Ricordando Sergio Camellini: Un Poeta per la Gente

Nella notte nacque un sogno, forza motrice dell’animo, all’apparir dell’incantevole alba,

il sole s’alzò, iniziò la luce, il sogno fu vita la vita fu Sogno” 

Sergio Camellini

Sergio era un poeta stimato e apprezzato a livello internazionale, nel mondo poetico e letterario tutti sapevano chi era, la sua bravura e spontaneità nei versi lo rendevano unico nel suo genere; il suo saper poetare semplicemente con il cuore, senza troppi fronzoli, rendeva la sua poesia per tutti… “Un Poeta per la gente” mi sento di definirlo; un Poeta che mancherà!

Un esempio. Un uomo che ha vissuto con passione questa vita, riempiendo i suoi giorni di curiosità, letture e versi …

Sergio era un’anima nobile, di quelle che raramente incontri, un uomo che ha saputo tramite i suoi versi portare tanta bellezza e umanità tra i suoi lettori.

Legato alle sue tradizioni, alla terra, un uomo che è stato capace di equilibrare la sua notorietà con la sua grande umiltà; ed è questo che di Sergio mi porterò sempre nel cuore.

Di lui mi colpì immediatamente la sua disponibilità.  Il suo approccio “alla mano”, non era certo uno di quei classici pomposi poeti che spesso si incontrano sul Social.

Lui era Sergio, un uomo buono, generoso. Un grande!

Ci incontrammo solamente tramite le chat social, ma capii subito la sua grandezza.

Lo voglio ricordare riportando una parte dell’intervista che mi rilasciò nel Gennaio 2023.

 M. È nata prima la tua passione per la poesia o per la psiche umana?

S. “Avendo subito il fascino di una maestra che mi faceva declamare a memoria le poesie di Giovanni Pascoli, Giacomo Leopardi, Ugo Foscolo, Giosuè Carducci e Ada Negri, nonché Grazia Deledda, la mia passione per la poesia nacque fin da bambino alle scuole elementari.  Col crescere, ovviamente, come psicologo, divenuto “esperto” di molti sussulti psichici, mi sto spendendo fino in fondo alla ricerca di un nuovo Umanesimo, fondato sull’empatia e sulla semplicità dell’espressione poetica. La poesia, a mio avviso, dev’essere semplice, non semplicistica, poiché possa essere compresa da tutti, al di là della poesia ermetica che, comunque, apprezzo”.

M. La carriera lavorativa ti spinge in campi molto delicati dell’essere umano: psiche e sessualità. Sulla sessualità Friedrich Nietzsche, nel suo viaggio: Al di là del bene e del male, scriveva: “Il Cristianesimo dette da bere a Eros del veleno – costui in verità non ne morì, ma degenerò in vizio.” E ti chiedo: il sesso può considerarsi davvero solo un vizio?

S. Fortunatamente non siamo più ai tempi di Adamo ed Eva e il serpente, se il sesso fosse una malattia, il mondo sarebbe un ospedale. Siamo essere sessuati dalla nascita fino al termine dei nostri giorni, così dicasi per i “Regni” animale e vegetale. Nell’uomo (donna) l’atto sessuale si manifesta come un fenomeno molto complesso, dove accanto alle espressioni genetiche, alla funzionalità endocrina e nervosa, si aggiungono componimenti psicologici individuali e norme culturali, di Paese in Paese, che influenzano in maniera diversa il vissuto e la condotta sessuale di ciascun individuo. Il sesso non è un vizio, anche se la lussuria viene citata nei sette peccati capitali; il piacere sessuale non può essere collocato nell’ambito del male, anzi!

M. In questo momento difficile in cui stiamo vivendo, vuoi lasciarci un consiglio per affrontare al meglio le nostre paure?

