nel suo campo. Se siete alla ricerca di una critica letteraria con un blog che vi offra una visione profonda e stimolante delle opere e degli autori, Monica Pasero è la scelta ideale per la sua originalità di scrittura.

FREDERIK MC. MARK, SCRITTORE

Sono molto contento di aver conosciuto Monica e di averle fatto recensire il mio romanzo Kora: La pietra di Artfis. Un fantasy ricco di storie e misteri. Leggendolo, Monica è riuscita a cogliere l’essenza della storia, il che dimostra quanto sia preparata e sensibile nel percepire le emozioni. Grazie di cuore Monica, alla prossima

LEONARDO MANETTI, POETA

Monica è una persona molto attenta e professionale nel suo lavoro. Inoltre è molto gentile e disponibile. È la persona giusta sulla quale potete fare affidamento. La consiglio vivamente.

SERGIO CAMELLINI, POETA

Questa brillante recensione arricchisce davvero, poche volte ho trovato letterati capaci di entrare nell’animo con tanta delicatezza. A Monica Pasero, porgo i sensi della mia più profonda stima.

DANIELE OSSOLA, SCRITTORE

Ho conosciuto Monica attraverso un Concorso Letterario a Torino cui avevo partecipato.

Si è instaurato un rapporto culturale basato su dolcezza, gentilezza e profondità di emozioni.

La professionalità con la quale ha condotto l’intervista, avendone già realizzate diverse nella mia carriera di autore, posso quindi affermare che è unica in quanto ha scavato nel mio intimo per far emergere i fatti salienti della mia attività non solo di scrittore.

Non posso che rinnovare i miei complimenti!!!   

EDOARDO DE ANGELIS, CANTAUTORE

Nel variegato mondo attuale della comunicazione troviamo una tale quantità di organi e operatori, piccoli e grandi, più o meno efficaci, più o meno credibili … un bosco, una foresta nella quale è difficile trovare il sentiero giusto. Per questo motivo è importante affidarsi alle esperienze positive già vissute da altri. A questo proposito mi sento di suggerire un blog che si occupa principalmente di scrittura, con grande professionalità, garbo, sensibilità. Lo dirige Monica Pasero, e si chiama con un bellissimo nome: OLTRESCRITTURA. E’ vero, Monica e il suo blog vanno oltre la scrittura, sanno offrire, nella comunicazione quel passo in più di profondità, attenzione, interesse, che fanno la differenza … OLTRESCRITTURA, appunto” – Edoardo De Angelis – Il Cantautore Necessario

EUGENIO PATTACINI, SCRITTORE

Quando ci si avvicina al mondo delle interviste in campo letterario ci sono tre aspetti fondamentali e, quasi mai, si incontrano controparti efficaci su tutti e tre. Si parla di competenza e conoscenza del settore utili a impostare domande efficaci e ben articolare utili a conoscere l’autore ma anche a capire, non tanto cosa dica l’opera, ma dove può accompagnare il lettore. Poi c’è il contatto empatico che io ho misurato sia nel suo raro modo di approcciare ma anche condividendo spazi in salotti letterari. Il terzo punto è la realizzazione grafica perchè anche le migliori frasi, se calate in una impostazione raffazzonata, perdono valore. Monica invece caratterizza ogni sua intervista con l’eleganza dell’impostazione. Personalmente per questo aspetto leggerei suoi articoli anche su argomenti che assolutamente non mi appartengono. È bello quando si trova una controparte che mostri alto livello in uno di questi aspetti. Raro su due. Monica, per fortuna di chi la incontra, eccelle in tutti e tre.

MARCO PETRUZZELLA, POETA

Ho conosciuto Monica Pasero un po’ per caso trovandomi nella confusione e dispersione mentale e pratica tipica dell’esordiente. Ho pubblicato da poco per cui sono a digiuno sulle dinamiche della “critica” e della diffusione promozionale delle opere ma soprattutto degli autori. Una cosa, però, credo di averla compresa bene: ciò che conta nel rapporto col gli editori, con le agenzie o con gli editor o realizzatori di recensioni o interviste come Monica, è il rispetto, la cura e l’attenzione che questi hanno nei confronti dei testi, degli autori e delle loro biografie. Ecco con Monica ho provato la gioia e la soddisfazione, oltre di trovarmi al cospetto di una grande professionalità, di avere come interlocutore una persona sinceramente appassionata alla letteratura e alle dinamiche pagina/autore. Auguro ad ogni autore, esordiente o meno, di incontrare Monica Pasero per sentirsi meno solo in questo mondo affascinante ma complicato.

