Serena Derea: Un Viaggio di Poesia e Arte

Blogger, poetessa, artista…

Un mondo il suo intriso di poesia, arte, spirito e dedizione.

 

L’ospite di oggi è una donna amante della vita, dei viaggi sia fisici che spirituali. Ama esplorare il mondo e. tramite i suoi scatti, imprimerlo per l’eterno. È un’anima introspettiva che ricerca in sé, nel suo percorso esistenziale, nuove consapevolezze, nuovi modi di interagire con il suo “io” e il mondo che la circonda.

Dopo momenti difficili della sua vita ha trovato, tramite la scrittura, la forza per partire per un viaggio personale alla ricerca della sua coscienza. Per ritrovare quella luce che non si era mai spenta in lei, ma era celata dal dolore della perdita. Serena è riuscita così a rigenerarsi e tramite la sua penna ha riportato le sue emozioni trasmigrandole in versi, in pensieri, che costudisce nel suo blog: “Il blog di Derea: diario di una Coscienza alla scoperta di sé.

Serena ama esplorarsi, evocare immagini, trasmettere emozioni, “portare alla luce il bello di ciò che deve ancora arrivare che è custodito nell’ombra”.  

Un essere prepositivo, un’anima artistica, poliedrica, capace di cogliere il bello nelle sue molteplici attività che la vedono in prima linea nella divulgazione culturale e artistica. 

Lo scrittore Paul Auster diceva: Ogni uomo ha in sé diversi uomini, e la maggior parte di noi rimbalza da un’identità all’altra senza nemmeno sapere chi è”. E l’ospite di oggi nella sua ricerca personale lo avrà scoperto? Chiediamoglielo.

Innanzitutto grazie di essere qui, “Derea è il nome della mia anima!”. Affermi. E ti chiedo, qual è il tuo rapporto con la spiritualità?

Grazie a te per l’ospitalità, Monica. Il mio rapporto con la spiritualità è nel quotidiano. Come dico spesso, cammino con un piede nella materia e uno nello spirito, consapevole di esserne il punto d’incontro e sintesi. Ho iniziato un percorso spirituale, profondo, nel 2015 e da quel momento ci sono stati cambiamenti importanti nella mia vita: venivo fuori da un periodo problematico per la salute, un percorso oncologico; poi ho lasciato il lavoro, la mia azienda, nel 2016, e nello stesso anno è morto improvvisamente mio padre. Mi sono presa tempo e spazio per dedicarmi alla scoperta della vera Serena, insieme ad altri compagni di viaggio, perché sentivo di non “esserci”. Finché ho trovato Serena Derea. Da qualche anno, ho aggiunto ‘Derea’ al mio nome di battesimo, che è un nome, un suono, sentito in me durante una meditazione e che sento mio. Vivo la spiritualità nella profondità di tutto ciò che faccio.  

Inizi a scrivere utilizzando la scrittura come terapia, aprendo nel 2019 un blog personale: “Il blog di Derea, diario di una Coscienza alla scoperta di sé”, in cui riporti il tuo sentire sottoforma di versi e riflessioni. Hai trovato giovamento in questo tuo viaggio interiore?   

Decisamente sì. Inizialmente, ero indecisa se aprire un blog o no, rendendo pubblico il mio mondo, ma poi ho sentito un male fisico alla gola, perché c’era l’urgenza che io mi esprimessi e ‘vomitassi’ quello che avevo dentro. Così, ho creato un contenitore di condivisione per stare bene. È stato davvero uno specchio liberatorio, che mi ha aiutata a conoscermi meglio e a prendere coscienza di chi io sia davvero. Inoltre, è risultato d’aiuto anche ad altre persone, che si sono riconosciute in ciò che scrivevo, nelle esperienze che ho vissuto. Il blog è stato il diario del viaggio alla scoperta di me stessa. Tutto questo mi ha motivata a portarlo avanti.

