Lotta alle Scomparse: La Voce di Sara De Bartolo

Intervista alla scrittrice, Sara De Bartolo

Un’ autrice che della scrittura impegnata ha fatto la sua battaglia. Inizia giovanissima con versi poetici, ma la sua voglia di comunicare, il suo bisogno d’intraprendere narrazioni più complesse la portano ben oltre ai suoi primi approcci letterari e dopo libri per l’infanzia come Briki e la Favolata, passa a tematiche sempre più complesse dove la psiche ne è la protagonista. Un’evoluzione importante la sua. Le opere recenti confermano il suo impegno nel sociale, il desiderio di dare il suo contributo alla collettività con letture che risveglino le coscienze, il bisogno di non dimenticare il grave dramma degli “scomparsi”. Un tema di cui se ne parla sempre troppo poco… E mi va di ricordare che dai dati emessi dal Governo si stima che “Dal 1974 ad oggi sono 64mila le persone che non sono mai state ritrovate. Più di 12mila persone in Italia sono sparite nel nulla nell’ultimo anno. La maggior parte ha meno di 18 anni. (Maria Gaia Pensieri, presidente del Comitato scientifico ricerca scomparsi OdV a Today.) ” Ogni mese spariscono in Italia 1600 persone e di un terzo non si sa più nulla. Dati inquietanti che è bene ricordare e ben vengano scrittrici come Sara che nei loro scritti mantengono viva la denuncia, il ricordo dei tanti scomparsi: uomini, donne e ahimè troppi bambini strappati alle loro famiglie, ai loro sogni, alla loro vita.

Innanzitutto ti ringrazio di essere qui; i tuoi primi passi nel mondo letterario li muovi in versi, poi qualcosa ti fa rendere conto che la Poesia non è la tua strada. Cosa ti ha spinto a tale consapevolezza?


Grazie a te Monica e complimenti per l’impegno che dedichi al tuo lavoro di scrittrice/giornalista. Ho capito che la poesia non era per me quando mi resi conto che le domande da “porre e da pormi” erano davvero numerose. Quindi direi che l’ostacolo principale era la metrica, lo spazio. Oltre quello confesso che c’era dell’altro; personalmente ritengo che la poesia in un certo qual modo deve farti sognare, illuderti anche, o comunque deve necessariamente trasportarti in un mondo poco legato al reale…io invece amo fare l’esatto contrario, ecco che la narrativa, in questo, mi venne decisamente incontro per cui…comprendere cosa fare a quel punto fu semplice.

Il tuo primo testo narrativo, quale tematica affrontava?
Il mio primo libro di narrativa in realtà aveva un fratello gemello, infatti ne scrissi due in un solo anno (2002). Trattai due argomenti completamente differenti tra loro ma allo stesso tempo legati da un comune “filo sociale”. Sami infatti argomentava il problema dei profughi albanesi, quindi guerra, povertà, emigrazione. Vivere per morire trattava la tragedia americana delle Torri Gemelle di Manhattan.

Negli anni hai ricevuto diversi riconoscimenti per la tua bravura in campo letterario, quale ti è rimasto più nel cuore?
Devo confessare che i riconoscimenti sono stati davvero tanti fin dall’inizio, ma il premio che ho gradito di più tra tutti è stato l’iscrizione per diritto all’Albo Pionieri della Cultura Europea conferitomi nel 2008 dal Presidente dell’Associazione Arte e Poesia di Sutri, provincia di Viterbo, Ignazio Privitera.

Tra le tue opere di narrativa per bambini, ti va di consigliarcene una?
Purtroppo su dieci solo due sono i lavori letterari dedicati ai più piccoli.La Favolata e Briky, quest’ultimo lo ritengo migliore in quanto trattasi di una raccolta di favole con annessa la morale che al giorno d’oggi direi, è decisamente preziosa.

Hai un autore a cui ti ispiri?
Direi proprio di no. Nonostante ammiri tantissimo Danielle Steel e le sorelle Bronte (Emily, Anne e Charlotte).

