EROS PESSINA

“Un imprenditore, un sognatore coi piedi ben piantati per terra. Un poeta, scrittore, musicista con una personalità particolare, al servizio del prossimo e di chi è rimasto indietro”

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Le parole indicano un percorso, nascono in ogni nostro gesto e pensiero e ci portano a prendere vecchie o nuove strade, durante il nostro cammino terreno. Le parole possono paragonarsi ad una segnaletica stradale, indicarci una via o farci cambiare direzione.
E oggi ospito un imprenditore che ha contributo a rendere le strade europee più sicure grazie alla segnaletica che produce nella sua azienda, operativa su tutto il territorio nazionale italiano e presente in Europa, dove contribuisce con i propri rappresentanti alla costruzione di un mercato unico europeo.
Ma oltre questo coltiva la sua vena artistica che spazia in diversi campi che vanno dalla musica alla letteratura. La sua produzione letteraria è vasta e abbraccia diverse tematiche: dalla poesia, alla storia, alla politica, alla saggistica, per poi passare alla psicologia, alla narrativa. All’amore per il suo paese, Busca. Per il suo amato Piemonte.
Di lui mi sorprende la sua timidezza, umiltà, il suo modo di amare la vita nella sua semplicità traendo beneficio nelle piccole cose. Un uomo gentile con grandi responsabilità sulle spalle, ma che sa trovare il giusto equilibrio tra la durezza del mondo e la bellezza della vita, non perdendo mai il suo animo bambino. Un uomo solare, positivo, nei suoi occhi quella luce che hanno i sognatori. Dinamico, curioso, conviviale ma soprattutto sensibile verso il prossimo.

Di lui dicono: “È sicuramente un uomo moderno dal multiforme ingegno, essendo valente imprenditore di indicazioni stradali e di sicurezza, serio sportivo dilettantistico nella disciplina del canottaggio, cantautore di lungo corso nel settore della musica leggera di intonazione melodica, scrittore appassionato di Poesia, Narrativa, Storia e di saggi di politica. Un discorso ancora a parte andrebbe dedicato al suo sentimento di “servizio pubblico”, reso in politica a favore dell’organizzazione economico-sociale della Regione Piemonte e in particolare di Torino e di Busca, le sue Città del cuore”. Sandro Gros Pietro.
Estrapolo questo suo pensiero che racchiude in sintesi la sua persona, l’uomo e il suo intento: “Non dobbiamo aver paura di emozionarci, come bambini, come semplici ingranaggi di un mondo che gira anche senza di noi, ma che noi possiamo contribuire a farlo girar meglio”. E lui ci sarà riuscito? Chiediamoglielo.

Innanzitutto la ringrazio di essere qui e le chiedo: la sua azienda Pessina S.r.l. è in attività da oltre 127 anni. Chi la fondò è stato più lungimirante o sognatore?


Un grazie a lei per questa splendida opportunità. I sognatori sono poco calcolatori e quindi lungimiranti. Chi fondò l’azienda era il mio bisnonno Giovanni che da Milano venne ad Alba, terra dei tartufi, per fare il pittore e dipingere anche insegne dei negozi. E faceva con la famiglia il custode alla residenza Reale di Pollenzo, essendo legati da vincoli di parentela alla Casa Sabauda. Giovanni era un sognatore. Ora noi poveri sognatori, soprattutto se anche imprenditori, dobbiamo guardare le cose dall’alto ma coi piedi ben piantati per terra.

Un ricordo della sua infanzia in azienda.


Ho un ricordo nitido del periodo in cui mio padre era andato a farsi operare a Londra per un tumore al pancreas, accompagnato da mia madre. In azienda rimasi io il pomeriggio, da solo, avevo 17 anni, ed il mattino frequentavo le scuole superiori. Lavoravo io, serigrafavo, stampavo, mandavo avanti il laboratorio, facevo i cliscé serigrafici.
Volente o dolente ho imparato il mestiere e l’attaccamento all’azienda.

Come nasce il suo amore per la poesia? Ricorda a quale poeta s’appassionò in gioventù?


Ho scritto la mia prima poesia il 24 ottobre 1987 a 17 anni, la notte in cui è morto mio padre. È una delle poche che ricordo a memoria. E comunque mi piacevano soprattutto i poeti contemporanei, i poeti rivoluzionari come i futuristi. Oggi mi appassionano le tendenze del mitomodernismo di cui ho tenuto anche delle conferenze per l’Italia.