Nel 2021 pubblichi il tuo primo racconto “Mi chiamano Cancro” nell’antologia dal titolo Le Fenici. Storie di donne rinate, edita da Amazon.  Un argomento davvero delicato, quale era il messaggio racchiuso in questo tuo racconto?

L’esperienza che ho vissuto nel 2012, fortunatamente non è stata grave, ma è stata comunque pesante per tutto il percorso che ne è seguito, considerando che ho avuto diversi problemi di salute che si sono susseguiti e intrecciati negli anni, prima e dopo. Il sapere di avere il cancro mi ha messa di fronte a una presa di coscienza e a una scelta essenziale verso me stessa. Fino ad allora non mi ero voluta molto bene e non avevo avuto fiducia nelle mie capacità. A quel punto, o sceglievo di risalire o avrei continuato a scavare il fondo, soprattutto dal punto di vista psicologico. In quel racconto, ho voluto dare un messaggio di amore prima di tutto verso sé stessi e verso la vita, che ci dà la possibilità di crescere, consapevoli di quello che vogliamo essere e fare, per realizzarci e stare bene. Purtroppo nel 2021, la malattia è tornata, con una soluzione abbastanza invasiva. È stato un duro colpo perché non me l’aspettavo, ma ho raccolto le mie forze e, aiutata anche da un percorso di psicoterapia, sono diventata più propositiva di prima. Su consiglio della mia amica Daniela, editor e ideatrice del progetto, ho scritto il racconto dal punto di vista della malattia, personificandola. Il risultato è stato interessante, soprattutto per l’impatto su di me, rileggendo il testo. Il racconto breve è stato anche pubblicato su due portali di medici e psicologi ed il pdf è oggi disponibile gratuitamente sul mio blog, digitando il titolo, o contattandomi.

 “La Magica Danza Delle Parole” è la tua prima opera monografica. Una raccolta di tutte le tue poesie e rifles-sie, ossia ibridi di versi e prosa in cui sono tradotte le tue esperienze e il tuo percorso di autoconsapevolezza, destinato ad incoraggiare il lettore ad amare sé stesso e la vita.  Come si torna ad amare la vita quando ci ha ferito così tanto?

Nel mio caso, è da quelle ferite che è uscita la luce che mi ha fatto sentire viva, dopo esser crollata più volte. Ho anche strisciato. Ho aperto gli occhi e mi sono resa conto di quante opportunità avessi per rendere bella la mia vita. Mi sono vista per la prima volta ‘grazie’ all’esperienza del cancro. Come ho scritto in una poesia presente nella raccolta da te citata, quella cicatrice – sia fisica sia psicologica – rappresenta per me una frattura tra due identità, chi ero prima e chi sono stata da quel momento in poi. Ho aperto una porticina da cui è stata liberata la Serena autentica: “Fratture tra un prima e un dopo. Salto tra due identità. Trasformazione. Le cicatrici sono interferenze che portano con sé una tinta diversa, testimone di un cambiamento. (…)”

La figura di tuo padre è ricorrente nei tuoi scritti.  Un legame profondo il vostro. Un insegnamento che ti ha lasciato e ti accompagna ogni giorno?

Io e mio padre, molto simili, non abbiamo avuto un rapporto facile, ma ci amavamo molto. Quando è morto improvvisamente, nel 2016, è stato un colpo durissimo e mi manca, anche se lo sento vicino e vivo dentro di me. Lo sento quando suono il basso elettrico che è stato suo ed è un po’ come se lo facessimo insieme. L’insegnamento più profondo e importante che mi ha lasciato con l’esempio, e che mi impegno a rispettare nel quotidiano, è: avere la volontà e il coraggio di essere me stessa e difendere la mia verità, intesa come ciò che è compreso nella mia consapevolezza, sempre e a qualsiasi costo, senza lasciarmi avvelenare troppo da tutto ciò che non mi appartiene. L’essere fedele a me stessa, insomma. E poi, mi ha mostrato l’importanza di onorare e agire i miei talenti, concretizzando i miei sogni e dandogli anche una seconda possibilità in caso di rinuncia. Mi è successo proprio con la musica, che ho ripreso a studiare dopo averla abbandonata quindici anni fa. Non importa l’età. Lui si è laureato in astrofisica, sua passione fin da quando era piccolo, a cinquant’anni, dopo aver fatto tutt’altro lavoro.