Anni fa presentasti alla Regione Calabria un progetto letterario: “Scuola per scrittori in erba”, progetto che la Regione ahimè, non ha finanziato. Ti va di raccontarci in che consisteva e quali benefici avrebbe dato alla collettività?
Questa domanda cara Monica esige una risposta un po’ complessa. Il progetto letterario a cui fai riferimento, da me ideato, scritto e intitolato “Il Dolce Stil Novo” consisteva in lezioni impartite ai ragazzi atte ad approfondire la conoscenza della nostra cara lingua italiana e nel far emergere talenti letterari nascosti tra i piccoli. Detto così potrebbe sembrare un obiettivo comune, in realtà c’è molto di più dietro le quinte. Si perché, vedi cara Monica, va detto che purtroppo sono ben poche le persone che hanno compreso la terapeuticità della scrittura. Talenti a parte, se tutti i bambini avessero la possibilità di “esprimersi scrivendo”, il mondo non avrebbe che da raccogliere positività in ogni senso. Nella natura umana ci sono due forze che se unite possono cambiare letteralmente tutto ciò che ci circonda, tralasciando ovviamente la natura che non è “cosa nostra”. Parlo della capacità e dell’equilibrio. In altre parole, è un po’ come poter fare del bene agli altri (capacità) incominciando da sé stessi (equilibrio). Un po’ come fanno i veri artisti. Mettono il loro operato a disposizione di tutti e i primi a beneficiarne sono loro stessi, perché creando l’opera si “depurano, si purificano” dai mali del mondo. Immagina se tutto questo iniziasse in età scolare quanto facile sarebbe avere una società più equilibrata e serena!?

Nell tuo percorso letterario ti sei cimentata in vari temi, dalla letteratura per l’infanzia e per adulti; in questi ultimi anni però sei passata a tematiche improntate su una piaga sociale sempre attuale: le persone scomparse. Cosa ti ha spinto in tal direzione?

In realtà l’interesse verso il tema della scomparsa non è una novità. Seguo fedelmente il programma “Chi l’ha visto?” dai primi esordi, quindi dai tempi in cui la brava conduttrice dell’epoca, Donatella Raffai, riuscì ad entrare nelle case degli italiani in punta di piedi proponendo appunto questa tematica dolorosa per moltissime famiglie italiane e non. Sono sempre stata attratta da questa problematica ormai diventata una guerra senza fine, ricordo che memorizzavo e lo faccio ancora oggi, i visi delle persone scomparse e attenzionavo i comportamenti anomali tra la gente che incontravo per strada, proprio perché presa da ciò che si chiedeva nel programma tramite appelli da parte dei famigliari delle persone scomparse.

Nel 2016 pubblichi Anna Laura S. H. Rinniti, un’opera che vede la prefazione della giornalista Federica Sciarelli, storica conduttrice di Chi L’ha visto. Come è nata questa vostra collaborazione?
Anna Laura S. H. Rinniti” è in effetti la prima parte di “Dimenticata”.
Ricordo che dopo aver scritto il testo pensai che “una riflessione” da parte di colei che da sempre si dedica a questo argomento in maniera magistrale, sarebbe stata un’ottima “chiusura” del mio lavoro letterario.
Un po’ come dire…la ciliegina sulla torta.

La Sciarelli sul tuo libro scrive: “Anna Laura S. H. Rinniti testimonia una grande verità, anche quando sembra che tutto sia perduto, se si ha speranza e non si abbandona un’idea, prima o poi si arriva al “punto”. La Speranza è basilare sempre. Un tuo pensiero.
Assolutamente e decisamente sì.
È la speranza che fa da collante tra la fede e la carità. Se non avessimo speranza tutto si appresterebbe a finire in ogni campo. Alcune volte la speranza quando è vera e valida viene premiata con il “miracolo”, ma qui poi dovremmo deviare l’attenzione verso un argomento differente, per cui concludo.

Il libro è stato donato al regista Pupi Avati, hai avuto un riscontro?
È stato gentilissimo. Ho ricevuto due riposte a distanza di qualche settimana l’una dall’altra. A suo dire pare sia stato colpito da entrambi i testi (Anna Laura S. H. Rinniti e Dodici ore soltanto) e concluse con degli elogi davvero gratificanti.