CLAUDE MOSCHELLI, COACH

Monica Pasero è una persona straordinariamente preparate professionalmente e culturalmente

MONICA BECCO, SCRITTRICE

Grazie Monica. Come la scrittura, anche le interviste sono un dono che viene scambiato reciprocamente tra le parti. Con queste risposte mi sono aperta alle persone che non mi conoscono; e loro mi donano il tempo e l’attenzione necessari per entrare nel mio mondo. Grazie a tutte e a tutti. Grazie soprattutto a te, Monica, che con questa intervista, interessante e sensibile, mi hai permesso di fermarmi e regalarmi il tempo di guardarmi e scoprire nuove e inesplorate sfaccettature di me stessa. È stato un piacere e un privilegio

DANIELA MEROLA, GIORNALISTA, SCRITTRICE

La giornalista e promoter culturale Monica Pasero è una professionista eccellente e molto preparata. La sua serietà è meritevole di fiducia.

ELIO SABA ,SCRITTORE

Considero l’intervista che mi ha fatto la giornalista Monica Pasero di grande valore. Mi ha fatto domande per niente scontate, che mi hanno permesso di esternare alcuni aspetti del mio modo di pensare e metter a nudo una parte dei miei sentimenti. Intervista assolutamente notevole.

SILVIA DAL CIN, SCRITTRICE,

Professionista seria, competente e anche molto umana.

SILVIA S.G PALANDRI, EDITRICE

Il lavoro di Monica è così accurato, profondo e dettagliato che un’ AI non riuscirà mai ad eguagliarlo. Domande affatto banali, capaci di scavare in profondità con intelligenza e La tua intervista mi ha emozionata e per rispondere alle tue domande mi sono ritrovata a fare un lavoro su me stessa e un punto sul mio lavoro al femminile. Grazie.

SARA DE BARTOLO, SCRITTRICE, DOCENTE

Non è semplice né scontato ritrovare professionalità e talento in un unica persona.
Parlo della scrittrice Monica Pasero.
I suoi libri nonché le sue interviste sempre pulite, chiare e complete, mai fuorvianti o allusive.
Ogni volta che le sue parole descrivono l’arte di un autore/ autrice , ne esaltano il colore e di conseguenza il valore.
Grazie Monica per ciò che fai ma soprattutto per come lo fai.
Grazie davvero.

PAOLO SORRENTINO, SCRITTORE

Il nome di Monica Pasero mi è stato fatto per la prima volta dal mio editore, Davide Indalezio di Edizioni della Goccia. Mi sono documentato, ho letto le molte cose che ha scritto e mi ha subito convinto per i suoi modi garbati, per la profondità delle sue analisi, per la capacità di cogliere le diverse sfumature e i colori nascosti delle opere che descrive di volta in volta. Si capisce subito che fa il suo lavoro con grande passione e competenza, insomma. Le ho affidato, quindi, la lettura del mio La strategia del Diavolo e anche se lei stessa ha ammesso subito che il genere giallo/thriller non è fra i suoi preferiti, la sua recensione ha soddisfatto appieno tutte le mie aspettative, constatando una volta di più la sua abilità nell’intercettare i significati meno evidenti, più nascosti del libro e sintetizzarli in modo brillante ed efficace. Rapida, essenziale, profonda, con le sue interviste, poi, riesce a interfacciarsi in modo altrettanto efficace con la personalità dello scrittore, offrendo al lettore elementi aggiuntivi capaci di incuriosirlo e farlo avvicinare ulteriormente alla lettura dell’opera. Esperienza decisamente positiva.

ANTONIO SPAGNUOLO,POETA

Ottimo intervento, ricco di cultura elevata e di coinvolgimento. Il tuo Interessamento alle luminosità della scrittura è degno di lode. Grazie per avermi Invitato. Esperienza di notevole fattura!

FRANCESCA ROMANA ROTELLA, SCRITTRICE

Monica Pasero ha recensito due mie raccolte poetiche con grande sensibilità e professionalità. Ha compreso in maniera profonda i miei versi e ha saputo evidenziarne le caratteristiche fondanti, mettendone in luce gli aspetti più interessanti. La sua alta professionalità è una garanzia di accuratezza e grande sensibilità.

ODILIA LIUZZI, ARTISTA

Vorrei dedicare un sentito ringraziamento a Monica Pasero per la splendida intervista che mi ha dedicato. È stata un’esperienza profondamente stimolante e arricchente, che mi ha permesso di raccontare il mio percorso artistico con sincerità e passione. Le sue domande, sempre pertinenti e ben calibrate, hanno toccato aspetti importanti del mio lavoro, spingendomi a riflettere ancora più a fondo sul significato e sulle emozioni che lo animano. Monica ha dimostrato grande professionalità, unita a una grande sensibilità. La sua capacità di creare un dialogo fluido e coinvolgente, ha reso questa intervista non solo un momento di condivisione, ma anche un’occasione preziosa per esprimere pensieri e riflessioni che spesso restano inespressi. Il suo approccio garbato e rispettoso ha reso tutto naturale, mettendomi completamente a mio agio. Raccontare il proprio percorso artistico non è sempre facile: dietro ogni opera si nasconde un mondo di emozioni, esperienze e scelte. Monica Pasero ha saputo cogliere e valorizzare il cuore del mio lavoro, trasformando l’intervista in un ritratto autentico del mio percorso artistico. Per questo, la ringrazio di cuore. È stata un’esperienza preziosa, resa speciale dalla sua bravura e gentilezza. Grazie ancora, Monica!