Quale è il ruolo del fiume, del mare ed in generale dell’acqua nelle sue opere?


Il Po è per le nostre valli, per Torino, l’anima pulsante, il cuore dei paesaggi che alimenta l’ispirazione. L’acqua è di per sé fonte di vita e di rinnovamento continuo per l’anima ed il cuore. Io amo l’acqua, soprattutto il mare. Il mare, dove finiscono i fiumi, è il custode della vita, il custode della Bellezza. Quante opere e canzoni ho scritto davanti al mare, pensando al mare e alla Bellezza che custodisce, rappresenta e lo anima. L’acqua è simbolo di rinnovamento, di purificazione interiore. Il discendere lungo il fiume fino al mare significa tornare nel grande contenitore della Vita. E proprio nella nostra breve vita terrena dobbiamo avere il coraggio di buttarci nelle profondità marine, senza paure, per poter riemergere a vita nuova. L’acqua ed il mare sono grandi ispiratori, uniti a ciò che abbiamo nel cuore. E proprio in questi giorni sto scrivendo la melodia di una canzone relativa ad una poesia dedicata a Luciana, una Donna meravigliosa che è nel mio cuore, e nel mare ha sempre espresso e specchiato la propria Bellezza.

Il suo percorso letterario è davvero ampio e spazia in diversi campi. Mi soffermo su questa sua opera pubblicata per la Genesi nel 2016 “A Cavour con Giolitti verso l’Europa”. Un volume in cui narra i ricordi delle bellissime giornate trascorse insieme a Antonio Giolitti (1910- 2010) nella sua residenza di Cavour, dove ha avuto la possibilità di apprendere ed approfondire il pensiero Politico di Giolitti. E qui le chiedo: a distanza di anni è rimasto concorde con il suo mentore?

Antonio Giolitti è stato per me un personaggio straordinario, uno di quei politici che il tempo ha fatto perdere lo stampo, un uomo eccezionale. E non solo per la coerenza con le proprie idee umane che lo ha portato a cambiare idee politiche, ma perché soprattutto anteponeva l’umanità ed il culto della Bellezza alla politica. Oggi sono più che mai vive le sue idee. E persino lo sviluppo di esse che mi ha portato a desiderare gli Stati Uniti d’Europa, sono oggi più che mai attualità. Questo volume è stato un approfondito volume di storia politica in Piemonte ed in Italia che poi ha avuto un seguito con il mio “A Berlino “.

Tralasciando la parte Politica, come è nata la vostra amicizia? E cosa oggi ricorda con nostalgia dell’uomo, Antonio Giolitti?

L’amicizia con Antonio Giolitti è nata attraverso un amico comune, Mario Pellegrino. Medico militare nella campagna di Russia, poi partigiano, Mario era molto amico di Giolitti e me lo aveva presentato. Erano seguite lettere e poi incontri a Cavour, residenza allora estiva di Antonio Giolitti. Di Antonio, ricordo l’uomo elegante e distinto, coerente ed idealista, un signore d’altri tempi. Un uomo il cui esempio ti rimane dentro per tutta la Vita. L’eleganza, l’affabilità, la signorilità ed il buon gusto della vita. Questi alcuni particolari del suo carattere che mi sono rimasti nell’anima.

Il suo impegno verso il “servizio pubblico”, reso in politica a favore dell’organizzazione economico-sociale della Regione Piemonte e in particolare di Torino e di Busca è ammirevole e le chiedo: quali secondo lei sono i settori che andrebbero maggiormente valorizzati e aiutati in questo momento?


Oggi la politica è per molti l’inseguire esclusivi obiettivi personali ed economici. Si è perso un pochino il senso del concetto di Bene Comune.
Tra le mille cose da migliorare e fare, oltre al lavoro ed al benessere sociale, non dobbiamo dimenticare la Scuola e la Cultura. Cultura intesa come il dare la possibilità ad ognuno di migliorare se stesso e sviluppare la propria personalità, unica e irripetibile per ciascuno di noi.


In un’altra sua opera saggistica edita nel 2017 da Edizioni Momenti Ribera, Storia e psicologia. Esempio di metodologia di ricerca per le fonti orali e ad esse collegate. Riporta il pensiero di due storici John Tosh e Henri-Irénée che supponevano che per conoscere bene la Storia della nostra società occorre avere un occhio di riguardo sui risvolti psicologici dei protagonisti sulle loro emozioni, sulla loro vita. Una sua considerazione.