Pochi mesi fa per la gioia dei tuoi tanti lettori hai pubblicato “Dimenticata: il sequel di Anna Laura S, H Rinniti. Ti va di svelarci qualcosa in più?
“Dimenticata” come hai specificato è il sequel di Anna Laura S. H. Rinniti. Era doveroso per i lettori, quelli attenti, risolvere il caso di scomparsa argomentato nella storia. Avevo lasciato tutti con l’amaro in bocca per cui “Dimenticata” è stata decisamente cercata e voluta per dare una conclusione, una fine, alla storia narrata. Cosa posso svelare? Anna Laura resta la protagonista dell’intera trama, regala dei colpi di scena che ti lasciano senza fiato e lo fa, se vogliamo inconsapevolmente, in quanto vera vittima di un intrigo alla Agatha Christie. Di più non potrei dire…sento addosso lo sguardo severo del mio editore!

Il libro è stato introdotto dall’ attore, Ettore Bassi. Ricordi una sua riflessione a caldo dopo la lettura della bozza?
Di Ettore Bassi francamente ricordo il suo sdegno sull’argomento. Nel senso che da quelle poche frasi scambiate in chat, prima che si impegnasse a scrivere un suo pensiero sul libro, mi disse che non riusciva davvero a pensare come potessero sopportare i parenti di una persona scomparsa un tale dramma oltre al fatto che secondo lui (questo lo penso anche io da sempre) la tematica è poco trattata o comunque le reti Rai dovrebbero dedicare più iniziative legate al tema.

Dall’inizio dell’anno sono scomparsi in Italia 5.908 minori e… mai più ritrovati.
(cit. Aibinews 26 settembre 2023) https://www.aibi.it/ita/italia-5908-minori-scomparsi/ Ma come può una persona, oggi, con tutti i mezzi di comunicazione presenti scomparire ancora nel nulla? Forse l’umanità è sempre meno propensa a tendere una mano o la paura è più forte del buon senso?

Penso dipenda da entrambe i pensieri che hai espresso. Quella che tu garbatamente chiami umanità, col passare del tempo sta perdendo i valori che la renderebbero tale. Oltre questo la paura fa la sua parte, vuoi per debolezza raggiunta ormai dall’uomo, vuoi per negligenza o per altro. Resta il fatto che oggi si vive purtroppo, in un mondo surreale a mio avviso, un mondo in cui se spari ad un ladro che sta rubando in casa, devi risarcire lui o in parenti in caso di morte, un mondo in cui si vince la noia ostacolando con un cavo d’acciaio una strada con i veicoli in corso, un mondo in cui se un ragazzo prende una nota, il professore viene denunciato, un mondo in cui si muore da soli in casa e nessuno si accorge della tua assenza fino al ritrovo, dopo anni, del tuo corpo mummificato. In un mondo così se una persona sparisce come puoi meravigliarti se la mobilitazione da parte della collettività non è solida, immediata e costruttiva? Spero davvero che qualcosa si muova a tal proposito perché non penso ci sia altro tempo a disposizione. Si è toccato il fondo oltrepassandolo per cui ora risalire costa fatica a tutti, per cui solo uniti tra noi possiamo ancora sfiorare l’idea di non estinguerci come genere.

Un tuo pensiero su un caso irrisolto come quello della piccola Denise Pipitone, che idea ti sei fatta.

Sul caso di Denise ci sarebbe davvero tanto da dire. Pochi giorni fa, grazie ad un regalo di un’amica ho letto un libro di Piera Maggio, che peraltro ho avuto il piacere di conoscere tramite mail diversi anni fa, appunto Denise. Sapevo già tanto sulla storia di questa bimba scomparsa davanti casa, ma leggendo il libro ho toccato con mano la disperazione dei genitori. Non credo ci sia qualcosa di peggio. La scomparsa di una bimba e il suo mancato ritrovamento dopo anni penso superi il dolore di una probabile morte. Qui entra in campo la speranza di cui parlavo prima. Personalmente assumendomi la totale responsabilità di quanto dico, penso che parte della responsabilità sul fallimento delle indagini sia da addebitare ai primi inquirenti. Le prime persone che hanno indagato sul caso, a mio avviso hanno agito superficialmente. Molte, moltissimi indizi portavano in una precisa direzione all’epoca dei fatti (direzione strettamente famigliare) ma chi di dovere evidentemente il suo… “dovere” non lo ha fatto in maniera appropriata e seria. La giustizia italiana a mio avviso fa acqua da più parti, ma come dicevo sopra è l’uomo che deve cambiare, deve riconquistare la propria umanità, da lì il passo si rivelerebbe breve verso qualunque settore.

