curate da Eugenio Pattacini
Quanti generi possono avere tanti racconti che partono da un solo unico incipit? In questa antologia nove autori per nove generi differenti: Attualità, Spionaggio, Introspettivo, Sexy erotico, Fantasy, Racconto di formazione, Romance, Interiore esistenziale, Noir metropolitano.
E quale sarà questo incipit? Eccolo…
La luna piena non è mai stata grande come questa notte o forse sono io a non averle mai riservato lo sguardo con cui i miei occhi la stanno guardando ora. Mi sento un po’ strano, ma mi rendo conto che non possa che essere così o, al contrario, mi stupisce proprio il fatto che lo sia. Tanta insicurezza non mi appartiene e un po’ mi spaventa. Guardo l’orologio. Nel cielo anche le stelle stanno tentando di dirmi qualcosa. Evidentemente stanotte sono un’altra persona o, forse, finalmente me stesso. Chissà! Comunque tanto splendore mi affascina e assaporo l’infinito. Mi sento perfettamente integrato nell’universo. Ma non sono qui per questo. Mi addentro nell’area del parco in cui la vegetazione è più fitta e mi rammarico di come la tanta luminosità di poco prima non riesca a trafiggere il buio che sto attraversando: men che meno quello che comincio ad avere dentro di me.
Guardo ancora l’orologio. Ormai l’orario è quello giusto e sono quasi arrivato.
Il prato odora dell’umidità figlia di una giornata di scrosci.
Cerco di guardarmi intorno. Insicurezza e timore stanno guidando ogni mia sensazione. Inizio a farmi delle domande.
Le pesco dalle paure ma, soprattutto, dalle presunte certezze.
Per reazione istintiva mi giro di scatto, ma incredulo, non mi capacito della lentezza con cui il mio corpo reagisce. Ormai fatico a controllarmi.
Mi scopro a piangere.
“Agorà: ti racconto un libro” è un canale YouTube (Eugenio Pattacini) e anche una pagina Facebook destinati alla pubblicazione di interviste e recensioni. In tale contesto è nata l’idea di unire dieci autori per raccontare, ognuno col suo stile, l’Amicizia.
Sono mille le sfaccettature dell’amicizia e i nostri autori hanno saputo cimentarsi in diversi contesti per dare personali contributi atti a definirne alcune.
Volendo aprire questa presentazione con un’ampia definizione di questo termine, mi sono sentito in forte difficoltà. È troppo forte il senso soggettivo per poter pensare di riuscire a ricomprendere ogni visione differente.
È qui che è venuta in mio aiuto l’etimologia. Amico, e quindi anche amicizia, derivano dal latino ed hanno la stessa radice di “amare”. Ecco allora che diviene bello dipingere la profondità del rapporto di amicizia con l’amore.
Chi è amico, ama!
Su questo tema tra gli autori c’è chi si è spinto proprio a definire il sottile confine che esiste tra amicizia e amore e il profondo solco che c’è tra amicizia e conoscenza.
Viaggiando tra racconti e poesie si incontra anche l’utilizzo di elementi iconici, tramite un escamotage che si rivelerà solamente alla fine, per cercare il valore profondo delle affinità.
Abbiamo poi chi ha evidenziato la scoperta dell’amicizia rispetto a tristi esperienze di bullismo o di scherno, chi la difficoltà e la bellezza di gestire le situazioni di amicizie tra uomo e donna, chi l’amicizia preludio di vita insieme, chi la necessità di ritrovarsi dopo un’intera esistenza.
Non manca poi chi ricorre all’amico immaginario, chi alla condivisione di contesti familiari e di educazione dei più piccoli, addirittura chi va a disegnare le vere amicizie a fronte della propria dipartita.
Ecco ancora chi ne evidenzia il senso salvifico, chi la conservazione nel cuore, chi l’amicizia rara e che va al di là del tempo.
Sono tanti gli altri temi toccati: quelli descritti genericamente, nel rispetto di chi si appresta a leggere, sono semplici pennellate atte a guidare lo scorrere di questa opera.








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