La psicologia mi ha sempre appassionato e la sua applicazione all’utilizzo della storia orale è fondamentale in questa metodologia di ricerca storica. L’ho applicata ad esempio alla ricostruzione dell’eccidio nazifascista del Ceretto attraverso interviste e racconti di alcuni superstiti. La psicologia è fondamentale come conoscenza. La mia cultura si è anche arricchita in tale campo durante i molti anni di studi ed approfondimenti teologici, che portano a vedere la vita, il mondo, il rapporto fra le persone, da un punto di vista particolare. Empatia e conoscenza psicologica aiutano per interfacciarci bene con gli altri. Nel mio volume “Storia e psicologia” applico ad una situazione concreta, come lo studio della Torino operaia, le problematiche sull’utilizzo della storia orale.

“Con la musica e la poesia possiamo cambiare il mondo, creare un futuro per le nuove generazioni. Possiamo trasmettere sentimenti profondi, al di là delle diverse lingue”. In questa sua frase che condivido quanto l’amore per queste arti l’ha aiutata nei suoi momenti più dolorosi?
La poesia è a volte un urlo interiore che sfoga come una valvola ciò che abbiamo nel cuore, passioni, istinti, desideri. E a volte l’urlo diventa vera e propria musica, quando attorno alle parole sbocciano le note e nasce una canzone. La poesia è cibo per l’anima ed il cuore. Chi impara a cibarsene non può più farne a meno. È medicinale, curativa, alimenta i sogni e li realizza.

Grazie alla sua attività professionale ha potuto viaggiare molto e conoscere varie culture ma la sua amata cittadina ha sempre avuto un posto speciale nel suo cuore, tanto da dedicarle un libro pubblicato nel 2018 per l’edizione Momenti Ribera “Busca nel cuore”. Le va di parlacene?


Busca nel cuore prende il titolo di una poesia e canzone dedicata alla Città di Busca, dove sono attualmente Consigliere Comunale. Ma la mia visione è molto ampia e non ha limiti di spazio e tempo. Buona parte delle poesie, poi diventate alcune canzoni, sono ambientate sul mare. E molte in particolare sul mare di Napoli e delle sue isole e costiere che io ho amato e amo sempre più, insieme a chi le ho dedicate col cuore e con l’anima. Sud Centro e Nord Italia, luoghi che amo senza distinzioni. Perché chi abbiamo nel cuore lo portiamo dietro ovunque andiamo e ovunque siamo. Per questo vorrei un giorno gli Stati Uniti del Mondo, come auspicava e vedeva nel futuro un uomo che ho seguito e seguo tutt’oggi, anche se non più presente fra noi, Gustavo Rol. Tempo fa ho avuto modo di vedere il suo anello col bottone della giacca di Napoleone. Un’emozione e sensazione indescrivibile. L’esoterismo e la ricerca dell’occulto fra noi fanno parte della mia natura, perché ho visto nella vita cose talmente particolari che forse potremmo far tutti, utilizzassimo solamente il nostro intelletto al cinquanta per cento e non al due come pare mediamente.

Se potesse viaggiare nel tempo e conoscere un personaggio politico del passato, chi sarebbe e soprattutto cosa gli chiederebbe?


Se potessi conoscere nel tempo un personaggio politico del passato vorrei incontrare, con una scelta estensiva, Papa San Giovanni Paolo II, uno per me dei più grandi statisti del mondo e di sempre. Senza la sua opera spirituale e politica non ci sarebbe stata la caduta dell’Unione Sovietica. Un grande Uomo, un immenso Santo. Sono stato a lezione da un suo segretario e stretto collaboratore, Mons. Flavio Capucci dell’Università Romana della Santa Croce. Un uomo eccezionale che mi ha molto parlato del Santo Padre. Anche se il Papa non è un politico effettivo, oltre al lato spirituale, Giovanni Paolo II aveva svolto opere in difesa della libertà di tutti i popoli, compresi i popoli oppressi dalle dittature.


Ma chi è Eros Pessina nella vita di tutti i giorni?