Progetti futuri?
Per un futuro non troppo lontano sì. Ho in cantiere infatti l’ultimo mio lavoro letterario, poi appenderò la penna al chiodo. Contro il parere di molti andrò a fare ciò che ho deciso ormai da tempo. Il mio ultimo lavoro non sarà un romanzo ma una raccolta di testimonianze atte a confermare l’esistenza della vita oltre la morte. Parlo delle NDE sigla inglese di Near Death Exprerience( esperienze ai confini della morte).Penso sia un’ottima tematica per concludere un periodo di vita professionale intenso. Sono certa del fatto che avrei ancora tanto da imparare e forse anche da dare a chi mi segue da anni, ma allo stesso tempo penso che ci sia “un tempo” per tutto ed il mio tempo impiegato a lasciar tracce ben visibili sta per scadere. Non rattristarti per questo, il mio ultimo lavoro avrà bisogno di lunga dedizione perché l’argomento è troppo importante per potersi concedere ” fantasie esilaranti” Sarà un messaggio per tutti, atei, semi credenti e credenti. All’ ateo lancerò una provocazione, al semi credente solleverò un dubbio, al credente regalerò una certezza. Grazie alla prossima.

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Articoli

Gli artisti e gli autori che ho intervistato, dicono di me

FRANCESCA GHEZZANI, GIORNALISTA

Prepararsi prima di un’intervista studiando i minimi dettagli e saper scavare nelle persone senza essere invadente è un’arte non di tutti. Monica Pasero ha dimostrato di possederla. Grazie davvero per il tempo che mi ha dedicato.

Giosuè Forleo, scrittore e poeta.

Ho conosciuto Monica Pasero per caso e mi è piaciuta fin da subito; infatti l’ho scelta per recensire alcune poesie del mio ultimo libro, “Piuma bianca”. Monica è una giornalista e critica letteraria sempre disponibile, che si distingue per la sua eccellenza, originalità letteraria e cura nella realizzazione grafica. Le sue interviste e recensioni sono sempre caratterizzate da una grande profondità e sensibilità, che le permettono di cogliere l’essenza delle opere e degli autori che tratta. Ha una grande capacità nell’instaurare un contatto empatico con gli autori, capacità davvero rara e che le permette di ottenere risposte profonde e sincere. La sua scrittura è elegante e raffinata, rendendo piacevole la lettura dei suoi articoli su svariati argomenti. È una professionista che unisce esperienza, competenza e sensibilità, rendendola una delle migliori nel suo campo. Se siete alla ricerca di una critica letteraria con un blog che vi offra una visione profonda e stimolante delle opere e degli autori, Monica Pasero è la scelta ideale per la sua originalità di scrittura.

FREDERIK MC. MARK, SCRITTORE

Sono molto contento di aver conosciuto Monica e di averle fatto recensire il mio romanzo Kora: La pietra di Artfis. Un fantasy ricco di storie e misteri. Leggendolo, Monica è riuscita a cogliere l’essenza della storia, il che dimostra quanto sia preparata e sensibile nel percepire le emozioni. Grazie di cuore Monica, alla prossima

LEONARDO MANETTI, POETA

Monica è una persona molto attenta e professionale nel suo lavoro. Inoltre è molto gentile e disponibile. È la persona giusta sulla quale potete fare affidamento. La consiglio vivamente.

SERGIO CAMELLINI, POETA

Questa brillante recensione arricchisce davvero, poche volte ho trovato letterati capaci di entrare nell’animo con tanta delicatezza. A Monica Pasero, porgo i sensi della mia più profonda stima.

DANIELE OSSOLA, SCRITTORE

Ho conosciuto Monica attraverso un Concorso Letterario a Torino cui avevo partecipato.

Si è instaurato un rapporto culturale basato su dolcezza, gentilezza e profondità di emozioni.

La professionalità con la quale ha condotto l’intervista, avendone già realizzate diverse nella mia carriera di autore, posso quindi affermare che è unica in quanto ha scavato nel mio intimo per far emergere i fatti salienti della mia attività non solo di scrittore.

Non posso che rinnovare i miei complimenti!!!   