Nel 2022 pubblichi la raccolta “Quadri dell’Anima”, in cui sono inserite poesie e appunti di vita corredati da fotografie da te scattate durante i tuoi viaggi in Italia e all’estero. Qual è stato il viaggio che ti ha emozionato di più?

Sono viaggi fisici a cui è corrisposto un viaggio interiore. Tra quelli presenti nella raccolta, sicuramente quello che mi ha colpito di più e che custodisco nel cuore è quello a Bled, in Slovenia. Mi riferisco in particolare al famoso isolotto al centro del lago. Era l’inverno dicembrino del 2017, per il ponte dell’Immacolata. C’era la neve, faceva freddo, ma il sole scaldava e i colori ‘urlavano’ la bellezza e la magia di quel luogo, tanto erano vivi e intensi. C’era un silenzio profondo, che proveniva persino dall’acqua. Io me ne stavo seduta sulle scalette dell’isolotto dedicato proprio all’Immacolata, a cui si arriva con le pletne (barche tipiche). Ero vicino alla riva ed ero in uno stato di contemplazione. Sentivo d’essere in un’altra dimensione, al di fuori del tempo e dello spazio. Mi sembrava di essere seduta su un trono. Vorrei tanto tornarci.

Ami unire la poetica all’ arte figurativa.  È più l’immagine a influire sui tuoi versi o viceversa?

Dipende dal momento e dalla causa dell’ispirazione. A volte osservo un dipinto o una scena di vita e sento l’urgenza di scrivere, altre volte sento parole danzarmi intorno e cerco un’immagine che le rappresenti, che poi appare nella mia mente oppure la trovo in un dettaglio, in una scena nella realtà fisica. Mi è capitato in più occasioni di scrivere versi per alcuni dipinti in occasione di mostre d’arte, compresi poi in cataloghi. C’è stato poi il periodo in cui io stessa ho sperimentato con la pittura acrilica e ho dipinto anche partendo da miei versi. Alcune volte versi e dipinto sono nati insieme.

Lo Specchio di Derea è la raccolta in cui unisci oltre alla tua poetica i tuoi primi dipinti figurativi e astratti in acrilico? A quali soggetti ti sei ispirata?

Ho pubblicato la raccolta nel 2022, includendo i miei esperimenti con la pittura acrilica iniziati nel periodo dei vari lockdown. Alcuni dei lavori sono abbinati a poesie nate insieme a loro. I soggetti a cui mi sono ispirata sono paesaggi, figure umane, animali e ho sperimentato anche con l’astratto. Sono molto personali, ma, come è successo con il blog, più di qualcuno ci si è ritrovato e mi ha chiesto una copia dipinta. L’ho fatto, una volta, per una persona a me vicina, ma è venuto fuori qualcosa di diverso, che la persona ha amato e sentito suo. Quelli a cui sono più legata e che mi rappresentano di più, sono “La Porta delle Rose”, “Il dolore”, L’Isola di Bled”, “La testimonianza di Icaro” i “Koala abbracciati” che ho anche stampato su maglietta. Lo specchio presente sulla copertina è un pezzo unico fatto per me dall’artista veliterno Alessio Mariani, per il quale ho scritto poesie abbinate a suoi dipinti, in occasione di una sua mostra personale.

Cosa simboleggia per te lo specchio?

Uno strumento che riflette e misura il mio livello di consapevolezza, un Maestro, che mi mostra anche quello di cui ho bisogno in quel momento.