Eros Pessina è un imprenditore, un sognatore coi piedi ben piantati per terra, un uomo che crede nell’amore eterno, immenso ed infinito. Un poeta, scrittore, musicista con una personalità particolare, al servizio del prossimo e di chi è rimasto indietro. Nella nostra vita non occorre lasciare indietro nessuno, dobbiamo essere al servizio degli altri. A 54 anni so dove ho sbagliato ma penso di avere ancora il tempo per rimediare, perché la testardaggine e l’intelligenza anche in misura minima, possono cambiare la vita. Parafrasando una frase di Vecchioni,
“Io conosco poeti
Che spostano i fiumi con il pensiero
E naviganti infiniti
Che sanno parlare con il cielo…”

Penso e spero di essere sia poeta sia navigante in questi termini.

E giungo alla mia ultima domanda, “Non dobbiamo aver paura di emozionarci, come bambini, come semplici ingranaggi di un mondo che gira anche senza di noi, ma che noi possiamo contribuire a far girar meglio? E lei è riuscito a mantenere vivo il fanciullino che è in lei?


Il fanciullino che è in me è sempre sveglio qui accanto. A volte è lui che parla, che scrive, che interviene. Dobbiamo avere la capacità di emozionarci come bambini davanti alle cose più semplici, alla Natura, all’amore. Emozionarci davanti alla Bellezza. Bellezza e purezza anche di una Donna che ci fa emozionare per l’eternità e che l’Eros grande, iniziando a scrivere, la decanta secondo le emozioni che esplodono nel suo cuore, insieme alle profondità del mare, dove la Bellezza si nasconde per non lasciarsi … rubare.

Ringraziando, Eros Pessina per avermi rilasciato questa intervista ricordo il suo nuovo libro: “Sirena, l’Incanto della Bellezza” edito da Edizioni Momenti.

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Articoli

Gli artisti e gli autori che ho intervistato, dicono di me

FRANCESCA GHEZZANI, GIORNALISTA

Prepararsi prima di un’intervista studiando i minimi dettagli e saper scavare nelle persone senza essere invadente è un’arte non di tutti. Monica Pasero ha dimostrato di possederla. Grazie davvero per il tempo che mi ha dedicato.

Giosuè Forleo, scrittore e poeta.

Ho conosciuto Monica Pasero per caso e mi è piaciuta fin da subito; infatti l’ho scelta per recensire alcune poesie del mio ultimo libro, “Piuma bianca”. Monica è una giornalista e critica letteraria sempre disponibile, che si distingue per la sua eccellenza, originalità letteraria e cura nella realizzazione grafica. Le sue interviste e recensioni sono sempre caratterizzate da una grande profondità e sensibilità, che le permettono di cogliere l’essenza delle opere e degli autori che tratta. Ha una grande capacità nell’instaurare un contatto empatico con gli autori, capacità davvero rara e che le permette di ottenere risposte profonde e sincere. La sua scrittura è elegante e raffinata, rendendo piacevole la lettura dei suoi articoli su svariati argomenti. È una professionista che unisce esperienza, competenza e sensibilità, rendendola una delle migliori nel suo campo. Se siete alla ricerca di una critica letteraria con un blog che vi offra una visione profonda e stimolante delle opere e degli autori, Monica Pasero è la scelta ideale per la sua originalità di scrittura.

FREDERIK MC. MARK, SCRITTORE

Sono molto contento di aver conosciuto Monica e di averle fatto recensire il mio romanzo Kora: La pietra di Artfis. Un fantasy ricco di storie e misteri. Leggendolo, Monica è riuscita a cogliere l’essenza della storia, il che dimostra quanto sia preparata e sensibile nel percepire le emozioni. Grazie di cuore Monica, alla prossima

LEONARDO MANETTI, POETA

Monica è una persona molto attenta e professionale nel suo lavoro. Inoltre è molto gentile e disponibile. È la persona giusta sulla quale potete fare affidamento. La consiglio vivamente.

SERGIO CAMELLINI, POETA

Questa brillante recensione arricchisce davvero, poche volte ho trovato letterati capaci di entrare nell’animo con tanta delicatezza. A Monica Pasero, porgo i sensi della mia più profonda stima.

DANIELE OSSOLA, SCRITTORE

Ho conosciuto Monica attraverso un Concorso Letterario a Torino cui avevo partecipato.

Si è instaurato un rapporto culturale basato su dolcezza, gentilezza e profondità di emozioni.

La professionalità con la quale ha condotto l’intervista, avendone già realizzate diverse nella mia carriera di autore, posso quindi affermare che è unica in quanto ha scavato nel mio intimo per far emergere i fatti salienti della mia attività non solo di scrittore.