S. Secondo Luigi Pirandello l’uomo è costretto a vivere condizionato dal suo ambiente, dalle sue abitudini, dalla sua educazione, per cui deve controllare i suoi interessi, dominare i suoi impulsi, porgendosi degli obiettivi positivi (lui pessimista), onde addivenire ad una sorta di compromesso. Un lustro durava cinque anni, ora, dura soltanto mesi…In questo contesto, l’uomo è attore e spettatore della vita, per cui, anche nelle difficoltà, nelle paure, deve ricercare un refolo di speranza, poiché la fiammella possa divenire luce, onde vedere e vivere un mondo più illuminato, usando più il noi dell’io.

 M. Tra i tuoi interessi è forte l’amore per le tradizioni, i mestieri e la civiltà contadina, tanto da aver fondato un museo Agreste sugli Appennini emiliani. Come è nata questa idea:

S. Il nonno paterno possedeva un’azienda agricola con dipendenti. Da bambino, durante le vacanze, passavo giornate intere sui campi; ero attratto dal forno in pietra, dagli attrezzi da lavoro, dalla stalla, dal fienile, dalla pozza d’acqua in cui andavano a dissetarsi gli animali. Ammiravo molto Beppe, un lavoratore dell’azienda, simpatico ed erudito, una sorta di giullare che raccontava storie e parlava di poesie. In età adulta, il ricordo di quelle esperienze, mi portò a studiare i valori del mondo agricolo, quindi, fondai la suddetta casa-museo della civiltà contadina e dei mestieri che seguo tuttora personalmente.

M. Nel mondo Social la poesia spopola, come le nuove scuole per poeti, leggendo le più disparate liriche mi rendo conto che c’è un’esigenza di strafare, di mettersi in cattedra…Versi difficili da comprendere, agghindati a festa da paroloni, ma la poesia così non perde il suo scopo: arrivare al cuore di ognuno, qualsiasi studio abbia?

S.  Do seguito alla prima domanda per ribadire che la poesia dev’essere la sublimazione dell’animo, compresa da tutti, non solo da una nicchia di addetti ai lavori. La poesia è la ragione messa in musica (Francesco De Sanctis, critico e studioso letterario del XIX secolo). Per me, la poesia danza con le parole e vola sulle ali delle emozioni: /Canto, musica e poesia, una magia: / Musa delle arti, facci alzare in volo, accompagnaci. /Ove la luce illumini le menti, accompagnaci. /Ove i sentimenti alberghino davvero, accompagnaci. /Ove l’umanità percorra quel sentiero, accompagnaci. /Ove i sogni accarezzino la realtà, portaci là /.  Al di là della metrica, al di là della rima, a me piace accompagnare la poesia sul quaderno della vita, in modo propositivo, che stimoli la fantasia e nella quale ci si possa identificare.

M.  Se potessi viaggiare nel tempo e conoscere un poeta del passato, chi sarebbe e soprattutto cosa gli chiederesti?

S. Sono diversi i poeti che hanno guidato il mio percorso formativo, ne cito solo quattro: Giacomo Leopardi, il quale andò oltre il classicismo e il romanticismo; Giuseppe Ungaretti che fu autore di realismo, sintesi, ermetismo (ammirato ma non del tutto condiviso); Jaques Prévert, che visse l’amore come tema dominante. Soprattutto Alda Merini, la poetessa più amata del novecento, la quale seppe sublimare la sua dolorosa esperienza di vita in “follia poetica”. Visse una poesia semplice, comprensibile a tutti, una poesia pura. Una poesia, la sua, appassionata, drammatica, divertente, dal sacro al profano, eccezionale, frutto di ricoveri psichiatrici e di silenzi, infine di successi. Alda Merini fu ammirevole perché non si dette mai per vinta. Allora, le chiederei: “Fino a che punto l’esperienza manicomiale abbia influenzato la sua bella e intrigante poesia”.

M. Una vita piena di vittorie e soddisfazioni, ma c’è ancora un sogno che rincorri?

S. A dire il vero, non avrei mai pensato di raggiungere certi traguardi, anche prestigiosi, a livello nazionale ed internazionale. Chiamarmi poeta è troppo…preferisco essere definito psicologo e autore letterario, in cui le due “arti”, in una sorta di simbiosi, possano lasciare a figli e nipoti una traccia positiva; questo è il sogno che sto rincorrendo.