Dal 2023, il tuo blog cambia nome “Il blog di Derea: Racconti d’Arti”, che, da diario di appunti personali di viaggio è diventato mezzo di diffusione e condivisione artistica e culturale, e un omaggio ai talenti.  Conta ancora in questa società che vive d’apparenza e superficialità, avere talento?

Grazie per questa domanda, perché questa è una tematica a cui tengo molto. Personalmente, sono certa che è proprio per questa situazione che ci si debba impegnare di più, mettersi più in gioco, per dare alla luce le proprie capacità e talenti proprio come forma di ‘resistenza’. C’è bisogno di Bellezza, e credo sia importante, anzi necessario che ognuno contribuisca al meglio delle proprie possibilità. Al di là di titoli di studio e professioni, se si sa fare, i risultati ci sono e le sfumature d’espressione sono tante. Sono fermamente convinta che ci sia posto per tutti e che ognuno di noi abbia un suo ruolo. Il mio obiettivo principale è contribuire a rieducare prima di tutto me stessa verso la curiosità e l’amore per la cultura, la condivisione, il fare per costruire, in modo consapevole. Viviamo in una società dove viviamo come automi omologati, ipnotizzati e programmati per produrre, anzi siamo diventati noi stessi merce. Forse, molti hanno perso la speranza, ma io ho fiducia che portare alla luce l’Essere Umano vero che è in noi sia possibile. Intanto, ho iniziato da me.

Progetti futuri?

Da un anno e mezzo, collaboro con una testata giornalistica locale della mia città per prendere il tesserino da pubblicista. Anche lì curo soprattutto la sezione cultura, arte e spettacolo. Per quanto riguarda il blog, porto avanti la mia attività di divulgazione culturale, con articoli, segnalazioni e interviste, e continuo a collaborare in rete con altri operatori e alcuni uffici stampa. Inoltre, sto lavorando (con molta) calma, al mio sesto libro, dopo “Red lipstick photo”, che è una raccolta di fotografie con filtro rosso, frutto di un progetto durante un corso di fotografia che ho seguito. Il nuovo “figlio” si intitola “Il filo” e sarà, in un certo senso, la biografia del mio blog, con miei riferimenti autobiografici e sarà la prova dei mei riscatti personali. Non sarà un romanzo né un lavoro editoriale nel senso tecnico del termine. È, come del resto le altre mie raccolte, una testimonianza di vita, in cui ripercorro tutte le fasi di crescita, mia creativamente parlando, e del blog, con alcune fotografie relative agli eventi ed esperienze più importanti di questo percorso. Sarà un omaggio ai talenti, un mio dare come forma di riconoscenza per tutto ciò che di bello e costruttivo ho ricevuto, anche tante soddisfazioni personali, diciamolo! Non so quando il libro uscirà. Come per gli altri, mi occupo io di grafiche, impaginazione, avendolo fatto anche per lavoro, e di correzione, a maggior ragione ora che sto studiando correzione di bozze ed editing con un’editor molto in gamba. In poche parole, nei miei lavori convergono tutte le capacità e competenze che ho acquisito nel tempo, che uso come strumenti per veicolare i messaggi di cui parlavo, dando l’esempio di ciò che ‘predico’.

E giungo alla mia curiosità iniziale nel tuo viaggio di ricerca. Oggi hai compreso chi sei?

Direi di sì, ma sono sicura che domani ne saprò ancora di più! E ho scoperto di essere più Bella di quanto un tempo pensassi, ma continuerò ad approfondire la “faccenda”, perché voglio vedere meglio.

Ringraziando Serena e vi invito a visitare il suo blog  

Il blog di Derea: Racconti d’Arti

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Articoli

Gli artisti e gli autori che ho intervistato, dicono di me

FRANCESCA GHEZZANI, GIORNALISTA

Prepararsi prima di un’intervista studiando i minimi dettagli e saper scavare nelle persone senza essere invadente è un’arte non di tutti. Monica Pasero ha dimostrato di possederla. Grazie davvero per il tempo che mi ha dedicato.