EDOARDO DE ANGELIS, CANTAUTORE

Nel variegato mondo attuale della comunicazione troviamo una tale quantità di organi e operatori, piccoli e grandi, più o meno efficaci, più o meno credibili … un bosco, una foresta nella quale è difficile trovare il sentiero giusto. Per questo motivo è importante affidarsi alle esperienze positive già vissute da altri. A questo proposito mi sento di suggerire un blog che si occupa principalmente di scrittura, con grande professionalità, garbo, sensibilità. Lo dirige Monica Pasero, e si chiama con un bellissimo nome: OLTRESCRITTURA. E’ vero, Monica e il suo blog vanno oltre la scrittura, sanno offrire, nella comunicazione quel passo in più di profondità, attenzione, interesse, che fanno la differenza … OLTRESCRITTURA, appunto” – Edoardo De Angelis – Il Cantautore Necessario

EUGENIO PATTACINI, SCRITTORE

Quando ci si avvicina al mondo delle interviste in campo letterario ci sono tre aspetti fondamentali e, quasi mai, si incontrano controparti efficaci su tutti e tre. Si parla di competenza e conoscenza del settore utili a impostare domande efficaci e ben articolare utili a conoscere l’autore ma anche a capire, non tanto cosa dica l’opera, ma dove può accompagnare il lettore. Poi c’è il contatto empatico che io ho misurato sia nel suo raro modo di approcciare ma anche condividendo spazi in salotti letterari. Il terzo punto è la realizzazione grafica perchè anche le migliori frasi, se calate in una impostazione raffazzonata, perdono valore. Monica invece caratterizza ogni sua intervista con l’eleganza dell’impostazione. Personalmente per questo aspetto leggerei suoi articoli anche su argomenti che assolutamente non mi appartengono. È bello quando si trova una controparte che mostri alto livello in uno di questi aspetti. Raro su due. Monica, per fortuna di chi la incontra, eccelle in tutti e tre.

MARCO PETRUZZELLA, POETA

Ho conosciuto Monica Pasero un po’ per caso trovandomi nella confusione e dispersione mentale e pratica tipica dell’esordiente. Ho pubblicato da poco per cui sono a digiuno sulle dinamiche della “critica” e della diffusione promozionale delle opere ma soprattutto degli autori. Una cosa, però, credo di averla compresa bene: ciò che conta nel rapporto col gli editori, con le agenzie o con gli editor o realizzatori di recensioni o interviste come Monica, è il rispetto, la cura e l’attenzione che questi hanno nei confronti dei testi, degli autori e delle loro biografie. Ecco con Monica ho provato la gioia e la soddisfazione, oltre di trovarmi al cospetto di una grande professionalità, di avere come interlocutore una persona sinceramente appassionata alla letteratura e alle dinamiche pagina/autore. Auguro ad ogni autore, esordiente o meno, di incontrare Monica Pasero per sentirsi meno solo in questo mondo affascinante ma complicato.

CLAUDE MOSCHELLI, COACH

Monica Pasero è una persona straordinariamente preparate professionalmente e culturalmente

MONICA BECCO, SCRITTRICE

Grazie Monica. Come la scrittura, anche le interviste sono un dono che viene scambiato reciprocamente tra le parti. Con queste risposte mi sono aperta alle persone che non mi conoscono; e loro mi donano il tempo e l’attenzione necessari per entrare nel mio mondo. Grazie a tutte e a tutti. Grazie soprattutto a te, Monica, che con questa intervista, interessante e sensibile, mi hai permesso di fermarmi e regalarmi il tempo di guardarmi e scoprire nuove e inesplorate sfaccettature di me stessa. È stato un piacere e un privilegio

DANIELA MEROLA, GIORNALISTA, SCRITTRICE

La giornalista e promoter culturale Monica Pasero è una professionista eccellente e molto preparata. La sua serietà è meritevole di fiducia.

ELIO SABA ,SCRITTORE

Considero l’intervista che mi ha fatto la giornalista Monica Pasero di grande valore. Mi ha fatto domande per niente scontate, che mi hanno permesso di esternare alcuni aspetti del mio modo di pensare e metter a nudo una parte dei miei sentimenti. Intervista assolutamente notevole.

SILVIA DAL CIN, SCRITTRICE,

Professionista seria, competente e anche molto umana.