Non posso che rinnovare i miei complimenti!!!   

EDOARDO DE ANGELIS, CANTAUTORE

Nel variegato mondo attuale della comunicazione troviamo una tale quantità di organi e operatori, piccoli e grandi, più o meno efficaci, più o meno credibili … un bosco, una foresta nella quale è difficile trovare il sentiero giusto. Per questo motivo è importante affidarsi alle esperienze positive già vissute da altri. A questo proposito mi sento di suggerire un blog che si occupa principalmente di scrittura, con grande professionalità, garbo, sensibilità. Lo dirige Monica Pasero, e si chiama con un bellissimo nome: OLTRESCRITTURA. E’ vero, Monica e il suo blog vanno oltre la scrittura, sanno offrire, nella comunicazione quel passo in più di profondità, attenzione, interesse, che fanno la differenza … OLTRESCRITTURA, appunto” – Edoardo De Angelis – Il Cantautore Necessario

EUGENIO PATTACINI, SCRITTORE

Quando ci si avvicina al mondo delle interviste in campo letterario ci sono tre aspetti fondamentali e, quasi mai, si incontrano controparti efficaci su tutti e tre. Si parla di competenza e conoscenza del settore utili a impostare domande efficaci e ben articolare utili a conoscere l’autore ma anche a capire, non tanto cosa dica l’opera, ma dove può accompagnare il lettore. Poi c’è il contatto empatico che io ho misurato sia nel suo raro modo di approcciare ma anche condividendo spazi in salotti letterari. Il terzo punto è la realizzazione grafica perchè anche le migliori frasi, se calate in una impostazione raffazzonata, perdono valore. Monica invece caratterizza ogni sua intervista con l’eleganza dell’impostazione. Personalmente per questo aspetto leggerei suoi articoli anche su argomenti che assolutamente non mi appartengono. È bello quando si trova una controparte che mostri alto livello in uno di questi aspetti. Raro su due. Monica, per fortuna di chi la incontra, eccelle in tutti e tre.

MARCO PETRUZZELLA, POETA

Ho conosciuto Monica Pasero un po’ per caso trovandomi nella confusione e dispersione mentale e pratica tipica dell’esordiente. Ho pubblicato da poco per cui sono a digiuno sulle dinamiche della “critica” e della diffusione promozionale delle opere ma soprattutto degli autori. Una cosa, però, credo di averla compresa bene: ciò che conta nel rapporto col gli editori, con le agenzie o con gli editor o realizzatori di recensioni o interviste come Monica, è il rispetto, la cura e l’attenzione che questi hanno nei confronti dei testi, degli autori e delle loro biografie. Ecco con Monica ho provato la gioia e la soddisfazione, oltre di trovarmi al cospetto di una grande professionalità, di avere come interlocutore una persona sinceramente appassionata alla letteratura e alle dinamiche pagina/autore. Auguro ad ogni autore, esordiente o meno, di incontrare Monica Pasero per sentirsi meno solo in questo mondo affascinante ma complicato.

CLAUDE MOSCHELLI, COACH

Monica Pasero è una persona straordinariamente preparate professionalmente e culturalmente

MONICA BECCO, SCRITTRICE

Grazie Monica. Come la scrittura, anche le interviste sono un dono che viene scambiato reciprocamente tra le parti. Con queste risposte mi sono aperta alle persone che non mi conoscono; e loro mi donano il tempo e l’attenzione necessari per entrare nel mio mondo. Grazie a tutte e a tutti. Grazie soprattutto a te, Monica, che con questa intervista, interessante e sensibile, mi hai permesso di fermarmi e regalarmi il tempo di guardarmi e scoprire nuove e inesplorate sfaccettature di me stessa. È stato un piacere e un privilegio

DANIELA MEROLA, GIORNALISTA, SCRITTRICE

La giornalista e promoter culturale Monica Pasero è una professionista eccellente e molto preparata. La sua serietà è meritevole di fiducia.

ELIO SABA ,SCRITTORE

Considero l’intervista che mi ha fatto la giornalista Monica Pasero di grande valore. Mi ha fatto domande per niente scontate, che mi hanno permesso di esternare alcuni aspetti del mio modo di pensare e metter a nudo una parte dei miei sentimenti. Intervista assolutamente notevole.