Giosuè Forleo, scrittore e poeta.

Ho conosciuto Monica Pasero per caso e mi è piaciuta fin da subito; infatti l’ho scelta per recensire alcune poesie del mio ultimo libro, “Piuma bianca”. Monica è una giornalista e critica letteraria sempre disponibile, che si distingue per la sua eccellenza, originalità letteraria e cura nella realizzazione grafica. Le sue interviste e recensioni sono sempre caratterizzate da una grande profondità e sensibilità, che le permettono di cogliere l’essenza delle opere e degli autori che tratta. Ha una grande capacità nell’instaurare un contatto empatico con gli autori, capacità davvero rara e che le permette di ottenere risposte profonde e sincere. La sua scrittura è elegante e raffinata, rendendo piacevole la lettura dei suoi articoli su svariati argomenti. È una professionista che unisce esperienza, competenza e sensibilità, rendendola una delle migliori nel suo campo. Se siete alla ricerca di una critica letteraria con un blog che vi offra una visione profonda e stimolante delle opere e degli autori, Monica Pasero è la scelta ideale per la sua originalità di scrittura.

FREDERIK MC. MARK, SCRITTORE

Sono molto contento di aver conosciuto Monica e di averle fatto recensire il mio romanzo Kora: La pietra di Artfis. Un fantasy ricco di storie e misteri. Leggendolo, Monica è riuscita a cogliere l’essenza della storia, il che dimostra quanto sia preparata e sensibile nel percepire le emozioni. Grazie di cuore Monica, alla prossima

LEONARDO MANETTI, POETA

Monica è una persona molto attenta e professionale nel suo lavoro. Inoltre è molto gentile e disponibile. È la persona giusta sulla quale potete fare affidamento. La consiglio vivamente.

SERGIO CAMELLINI, POETA

Questa brillante recensione arricchisce davvero, poche volte ho trovato letterati capaci di entrare nell’animo con tanta delicatezza. A Monica Pasero, porgo i sensi della mia più profonda stima.

DANIELE OSSOLA, SCRITTORE

Ho conosciuto Monica attraverso un Concorso Letterario a Torino cui avevo partecipato.

Si è instaurato un rapporto culturale basato su dolcezza, gentilezza e profondità di emozioni.

La professionalità con la quale ha condotto l’intervista, avendone già realizzate diverse nella mia carriera di autore, posso quindi affermare che è unica in quanto ha scavato nel mio intimo per far emergere i fatti salienti della mia attività non solo di scrittore.

Non posso che rinnovare i miei complimenti!!!   

EDOARDO DE ANGELIS, CANTAUTORE

Nel variegato mondo attuale della comunicazione troviamo una tale quantità di organi e operatori, piccoli e grandi, più o meno efficaci, più o meno credibili … un bosco, una foresta nella quale è difficile trovare il sentiero giusto. Per questo motivo è importante affidarsi alle esperienze positive già vissute da altri. A questo proposito mi sento di suggerire un blog che si occupa principalmente di scrittura, con grande professionalità, garbo, sensibilità. Lo dirige Monica Pasero, e si chiama con un bellissimo nome: OLTRESCRITTURA. E’ vero, Monica e il suo blog vanno oltre la scrittura, sanno offrire, nella comunicazione quel passo in più di profondità, attenzione, interesse, che fanno la differenza … OLTRESCRITTURA, appunto” – Edoardo De Angelis – Il Cantautore Necessario