SILVIA S.G PALANDRI, EDITRICE

Il lavoro di Monica è così accurato, profondo e dettagliato che un’ AI non riuscirà mai ad eguagliarlo. Domande affatto banali, capaci di scavare in profondità con intelligenza e La tua intervista mi ha emozionata e per rispondere alle tue domande mi sono ritrovata a fare un lavoro su me stessa e un punto sul mio lavoro al femminile. Grazie.

SARA DE BARTOLO, SCRITTRICE, DOCENTE

Non è semplice né scontato ritrovare professionalità e talento in un unica persona.
Parlo della scrittrice Monica Pasero.
I suoi libri nonché le sue interviste sempre pulite, chiare e complete, mai fuorvianti o allusive.
Ogni volta che le sue parole descrivono l’arte di un autore/ autrice , ne esaltano il colore e di conseguenza il valore.
Grazie Monica per ciò che fai ma soprattutto per come lo fai.
Grazie davvero.

PAOLO SORRENTINO, SCRITTORE

Il nome di Monica Pasero mi è stato fatto per la prima volta dal mio editore, Davide Indalezio di Edizioni della Goccia. Mi sono documentato, ho letto le molte cose che ha scritto e mi ha subito convinto per i suoi modi garbati, per la profondità delle sue analisi, per la capacità di cogliere le diverse sfumature e i colori nascosti delle opere che descrive di volta in volta. Si capisce subito che fa il suo lavoro con grande passione e competenza, insomma. Le ho affidato, quindi, la lettura del mio La strategia del Diavolo e anche se lei stessa ha ammesso subito che il genere giallo/thriller non è fra i suoi preferiti, la sua recensione ha soddisfatto appieno tutte le mie aspettative, constatando una volta di più la sua abilità nell’intercettare i significati meno evidenti, più nascosti del libro e sintetizzarli in modo brillante ed efficace. Rapida, essenziale, profonda, con le sue interviste, poi, riesce a interfacciarsi in modo altrettanto efficace con la personalità dello scrittore, offrendo al lettore elementi aggiuntivi capaci di incuriosirlo e farlo avvicinare ulteriormente alla lettura dell’opera. Esperienza decisamente positiva.

ANTONIO SPAGNUOLO,POETA

Ottimo intervento, ricco di cultura elevata e di coinvolgimento. Il tuo Interessamento alle luminosità della scrittura è degno di lode. Grazie per avermi Invitato. Esperienza di notevole fattura!

FRANCESCA ROMANA ROTELLA, SCRITTRICE

Monica Pasero ha recensito due mie raccolte poetiche con grande sensibilità e professionalità. Ha compreso in maniera profonda i miei versi e ha saputo evidenziarne le caratteristiche fondanti, mettendone in luce gli aspetti più interessanti. La sua alta professionalità è una garanzia di accuratezza e grande sensibilità.

ODILIA LIUZZI, ARTISTA

Vorrei dedicare un sentito ringraziamento a Monica Pasero per la splendida intervista che mi ha dedicato. È stata un’esperienza profondamente stimolante e arricchente, che mi ha permesso di raccontare il mio percorso artistico con sincerità e passione. Le sue domande, sempre pertinenti e ben calibrate, hanno toccato aspetti importanti del mio lavoro, spingendomi a riflettere ancora più a fondo sul significato e sulle emozioni che lo animano. Monica ha dimostrato grande professionalità, unita a una grande sensibilità. La sua capacità di creare un dialogo fluido e coinvolgente, ha reso questa intervista non solo un momento di condivisione, ma anche un’occasione preziosa per esprimere pensieri e riflessioni che spesso restano inespressi. Il suo approccio garbato e rispettoso ha reso tutto naturale, mettendomi completamente a mio agio. Raccontare il proprio percorso artistico non è sempre facile: dietro ogni opera si nasconde un mondo di emozioni, esperienze e scelte. Monica Pasero ha saputo cogliere e valorizzare il cuore del mio lavoro, trasformando l’intervista in un ritratto autentico del mio percorso artistico. Per questo, la ringrazio di cuore. È stata un’esperienza preziosa, resa speciale dalla sua bravura e gentilezza. Grazie ancora, Monica!

DARIO TONANI, SCRITTORE ( MONDADORI)

Ci sono persone sensibili annidate negli angoli della rete che parlano di scrittura con la mano sul cuore e il tocco delicato dell’intelligenza. Monica Pasero è una di queste; le sue domande per la mia intervista sono un bouquet di spunti originali, curiosità autentica e riflessioni profonde. Mi hanno colpito e spiazzato il giusto. Per questo le dico ancora grazie.