M. Nelle tue poesie ho avvertito speranza, positività, in una sorta di energia buona, comunicativa, quanto è importante il messaggio che lasci?

S. La critica di Teatrionline, dice che canto le piccole gioie, le fatiche del quotidiano, la natura, l’amore i ricordi che portano a riflessioni sull’esistenza umana, con dolcezza e sapienza; mi definisce: “Illustre cantore della semplicità” e ciò mi onora moltissimo.  Il critico Nazario Pardini su “Il canto delle Muse (quarta di copertina) Poesia Elegiaca dei Maestri Italiani del ‘900 ad oggi, Guido Miano Editore, scrive: “In quello spicchio / di cielo blu / quando il silenzio / mi circonda / e sul pentagramma / del vento va via, / tu sai leggere / oltre / la mia penna, / tu sai leggere / oltre / la mia fantasia, / perché tu sei Euterpe / dea della musica, / perché / tu sei Calliope / dea della Poesia” /. Partire da questa citazione testuale significa immergersi a livello stilistico formale e contenutistico esistenziale nel mondo poetico dell’Autore: Silenzio, cielo blu, pentagramma, fantasia, Euterpe, Calliope. Tanti elementi simbolico-figurativi che contornano con euritmica partecipazione un animo tutto volto a narrare in maniera elegiaco emotiva il suo abbandono alle soglie del suono e del canto, anche con venature da mitologo. È proprio il canto che libera l’animo, che lo alleggerisce da quei palpiti intimi incuneatisi nei lacerti dell’esistere”. Come messaggio da lasciare, mi riconosco molto in queste due sfaccettature critiche. 

M. Lavori con raziocinio, ma componi con l’anima e qui le chiedo: qual è il suo rapporto con la spiritualità?

S. Componendo poesie, anche gli atei, loro malgrado, seguono una valenza spirituale, sì, perché la poesia è spiritualità. Fa parte integrante di quei percorsi esistenziali che ci guidano nel percorso della vita e che rinviano alle grandi esperienze spirituali. Per esempio, il Cantico delle creature di San Francesco d’Assisi è il testo poetico più antico della letteratura italiana fin dal 1220, ammirato in ogni continente. È una lode all’Onnipotente e alle sue creature che si snoda con intensità e vigore, divenendo un inno alla natura, alla vita, alla fratellanza tra i popoli. L’atteggiamento di San Francesco, nei confronti di Dio, rispecchia una semplicità che non è, però, assenza di profondità.  È su questo sentiero, talvolta impervio, che anch’io continuo il mio cammino.

Ma chi è Sergio Camellini nella vita di tutti i giorni?

“So di essere” /. Non perdo di vista me stesso, né m’avvilisco nonostante l’avversità /. /So chi sono, so di essere, so d’occupare un posto quaggiù /. Voglio percorrere anche in salita, quest’irto e affascinante progetto di vita /. Certo che sì, è tutto mio, allorché strettamente comunicante con l’altrui realtà /. Nella vita di tutti i giorni, sono coniuge, padre e nonno, credo nei valori della famiglia tradizionale, e faccio il possibile per mantenermi al passo coi tempi, cercando di usare equilibrio.

M. Quanto è importante nella tua vita sognare?

S. Nel libro “Viandante dei sogni”, gentilmente citato, credo vi sia una risposta immediata alla suddetta domanda. In ogni poesia “campeggia” la parola sogno. Il sogno stimola la creatività e favorisce la catarsi. Secondo una credenza popolare, persino Dante Alighieri avrebbe avuto in sogno l’ispirazione della sua Divina Commedia. Il Premio Nobel per la fisiologia e per la medicina Otto Loewi (teoria sulla trasmissione chimica degli impulsi nervosi), non fece mistero nel dichiarare che tale teoria gli fu donata nel sonno in una notte del 1936. Senza entrare nei meandri dei sogni e scomodare Freud (si sogna in media ogni 90 minuti nella notte, fase Rem e fase non Rem). La generalizzazione più ampia che posso dedurre dall’osservazione dei sogni, è che essi rappresentino una copia notevolmente fedele alla vita da svegli. Quindi, se i sogni sono l’ombra del vero, allora voglio sognare…

 Sergio, il tuo cammino terreno è stato un susseguirsi di emozioni e versi; hai lasciato una forte impronta per le nuove generazioni. Ovunque il tuo viaggio universale ti conduca, la tua anima ricorderà sempre chi sei e ritornerai ad essere.