EUGENIO PATTACINI, SCRITTORE

Quando ci si avvicina al mondo delle interviste in campo letterario ci sono tre aspetti fondamentali e, quasi mai, si incontrano controparti efficaci su tutti e tre. Si parla di competenza e conoscenza del settore utili a impostare domande efficaci e ben articolare utili a conoscere l’autore ma anche a capire, non tanto cosa dica l’opera, ma dove può accompagnare il lettore. Poi c’è il contatto empatico che io ho misurato sia nel suo raro modo di approcciare ma anche condividendo spazi in salotti letterari. Il terzo punto è la realizzazione grafica perchè anche le migliori frasi, se calate in una impostazione raffazzonata, perdono valore. Monica invece caratterizza ogni sua intervista con l’eleganza dell’impostazione. Personalmente per questo aspetto leggerei suoi articoli anche su argomenti che assolutamente non mi appartengono. È bello quando si trova una controparte che mostri alto livello in uno di questi aspetti. Raro su due. Monica, per fortuna di chi la incontra, eccelle in tutti e tre.

MARCO PETRUZZELLA, POETA

Ho conosciuto Monica Pasero un po’ per caso trovandomi nella confusione e dispersione mentale e pratica tipica dell’esordiente. Ho pubblicato da poco per cui sono a digiuno sulle dinamiche della “critica” e della diffusione promozionale delle opere ma soprattutto degli autori. Una cosa, però, credo di averla compresa bene: ciò che conta nel rapporto col gli editori, con le agenzie o con gli editor o realizzatori di recensioni o interviste come Monica, è il rispetto, la cura e l’attenzione che questi hanno nei confronti dei testi, degli autori e delle loro biografie. Ecco con Monica ho provato la gioia e la soddisfazione, oltre di trovarmi al cospetto di una grande professionalità, di avere come interlocutore una persona sinceramente appassionata alla letteratura e alle dinamiche pagina/autore. Auguro ad ogni autore, esordiente o meno, di incontrare Monica Pasero per sentirsi meno solo in questo mondo affascinante ma complicato.

CLAUDE MOSCHELLI, COACH

Monica Pasero è una persona straordinariamente preparate professionalmente e culturalmente

MONICA BECCO, SCRITTRICE

Grazie Monica. Come la scrittura, anche le interviste sono un dono che viene scambiato reciprocamente tra le parti. Con queste risposte mi sono aperta alle persone che non mi conoscono; e loro mi donano il tempo e l’attenzione necessari per entrare nel mio mondo. Grazie a tutte e a tutti. Grazie soprattutto a te, Monica, che con questa intervista, interessante e sensibile, mi hai permesso di fermarmi e regalarmi il tempo di guardarmi e scoprire nuove e inesplorate sfaccettature di me stessa. È stato un piacere e un privilegio

DANIELA MEROLA, GIORNALISTA, SCRITTRICE

La giornalista e promoter culturale Monica Pasero è una professionista eccellente e molto preparata. La sua serietà è meritevole di fiducia.

ELIO SABA ,SCRITTORE

Considero l’intervista che mi ha fatto la giornalista Monica Pasero di grande valore. Mi ha fatto domande per niente scontate, che mi hanno permesso di esternare alcuni aspetti del mio modo di pensare e metter a nudo una parte dei miei sentimenti. Intervista assolutamente notevole.

SILVIA DAL CIN, SCRITTRICE,

Professionista seria, competente e anche molto umana.

SILVIA S.G PALANDRI, EDITRICE

Il lavoro di Monica è così accurato, profondo e dettagliato che un’ AI non riuscirà mai ad eguagliarlo. Domande affatto banali, capaci di scavare in profondità con intelligenza e La tua intervista mi ha emozionata e per rispondere alle tue domande mi sono ritrovata a fare un lavoro su me stessa e un punto sul mio lavoro al femminile. Grazie.

SARA DE BARTOLO, SCRITTRICE, DOCENTE

Non è semplice né scontato ritrovare professionalità e talento in un unica persona.
Parlo della scrittrice Monica Pasero.
I suoi libri nonché le sue interviste sempre pulite, chiare e complete, mai fuorvianti o allusive.
Ogni volta che le sue parole descrivono l’arte di un autore/ autrice , ne esaltano il colore e di conseguenza il valore.
Grazie Monica per ciò che fai ma soprattutto per come lo fai.
Grazie davvero.