SILVIA DAL CIN, SCRITTRICE,

Professionista seria, competente e anche molto umana.

SILVIA S.G PALANDRI, EDITRICE

Il lavoro di Monica è così accurato, profondo e dettagliato che un’ AI non riuscirà mai ad eguagliarlo. Domande affatto banali, capaci di scavare in profondità con intelligenza e La tua intervista mi ha emozionata e per rispondere alle tue domande mi sono ritrovata a fare un lavoro su me stessa e un punto sul mio lavoro al femminile. Grazie.

SARA DE BARTOLO, SCRITTRICE, DOCENTE

Non è semplice né scontato ritrovare professionalità e talento in un unica persona.
Parlo della scrittrice Monica Pasero.
I suoi libri nonché le sue interviste sempre pulite, chiare e complete, mai fuorvianti o allusive.
Ogni volta che le sue parole descrivono l’arte di un autore/ autrice , ne esaltano il colore e di conseguenza il valore.
Grazie Monica per ciò che fai ma soprattutto per come lo fai.
Grazie davvero.

PAOLO SORRENTINO, SCRITTORE

Il nome di Monica Pasero mi è stato fatto per la prima volta dal mio editore, Davide Indalezio di Edizioni della Goccia. Mi sono documentato, ho letto le molte cose che ha scritto e mi ha subito convinto per i suoi modi garbati, per la profondità delle sue analisi, per la capacità di cogliere le diverse sfumature e i colori nascosti delle opere che descrive di volta in volta. Si capisce subito che fa il suo lavoro con grande passione e competenza, insomma. Le ho affidato, quindi, la lettura del mio La strategia del Diavolo e anche se lei stessa ha ammesso subito che il genere giallo/thriller non è fra i suoi preferiti, la sua recensione ha soddisfatto appieno tutte le mie aspettative, constatando una volta di più la sua abilità nell’intercettare i significati meno evidenti, più nascosti del libro e sintetizzarli in modo brillante ed efficace. Rapida, essenziale, profonda, con le sue interviste, poi, riesce a interfacciarsi in modo altrettanto efficace con la personalità dello scrittore, offrendo al lettore elementi aggiuntivi capaci di incuriosirlo e farlo avvicinare ulteriormente alla lettura dell’opera. Esperienza decisamente positiva.

ANTONIO SPAGNUOLO,POETA

Ottimo intervento, ricco di cultura elevata e di coinvolgimento. Il tuo Interessamento alle luminosità della scrittura è degno di lode. Grazie per avermi Invitato. Esperienza di notevole fattura!

FRANCESCA ROMANA ROTELLA, SCRITTRICE

Monica Pasero ha recensito due mie raccolte poetiche con grande sensibilità e professionalità. Ha compreso in maniera profonda i miei versi e ha saputo evidenziarne le caratteristiche fondanti, mettendone in luce gli aspetti più interessanti. La sua alta professionalità è una garanzia di accuratezza e grande sensibilità.

ODILIA LIUZZI, ARTISTA

Vorrei dedicare un sentito ringraziamento a Monica Pasero per la splendida intervista che mi ha dedicato. È stata un’esperienza profondamente stimolante e arricchente, che mi ha permesso di raccontare il mio percorso artistico con sincerità e passione. Le sue domande, sempre pertinenti e ben calibrate, hanno toccato aspetti importanti del mio lavoro, spingendomi a riflettere ancora più a fondo sul significato e sulle emozioni che lo animano. Monica ha dimostrato grande professionalità, unita a una grande sensibilità. La sua capacità di creare un dialogo fluido e coinvolgente, ha reso questa intervista non solo un momento di condivisione, ma anche un’occasione preziosa per esprimere pensieri e riflessioni che spesso restano inespressi. Il suo approccio garbato e rispettoso ha reso tutto naturale, mettendomi completamente a mio agio. Raccontare il proprio percorso artistico non è sempre facile: dietro ogni opera si nasconde un mondo di emozioni, esperienze e scelte. Monica Pasero ha saputo cogliere e valorizzare il cuore del mio lavoro, trasformando l’intervista in un ritratto autentico del mio percorso artistico. Per questo, la ringrazio di cuore. È stata un’esperienza preziosa, resa speciale dalla sua bravura e gentilezza. Grazie ancora, Monica!