Con profonda Stima, Monica Pasero

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Articoli

Gli artisti e gli autori che ho intervistato, dicono di me

FRANCESCA GHEZZANI, GIORNALISTA

Prepararsi prima di un’intervista studiando i minimi dettagli e saper scavare nelle persone senza essere invadente è un’arte non di tutti. Monica Pasero ha dimostrato di possederla. Grazie davvero per il tempo che mi ha dedicato.

Giosuè Forleo, scrittore e poeta.

Ho conosciuto Monica Pasero per caso e mi è piaciuta fin da subito; infatti l’ho scelta per recensire alcune poesie del mio ultimo libro, “Piuma bianca”. Monica è una giornalista e critica letteraria sempre disponibile, che si distingue per la sua eccellenza, originalità letteraria e cura nella realizzazione grafica. Le sue interviste e recensioni sono sempre caratterizzate da una grande profondità e sensibilità, che le permettono di cogliere l’essenza delle opere e degli autori che tratta. Ha una grande capacità nell’instaurare un contatto empatico con gli autori, capacità davvero rara e che le permette di ottenere risposte profonde e sincere. La sua scrittura è elegante e raffinata, rendendo piacevole la lettura dei suoi articoli su svariati argomenti. È una professionista che unisce esperienza, competenza e sensibilità, rendendola una delle migliori nel suo campo. Se siete alla ricerca di una critica letteraria con un blog che vi offra una visione profonda e stimolante delle opere e degli autori, Monica Pasero è la scelta ideale per la sua originalità di scrittura.

FREDERIK MC. MARK, SCRITTORE

Sono molto contento di aver conosciuto Monica e di averle fatto recensire il mio romanzo Kora: La pietra di Artfis. Un fantasy ricco di storie e misteri. Leggendolo, Monica è riuscita a cogliere l’essenza della storia, il che dimostra quanto sia preparata e sensibile nel percepire le emozioni. Grazie di cuore Monica, alla prossima

LEONARDO MANETTI, POETA

Monica è una persona molto attenta e professionale nel suo lavoro. Inoltre è molto gentile e disponibile. È la persona giusta sulla quale potete fare affidamento. La consiglio vivamente.

SERGIO CAMELLINI, POETA

Questa brillante recensione arricchisce davvero, poche volte ho trovato letterati capaci di entrare nell’animo con tanta delicatezza. A Monica Pasero, porgo i sensi della mia più profonda stima.

DANIELE OSSOLA, SCRITTORE

Ho conosciuto Monica attraverso un Concorso Letterario a Torino cui avevo partecipato.

Si è instaurato un rapporto culturale basato su dolcezza, gentilezza e profondità di emozioni.

La professionalità con la quale ha condotto l’intervista, avendone già realizzate diverse nella mia carriera di autore, posso quindi affermare che è unica in quanto ha scavato nel mio intimo per far emergere i fatti salienti della mia attività non solo di scrittore.

Non posso che rinnovare i miei complimenti!!!   

EDOARDO DE ANGELIS, CANTAUTORE

Nel variegato mondo attuale della comunicazione troviamo una tale quantità di organi e operatori, piccoli e grandi, più o meno efficaci, più o meno credibili … un bosco, una foresta nella quale è difficile trovare il sentiero giusto. Per questo motivo è importante affidarsi alle esperienze positive già vissute da altri. A questo proposito mi sento di suggerire un blog che si occupa principalmente di scrittura, con grande professionalità, garbo, sensibilità. Lo dirige Monica Pasero, e si chiama con un bellissimo nome: OLTRESCRITTURA. E’ vero, Monica e il suo blog vanno oltre la scrittura, sanno offrire, nella comunicazione quel passo in più di profondità, attenzione, interesse, che fanno la differenza … OLTRESCRITTURA, appunto” – Edoardo De Angelis – Il Cantautore Necessario