PAOLO SORRENTINO, SCRITTORE

Il nome di Monica Pasero mi è stato fatto per la prima volta dal mio editore, Davide Indalezio di Edizioni della Goccia. Mi sono documentato, ho letto le molte cose che ha scritto e mi ha subito convinto per i suoi modi garbati, per la profondità delle sue analisi, per la capacità di cogliere le diverse sfumature e i colori nascosti delle opere che descrive di volta in volta. Si capisce subito che fa il suo lavoro con grande passione e competenza, insomma. Le ho affidato, quindi, la lettura del mio La strategia del Diavolo e anche se lei stessa ha ammesso subito che il genere giallo/thriller non è fra i suoi preferiti, la sua recensione ha soddisfatto appieno tutte le mie aspettative, constatando una volta di più la sua abilità nell’intercettare i significati meno evidenti, più nascosti del libro e sintetizzarli in modo brillante ed efficace. Rapida, essenziale, profonda, con le sue interviste, poi, riesce a interfacciarsi in modo altrettanto efficace con la personalità dello scrittore, offrendo al lettore elementi aggiuntivi capaci di incuriosirlo e farlo avvicinare ulteriormente alla lettura dell’opera. Esperienza decisamente positiva.

ANTONIO SPAGNUOLO,POETA

Ottimo intervento, ricco di cultura elevata e di coinvolgimento. Il tuo Interessamento alle luminosità della scrittura è degno di lode. Grazie per avermi Invitato. Esperienza di notevole fattura!

FRANCESCA ROMANA ROTELLA, SCRITTRICE

Monica Pasero ha recensito due mie raccolte poetiche con grande sensibilità e professionalità. Ha compreso in maniera profonda i miei versi e ha saputo evidenziarne le caratteristiche fondanti, mettendone in luce gli aspetti più interessanti. La sua alta professionalità è una garanzia di accuratezza e grande sensibilità.

ODILIA LIUZZI, ARTISTA

Vorrei dedicare un sentito ringraziamento a Monica Pasero per la splendida intervista che mi ha dedicato. È stata un’esperienza profondamente stimolante e arricchente, che mi ha permesso di raccontare il mio percorso artistico con sincerità e passione. Le sue domande, sempre pertinenti e ben calibrate, hanno toccato aspetti importanti del mio lavoro, spingendomi a riflettere ancora più a fondo sul significato e sulle emozioni che lo animano. Monica ha dimostrato grande professionalità, unita a una grande sensibilità. La sua capacità di creare un dialogo fluido e coinvolgente, ha reso questa intervista non solo un momento di condivisione, ma anche un’occasione preziosa per esprimere pensieri e riflessioni che spesso restano inespressi. Il suo approccio garbato e rispettoso ha reso tutto naturale, mettendomi completamente a mio agio. Raccontare il proprio percorso artistico non è sempre facile: dietro ogni opera si nasconde un mondo di emozioni, esperienze e scelte. Monica Pasero ha saputo cogliere e valorizzare il cuore del mio lavoro, trasformando l’intervista in un ritratto autentico del mio percorso artistico. Per questo, la ringrazio di cuore. È stata un’esperienza preziosa, resa speciale dalla sua bravura e gentilezza. Grazie ancora, Monica!

DARIO TONANI, SCRITTORE ( MONDADORI)

Ci sono persone sensibili annidate negli angoli della rete che parlano di scrittura con la mano sul cuore e il tocco delicato dell’intelligenza. Monica Pasero è una di queste; le sue domande per la mia intervista sono un bouquet di spunti originali, curiosità autentica e riflessioni profonde. Mi hanno colpito e spiazzato il giusto. Per questo le dico ancora grazie.