DARIO TONANI, SCRITTORE ( MONDADORI)

Ci sono persone sensibili annidate negli angoli della rete che parlano di scrittura con la mano sul cuore e il tocco delicato dell’intelligenza. Monica Pasero è una di queste; le sue domande per la mia intervista sono un bouquet di spunti originali, curiosità autentica e riflessioni profonde. Mi hanno colpito e spiazzato il giusto. Per questo le dico ancora grazie.

IL MAESTRO, ALESSANDRO PIERFEDERICI, SCRITTORE, DOCENTE

Ho conosciuto Monica attraverso i social: il suo modo di porsi, con schiettezza e sincerità, e descrivere con semplicità e accuratezza il suo lavoro mi ha subito convinto a contattarla. Ho potuto così conoscere una professionista di grande spessore che unisce una notevole esperienza ed una competenza acquisita sul campo a contatto diretto con opere e autori, ad una profonda sensibilità ed umanità, attraverso la quale coglie l’essenza delle opere recensite e gli aspetti più importanti della personalità dei suoi intervistati. Monica ha recensito i miei primi quattro libri ed ogni volta ho scoperto dietro le sue parole qualcosa che non immaginavo esistesse dietro i miei testi. Monica, infatti, sia nelle recensioni che nelle interviste, coglie l’anima stessa dell’autore, della sua personalità, del suo linguaggio, e sa mettere in rilievo tutto ciò che di bello, interessante, stimolante incontra, così che anche chi legge viene messo a contatto diretto con la cultura, l’umanità, la vita degli autori e delle opere. E non dimentichiamo la sua capacità di sintesi e la sua profondità nelle prefazioni: Monica ha scritto quella del mio quinto libro ed ha saputo in due pagine coglierne lo spirito e il messaggio, preparando la strada al lettore per vivere appieno il piacere della lettura e della comprensione.

GIORGIO INFANTINO, SCRITTORE

Grazie Monica per aver messo in evidenza gli aspetti salienti della mia produzione letteraria. La recensione di “Storie Sospese” coglie nel segno e l’intervista è stata condotta da te con grande professionalità.

ELEONORA COLORETTI, RESTAURATRICE

Brava! Sensibile precisa alle tematiche. Una professionista.

ANTONIO ZENADOCCHIO, ARTISTA

Monica è capace di identificarsi con l’intervistato e comprendere il suo modo di essere e il suo punto di vista. Questo rende l’intervista molto calzante e anche gratificante.

STEFANO ZAMPIERI, ARTISTA

Precisa, sensibile con una penna delicata ma profonda.

MASSIMO PEZZONI, POETA
Credo la piu bella e professionale intervista sia stata propio quella di Monica Pasero, la sua capacità di capire l’artista scavando nella sua sensibilità senza scalfirla ma facendone un ritratto completo e unico.

SERGIO SOZI, SCRITTORE, CRITICO LETTERARIO

Non accade molto spesso, in questi tempi, di poter colloquiare di letteratura con un giornalista che sia competente e rigoroso, ben documentato sugli aspetti biobibliografici dell’intervistato e perfino, direi, appassionato della materia in oggetto. Ebbene tutto questo ho potuto assodare nel corso della piacevole e stimolante conversazione che ho avuto con Monica Pasero sulla mia opera di scrittore

GIOVANNA FILECCIA, SCRITTRICE, EDITRICE

Una delle interviste più complete che ho rilasciato in questo periodo.

ALESSIO MIGLIETTA, POETA

Consiglierò il tuo lavoro senz’altro, e sono davvero entusiasta di questa intervista, credo la più bella ricevuta!

ANGELA CAVAZZUTI, SCRITTRICE

Un enorme GRAZIE alla bravissima Monica Pasero per la bellissima intervista sul mio universo da scrittrice.Con poche pennellate ha saputo dipingere un’immagine reale di me, come persona e come autrice.

MIRIAM DI NOTO, SCRITTRICE E DOCENTE

Ho avuto il piacere di rilasciare due interviste a Monica Passerò, riguardo al mio libro e alle mie esperienze di viaggio.Mi sono trovata davanti una professionista garbata e competente, capace di proporre domande profonde e ben calibrate.Ne è scaturito un dialogo piacevole e costruttivo, attraverso cui ho espresso pienamente il mio pensiero.

GIOVANNA DE VITA, SCRITTRICE

L’ Intervista ha saputo cogliere i tratti importanti del libro e la mia personalità. Le domande hanno messo in evidenza il lato umano e fragile del protagonista del racconto. Grazie


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