EUGENIO PATTACINI, SCRITTORE

Quando ci si avvicina al mondo delle interviste in campo letterario ci sono tre aspetti fondamentali e, quasi mai, si incontrano controparti efficaci su tutti e tre. Si parla di competenza e conoscenza del settore utili a impostare domande efficaci e ben articolare utili a conoscere l’autore ma anche a capire, non tanto cosa dica l’opera, ma dove può accompagnare il lettore. Poi c’è il contatto empatico che io ho misurato sia nel suo raro modo di approcciare ma anche condividendo spazi in salotti letterari. Il terzo punto è la realizzazione grafica perchè anche le migliori frasi, se calate in una impostazione raffazzonata, perdono valore. Monica invece caratterizza ogni sua intervista con l’eleganza dell’impostazione. Personalmente per questo aspetto leggerei suoi articoli anche su argomenti che assolutamente non mi appartengono. È bello quando si trova una controparte che mostri alto livello in uno di questi aspetti. Raro su due. Monica, per fortuna di chi la incontra, eccelle in tutti e tre.

MARCO PETRUZZELLA, POETA

Ho conosciuto Monica Pasero un po’ per caso trovandomi nella confusione e dispersione mentale e pratica tipica dell’esordiente. Ho pubblicato da poco per cui sono a digiuno sulle dinamiche della “critica” e della diffusione promozionale delle opere ma soprattutto degli autori. Una cosa, però, credo di averla compresa bene: ciò che conta nel rapporto col gli editori, con le agenzie o con gli editor o realizzatori di recensioni o interviste come Monica, è il rispetto, la cura e l’attenzione che questi hanno nei confronti dei testi, degli autori e delle loro biografie. Ecco con Monica ho provato la gioia e la soddisfazione, oltre di trovarmi al cospetto di una grande professionalità, di avere come interlocutore una persona sinceramente appassionata alla letteratura e alle dinamiche pagina/autore. Auguro ad ogni autore, esordiente o meno, di incontrare Monica Pasero per sentirsi meno solo in questo mondo affascinante ma complicato.

CLAUDE MOSCHELLI, COACH

Monica Pasero è una persona straordinariamente preparate professionalmente e culturalmente

MONICA BECCO, SCRITTRICE

Grazie Monica. Come la scrittura, anche le interviste sono un dono che viene scambiato reciprocamente tra le parti. Con queste risposte mi sono aperta alle persone che non mi conoscono; e loro mi donano il tempo e l’attenzione necessari per entrare nel mio mondo. Grazie a tutte e a tutti. Grazie soprattutto a te, Monica, che con questa intervista, interessante e sensibile, mi hai permesso di fermarmi e regalarmi il tempo di guardarmi e scoprire nuove e inesplorate sfaccettature di me stessa. È stato un piacere e un privilegio

DANIELA MEROLA, GIORNALISTA, SCRITTRICE

La giornalista e promoter culturale Monica Pasero è una professionista eccellente e molto preparata. La sua serietà è meritevole di fiducia.

ELIO SABA ,SCRITTORE

Considero l’intervista che mi ha fatto la giornalista Monica Pasero di grande valore. Mi ha fatto domande per niente scontate, che mi hanno permesso di esternare alcuni aspetti del mio modo di pensare e metter a nudo una parte dei miei sentimenti. Intervista assolutamente notevole.

SILVIA DAL CIN, SCRITTRICE,

Professionista seria, competente e anche molto umana.

SILVIA S.G PALANDRI, EDITRICE

Il lavoro di Monica è così accurato, profondo e dettagliato che un’ AI non riuscirà mai ad eguagliarlo. Domande affatto banali, capaci di scavare in profondità con intelligenza e La tua intervista mi ha emozionata e per rispondere alle tue domande mi sono ritrovata a fare un lavoro su me stessa e un punto sul mio lavoro al femminile. Grazie.