IL MAESTRO, ALESSANDRO PIERFEDERICI, SCRITTORE, DOCENTE

Ho conosciuto Monica attraverso i social: il suo modo di porsi, con schiettezza e sincerità, e descrivere con semplicità e accuratezza il suo lavoro mi ha subito convinto a contattarla. Ho potuto così conoscere una professionista di grande spessore che unisce una notevole esperienza ed una competenza acquisita sul campo a contatto diretto con opere e autori, ad una profonda sensibilità ed umanità, attraverso la quale coglie l’essenza delle opere recensite e gli aspetti più importanti della personalità dei suoi intervistati. Monica ha recensito i miei primi quattro libri ed ogni volta ho scoperto dietro le sue parole qualcosa che non immaginavo esistesse dietro i miei testi. Monica, infatti, sia nelle recensioni che nelle interviste, coglie l’anima stessa dell’autore, della sua personalità, del suo linguaggio, e sa mettere in rilievo tutto ciò che di bello, interessante, stimolante incontra, così che anche chi legge viene messo a contatto diretto con la cultura, l’umanità, la vita degli autori e delle opere. E non dimentichiamo la sua capacità di sintesi e la sua profondità nelle prefazioni: Monica ha scritto quella del mio quinto libro ed ha saputo in due pagine coglierne lo spirito e il messaggio, preparando la strada al lettore per vivere appieno il piacere della lettura e della comprensione.

GIORGIO INFANTINO, SCRITTORE

Grazie Monica per aver messo in evidenza gli aspetti salienti della mia produzione letteraria. La recensione di “Storie Sospese” coglie nel segno e l’intervista è stata condotta da te con grande professionalità.

ELEONORA COLORETTI, RESTAURATRICE

Brava! Sensibile precisa alle tematiche. Una professionista.

ANTONIO ZENADOCCHIO, ARTISTA

Monica è capace di identificarsi con l’intervistato e comprendere il suo modo di essere e il suo punto di vista. Questo rende l’intervista molto calzante e anche gratificante.

STEFANO ZAMPIERI, ARTISTA

Precisa, sensibile con una penna delicata ma profonda.

MASSIMO PEZZONI, POETA
Credo la piu bella e professionale intervista sia stata propio quella di Monica Pasero, la sua capacità di capire l’artista scavando nella sua sensibilità senza scalfirla ma facendone un ritratto completo e unico.

SERGIO SOZI, SCRITTORE, CRITICO LETTERARIO

Non accade molto spesso, in questi tempi, di poter colloquiare di letteratura con un giornalista che sia competente e rigoroso, ben documentato sugli aspetti biobibliografici dell’intervistato e perfino, direi, appassionato della materia in oggetto. Ebbene tutto questo ho potuto assodare nel corso della piacevole e stimolante conversazione che ho avuto con Monica Pasero sulla mia opera di scrittore

GIOVANNA FILECCIA, SCRITTRICE, EDITRICE

Una delle interviste più complete che ho rilasciato in questo periodo.

ALESSIO MIGLIETTA, POETA

Consiglierò il tuo lavoro senz’altro, e sono davvero entusiasta di questa intervista, credo la più bella ricevuta!

ANGELA CAVAZZUTI, SCRITTRICE

Un enorme GRAZIE alla bravissima Monica Pasero per la bellissima intervista sul mio universo da scrittrice.Con poche pennellate ha saputo dipingere un’immagine reale di me, come persona e come autrice.

MIRIAM DI NOTO, SCRITTRICE E DOCENTE

Ho avuto il piacere di rilasciare due interviste a Monica Passerò, riguardo al mio libro e alle mie esperienze di viaggio.Mi sono trovata davanti una professionista garbata e competente, capace di proporre domande profonde e ben calibrate.Ne è scaturito un dialogo piacevole e costruttivo, attraverso cui ho espresso pienamente il mio pensiero.

GIOVANNA DE VITA, SCRITTRICE

L’ Intervista ha saputo cogliere i tratti importanti del libro e la mia personalità. Le domande hanno messo in evidenza il lato umano e fragile del protagonista del racconto. Grazie


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