IL MAESTRO, ALESSANDRO PIERFEDERICI, SCRITTORE, DOCENTE

Ho conosciuto Monica attraverso i social: il suo modo di porsi, con schiettezza e sincerità, e descrivere con semplicità e accuratezza il suo lavoro mi ha subito convinto a contattarla. Ho potuto così conoscere una professionista di grande spessore che unisce una notevole esperienza ed una competenza acquisita sul campo a contatto diretto con opere e autori, ad una profonda sensibilità ed umanità, attraverso la quale coglie l’essenza delle opere recensite e gli aspetti più importanti della personalità dei suoi intervistati. Monica ha recensito i miei primi quattro libri ed ogni volta ho scoperto dietro le sue parole qualcosa che non immaginavo esistesse dietro i miei testi. Monica, infatti, sia nelle recensioni che nelle interviste, coglie l’anima stessa dell’autore, della sua personalità, del suo linguaggio, e sa mettere in rilievo tutto ciò che di bello, interessante, stimolante incontra, così che anche chi legge viene messo a contatto diretto con la cultura, l’umanità, la vita degli autori e delle opere. E non dimentichiamo la sua capacità di sintesi e la sua profondità nelle prefazioni: Monica ha scritto quella del mio quinto libro ed ha saputo in due pagine coglierne lo spirito e il messaggio, preparando la strada al lettore per vivere appieno il piacere della lettura e della comprensione.

GIORGIO INFANTINO, SCRITTORE

Grazie Monica per aver messo in evidenza gli aspetti salienti della mia produzione letteraria. La recensione di “Storie Sospese” coglie nel segno e l’intervista è stata condotta da te con grande professionalità.

ELEONORA COLORETTI, RESTAURATRICE

Brava! Sensibile precisa alle tematiche. Una professionista.

ANTONIO ZENADOCCHIO, ARTISTA

Monica è capace di identificarsi con l’intervistato e comprendere il suo modo di essere e il suo punto di vista. Questo rende l’intervista molto calzante e anche gratificante.

STEFANO ZAMPIERI, ARTISTA

Precisa, sensibile con una penna delicata ma profonda.

MASSIMO PEZZONI, POETA
Credo la piu bella e professionale intervista sia stata propio quella di Monica Pasero, la sua capacità di capire l’artista scavando nella sua sensibilità senza scalfirla ma facendone un ritratto completo e unico.

SERGIO SOZI, SCRITTORE, CRITICO LETTERARIO

Non accade molto spesso, in questi tempi, di poter colloquiare di letteratura con un giornalista che sia competente e rigoroso, ben documentato sugli aspetti biobibliografici dell’intervistato e perfino, direi, appassionato della materia in oggetto. Ebbene tutto questo ho potuto assodare nel corso della piacevole e stimolante conversazione che ho avuto con Monica Pasero sulla mia opera di scrittore

GIOVANNA FILECCIA, SCRITTRICE, EDITRICE

Una delle interviste più complete che ho rilasciato in questo periodo.

ALESSIO MIGLIETTA, POETA

Consiglierò il tuo lavoro senz’altro, e sono davvero entusiasta di questa intervista, credo la più bella ricevuta!

ANGELA CAVAZZUTI, SCRITTRICE

Un enorme GRAZIE alla bravissima Monica Pasero per la bellissima intervista sul mio universo da scrittrice.Con poche pennellate ha saputo dipingere un’immagine reale di me, come persona e come autrice.

MIRIAM DI NOTO, SCRITTRICE E DOCENTE

Ho avuto il piacere di rilasciare due interviste a Monica Passerò, riguardo al mio libro e alle mie esperienze di viaggio.Mi sono trovata davanti una professionista garbata e competente, capace di proporre domande profonde e ben calibrate.Ne è scaturito un dialogo piacevole e costruttivo, attraverso cui ho espresso pienamente il mio pensiero.

GIOVANNA DE VITA, SCRITTRICE

L’ Intervista ha saputo cogliere i tratti importanti del libro e la mia personalità. Le domande hanno messo in evidenza il lato umano e fragile del protagonista del racconto. Grazie


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