SARA DE BARTOLO, SCRITTRICE, DOCENTE

Non è semplice né scontato ritrovare professionalità e talento in un unica persona.
Parlo della scrittrice Monica Pasero.
I suoi libri nonché le sue interviste sempre pulite, chiare e complete, mai fuorvianti o allusive.
Ogni volta che le sue parole descrivono l’arte di un autore/ autrice , ne esaltano il colore e di conseguenza il valore.
Grazie Monica per ciò che fai ma soprattutto per come lo fai.
Grazie davvero.

PAOLO SORRENTINO, SCRITTORE

Il nome di Monica Pasero mi è stato fatto per la prima volta dal mio editore, Davide Indalezio di Edizioni della Goccia. Mi sono documentato, ho letto le molte cose che ha scritto e mi ha subito convinto per i suoi modi garbati, per la profondità delle sue analisi, per la capacità di cogliere le diverse sfumature e i colori nascosti delle opere che descrive di volta in volta. Si capisce subito che fa il suo lavoro con grande passione e competenza, insomma. Le ho affidato, quindi, la lettura del mio La strategia del Diavolo e anche se lei stessa ha ammesso subito che il genere giallo/thriller non è fra i suoi preferiti, la sua recensione ha soddisfatto appieno tutte le mie aspettative, constatando una volta di più la sua abilità nell’intercettare i significati meno evidenti, più nascosti del libro e sintetizzarli in modo brillante ed efficace. Rapida, essenziale, profonda, con le sue interviste, poi, riesce a interfacciarsi in modo altrettanto efficace con la personalità dello scrittore, offrendo al lettore elementi aggiuntivi capaci di incuriosirlo e farlo avvicinare ulteriormente alla lettura dell’opera. Esperienza decisamente positiva.

ANTONIO SPAGNUOLO,POETA

Ottimo intervento, ricco di cultura elevata e di coinvolgimento. Il tuo Interessamento alle luminosità della scrittura è degno di lode. Grazie per avermi Invitato. Esperienza di notevole fattura!

FRANCESCA ROMANA ROTELLA, SCRITTRICE

Monica Pasero ha recensito due mie raccolte poetiche con grande sensibilità e professionalità. Ha compreso in maniera profonda i miei versi e ha saputo evidenziarne le caratteristiche fondanti, mettendone in luce gli aspetti più interessanti. La sua alta professionalità è una garanzia di accuratezza e grande sensibilità.

ODILIA LIUZZI, ARTISTA

Vorrei dedicare un sentito ringraziamento a Monica Pasero per la splendida intervista che mi ha dedicato. È stata un’esperienza profondamente stimolante e arricchente, che mi ha permesso di raccontare il mio percorso artistico con sincerità e passione. Le sue domande, sempre pertinenti e ben calibrate, hanno toccato aspetti importanti del mio lavoro, spingendomi a riflettere ancora più a fondo sul significato e sulle emozioni che lo animano. Monica ha dimostrato grande professionalità, unita a una grande sensibilità. La sua capacità di creare un dialogo fluido e coinvolgente, ha reso questa intervista non solo un momento di condivisione, ma anche un’occasione preziosa per esprimere pensieri e riflessioni che spesso restano inespressi. Il suo approccio garbato e rispettoso ha reso tutto naturale, mettendomi completamente a mio agio. Raccontare il proprio percorso artistico non è sempre facile: dietro ogni opera si nasconde un mondo di emozioni, esperienze e scelte. Monica Pasero ha saputo cogliere e valorizzare il cuore del mio lavoro, trasformando l’intervista in un ritratto autentico del mio percorso artistico. Per questo, la ringrazio di cuore. È stata un’esperienza preziosa, resa speciale dalla sua bravura e gentilezza. Grazie ancora, Monica!

DARIO TONANI, SCRITTORE ( MONDADORI)

Ci sono persone sensibili annidate negli angoli della rete che parlano di scrittura con la mano sul cuore e il tocco delicato dell’intelligenza. Monica Pasero è una di queste; le sue domande per la mia intervista sono un bouquet di spunti originali, curiosità autentica e riflessioni profonde. Mi hanno colpito e spiazzato il giusto. Per questo le dico ancora grazie.