DARIO TONANI, SCRITTORE ( MONDADORI)

Ci sono persone sensibili annidate negli angoli della rete che parlano di scrittura con la mano sul cuore e il tocco delicato dell’intelligenza. Monica Pasero è una di queste; le sue domande per la mia intervista sono un bouquet di spunti originali, curiosità autentica e riflessioni profonde. Mi hanno colpito e spiazzato il giusto. Per questo le dico ancora grazie.

IL MAESTRO, ALESSANDRO PIERFEDERICI, SCRITTORE, DOCENTE

Ho conosciuto Monica attraverso i social: il suo modo di porsi, con schiettezza e sincerità, e descrivere con semplicità e accuratezza il suo lavoro mi ha subito convinto a contattarla. Ho potuto così conoscere una professionista di grande spessore che unisce una notevole esperienza ed una competenza acquisita sul campo a contatto diretto con opere e autori, ad una profonda sensibilità ed umanità, attraverso la quale coglie l’essenza delle opere recensite e gli aspetti più importanti della personalità dei suoi intervistati. Monica ha recensito i miei primi quattro libri ed ogni volta ho scoperto dietro le sue parole qualcosa che non immaginavo esistesse dietro i miei testi. Monica, infatti, sia nelle recensioni che nelle interviste, coglie l’anima stessa dell’autore, della sua personalità, del suo linguaggio, e sa mettere in rilievo tutto ciò che di bello, interessante, stimolante incontra, così che anche chi legge viene messo a contatto diretto con la cultura, l’umanità, la vita degli autori e delle opere. E non dimentichiamo la sua capacità di sintesi e la sua profondità nelle prefazioni: Monica ha scritto quella del mio quinto libro ed ha saputo in due pagine coglierne lo spirito e il messaggio, preparando la strada al lettore per vivere appieno il piacere della lettura e della comprensione.

GIORGIO INFANTINO, SCRITTORE

Grazie Monica per aver messo in evidenza gli aspetti salienti della mia produzione letteraria. La recensione di “Storie Sospese” coglie nel segno e l’intervista è stata condotta da te con grande professionalità.

ELEONORA COLORETTI, RESTAURATRICE

Brava! Sensibile precisa alle tematiche. Una professionista.

ANTONIO ZENADOCCHIO, ARTISTA

Monica è capace di identificarsi con l’intervistato e comprendere il suo modo di essere e il suo punto di vista. Questo rende l’intervista molto calzante e anche gratificante.

STEFANO ZAMPIERI, ARTISTA

Precisa, sensibile con una penna delicata ma profonda.

MASSIMO PEZZONI, POETA
Credo la piu bella e professionale intervista sia stata propio quella di Monica Pasero, la sua capacità di capire l’artista scavando nella sua sensibilità senza scalfirla ma facendone un ritratto completo e unico.

SERGIO SOZI, SCRITTORE, CRITICO LETTERARIO

Non accade molto spesso, in questi tempi, di poter colloquiare di letteratura con un giornalista che sia competente e rigoroso, ben documentato sugli aspetti biobibliografici dell’intervistato e perfino, direi, appassionato della materia in oggetto. Ebbene tutto questo ho potuto assodare nel corso della piacevole e stimolante conversazione che ho avuto con Monica Pasero sulla mia opera di scrittore

GIOVANNA FILECCIA, SCRITTRICE, EDITRICE

Una delle interviste più complete che ho rilasciato in questo periodo.

ALESSIO MIGLIETTA, POETA

Consiglierò il tuo lavoro senz’altro, e sono davvero entusiasta di questa intervista, credo la più bella ricevuta!

ANGELA CAVAZZUTI, SCRITTRICE

Un enorme GRAZIE alla bravissima Monica Pasero per la bellissima intervista sul mio universo da scrittrice.Con poche pennellate ha saputo dipingere un’immagine reale di me, come persona e come autrice.

MIRIAM DI NOTO, SCRITTRICE E DOCENTE

Ho avuto il piacere di rilasciare due interviste a Monica Passerò, riguardo al mio libro e alle mie esperienze di viaggio.Mi sono trovata davanti una professionista garbata e competente, capace di proporre domande profonde e ben calibrate.Ne è scaturito un dialogo piacevole e costruttivo, attraverso cui ho espresso pienamente il mio pensiero.

GIOVANNA DE VITA, SCRITTRICE

L’ Intervista ha saputo cogliere i tratti importanti del libro e la mia personalità. Le domande hanno messo in evidenza il lato umano e fragile del protagonista del racconto. Grazie


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