IL MAESTRO, ALESSANDRO PIERFEDERICI, SCRITTORE, DOCENTE

Ho conosciuto Monica attraverso i social: il suo modo di porsi, con schiettezza e sincerità, e descrivere con semplicità e accuratezza il suo lavoro mi ha subito convinto a contattarla. Ho potuto così conoscere una professionista di grande spessore che unisce una notevole esperienza ed una competenza acquisita sul campo a contatto diretto con opere e autori, ad una profonda sensibilità ed umanità, attraverso la quale coglie l’essenza delle opere recensite e gli aspetti più importanti della personalità dei suoi intervistati. Monica ha recensito i miei primi quattro libri ed ogni volta ho scoperto dietro le sue parole qualcosa che non immaginavo esistesse dietro i miei testi. Monica, infatti, sia nelle recensioni che nelle interviste, coglie l’anima stessa dell’autore, della sua personalità, del suo linguaggio, e sa mettere in rilievo tutto ciò che di bello, interessante, stimolante incontra, così che anche chi legge viene messo a contatto diretto con la cultura, l’umanità, la vita degli autori e delle opere. E non dimentichiamo la sua capacità di sintesi e la sua profondità nelle prefazioni: Monica ha scritto quella del mio quinto libro ed ha saputo in due pagine coglierne lo spirito e il messaggio, preparando la strada al lettore per vivere appieno il piacere della lettura e della comprensione.

GIORGIO INFANTINO, SCRITTORE

Grazie Monica per aver messo in evidenza gli aspetti salienti della mia produzione letteraria. La recensione di “Storie Sospese” coglie nel segno e l’intervista è stata condotta da te con grande professionalità.

ELEONORA COLORETTI, RESTAURATRICE

Brava! Sensibile precisa alle tematiche. Una professionista.

ANTONIO ZENADOCCHIO, ARTISTA

Monica è capace di identificarsi con l’intervistato e comprendere il suo modo di essere e il suo punto di vista. Questo rende l’intervista molto calzante e anche gratificante.

STEFANO ZAMPIERI, ARTISTA

Precisa, sensibile con una penna delicata ma profonda.

MASSIMO PEZZONI, POETA
Credo la piu bella e professionale intervista sia stata propio quella di Monica Pasero, la sua capacità di capire l’artista scavando nella sua sensibilità senza scalfirla ma facendone un ritratto completo e unico.

SERGIO SOZI, SCRITTORE, CRITICO LETTERARIO

Non accade molto spesso, in questi tempi, di poter colloquiare di letteratura con un giornalista che sia competente e rigoroso, ben documentato sugli aspetti biobibliografici dell’intervistato e perfino, direi, appassionato della materia in oggetto. Ebbene tutto questo ho potuto assodare nel corso della piacevole e stimolante conversazione che ho avuto con Monica Pasero sulla mia opera di scrittore

GIOVANNA FILECCIA, SCRITTRICE, EDITRICE

Una delle interviste più complete che ho rilasciato in questo periodo.

ALESSIO MIGLIETTA, POETA

Consiglierò il tuo lavoro senz’altro, e sono davvero entusiasta di questa intervista, credo la più bella ricevuta!

ANGELA CAVAZZUTI, SCRITTRICE

Un enorme GRAZIE alla bravissima Monica Pasero per la bellissima intervista sul mio universo da scrittrice.Con poche pennellate ha saputo dipingere un’immagine reale di me, come persona e come autrice.

MIRIAM DI NOTO, SCRITTRICE E DOCENTE

Ho avuto il piacere di rilasciare due interviste a Monica Passerò, riguardo al mio libro e alle mie esperienze di viaggio.Mi sono trovata davanti una professionista garbata e competente, capace di proporre domande profonde e ben calibrate.Ne è scaturito un dialogo piacevole e costruttivo, attraverso cui ho espresso pienamente il mio pensiero.

GIOVANNA DE VITA, SCRITTRICE

L’ Intervista ha saputo cogliere i tratti importanti del libro e la mia personalità. Le domande hanno messo in evidenza il lato umano e fragile del protagonista del racconto. Grazie


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