Riscatto Sociale e Cultura: La Storia di Storti

Dalle ospitali e calorose terre campane, dove tradizione e cultura s’inerpicano in ogni luogo, arriva l’ospite di oggi. Amante della sua terra natia, si prodiga in vari settori amministrativi e giuridici della sua regione.
I suoi studi, le specializzazioni acquisite, e i vari Master universitari conseguiti, denotano la sua grande volontà di formarsi al meglio; ma non è solo la parte professionale che porta tra queste pagine l’ospite di oggi, è soprattutto la sua passione per la scrittura, per la lettura, per la cultura e la diffusione d’essa che mi ha spinta ad intervistarlo.
Nella sua biografia scrive: “Giurista di professione, Giornalista per passione”
Passione che nel tempo lo ha portato non solo a fondare un Giornale nella sua città natale, Casoria, ma a sconfinare con la sua penna in testate giornalistiche importanti fino ad arrivare al suo romanzo d’esordio “Il tempo fermo” edito Da Guida Editore. Nella primavera del 2024 ha pubblicato il suo secondo libro “Con orgoglio, da Scampia”. Storie di periferie esistenziali e di riscatto sociale, edito da Giannini Editore.

Nel dettaglio: Giuseppe Storti, giurista di professione(Avvocato specialista in Diritto Amministrativo e Scienze dell’Amministrazione), giornalista e scrittore per passione. Iscritto all’Albo dei giornalisti, elenco pubblicisti della Campania dal 1982. Esperto in Comunicazione Politico- Istituzionale. Ha collaborato per decenni con «il Mattino di Napoli».È stato direttore di numerosi giornali e portali. Nell’attualità collabora con giornali quotidiani e mensili. Nel 2021 ha pubblicato per Guida Editori “Il tempo fermo,” romanzo finalista al Concorso Letterario Gold Writer Officina Edizione 2021. Un suo racconto breve:“Sognando Segni”storia di un rider romano, è stato pubblicato da due diverse case editrici, conseguendo la menzione d’onore speciale al Concorso Letterario “ Emozioni” 2022. Membro dell’Accademia Nazionale di Arte e Letteratura di Roma. Membro della 3C Coordinamento Comunicatori per la cultura. A gennaio 2024 l’uscita del suo nuovo libro: Con orgoglio, da Scampia. Storie di periferie esistenziali e di riscatto sociale. Edito dalla Giannini di Napoli. Dal 2022 è membro dell’Accademia D’Arte e Letteratura di Roma. Nel corso del 2023 ha pubblicato un racconto dal titolo: “ Amicizia e amore” in una raccolta di dieci racconti a tema, intitolata “ Agorà l’amicizia si fa in dieci,” curata dallo scrittore Eugenio Patticini. Nel corso del 2024, ha pubblicato un Racconto dal titolo: “ Certe notti” in un antologia di dieci racconti intitolata: “Agorà il senso di un incipit” curata dallo scrittore Eugenio Patticini. Nel 2024 ha partecipato alla seconda edizione del concorso letterario di racconti e poesie sulle malattie rare e disabilità, dal titolo “ Vi racconto una storia” con il racconto breve “ Rara AVIS”. Sta ultimando la scrittura del suo terzo romanzo. Autore e curatore della pagina culturale “ Il Salotto di nonna Speranza” su FB ( clicca qui link della pagina)


Innanzitutto la ringrazio di aver accettato il mio invito e parto subito col chiederle, cosa l’ha spinta ad intraprendere la sua professione? Un lavoro davvero arduo, soprattutto oggi, visto i tempi in cui viviamo, dove Giustizia e Potere spesso si confondono.


“Salve, grazie a lei, sono felice ed onorato di poter rispondere alle sue domande. Da tempo, conosco ed apprezzo il lavoro che espleta al fine della diffusione della cultura in generale, ed in particolare per la valorizzazione degli scrittori emergenti. In questo terribile passaggio d’epoca che stiamo vivendo, ritengo che il ruolo, anzi la missione di chi, per mestiere svolge una attività a contatto con il pubblico, deve essere necessariamente quello di diffondere la bellezza, perché per dirla con le parole del principe Myskyn, nel capolavoro di Fedor Dostoevskij L’idiota, solo la bellezza può salvare il mondo. E mai come in questo momento, tutti dobbiamo essere impegnati quali missionari della bellezza, della lettura, della scrittura, dell’arte, ed infine del culto della memoria, quale salvaguardia della nostra identità. Ho intrapreso lo studio del diritto, perché amo il diritto romano, e tutto ciò che ha prodotto la civiltà romana. Potere e giustizia spesso si confondono, è vero, ha ragione. Ma è una anomalia che oltretutto inficia e tradisce lo spirito della costituzione repubblicana, che definisce e regola la giustizia come un potere della Stato autonomo dal potere politico. Anzi, se vogliamo andare indietro nel tempo, la nascita dello stato moderno è determinata proprio dalla tripartizione dei poteri dello stato: legislativo, esecutivo e giudiziario. In precedenza tutti e tre i poteri, erano concentrati nelle mani del monarca assoluto. Lo spartiacque è stato la rivoluzione francese del 1789. Il lavoro che ho svolto in vari enti, ed in ultimo nella massima assemblea legislativa della Regione Campania, è stato sempre improntato al rispetto per l’istituzione e all’adempimento dei miei doveri d’ufficio. Il diritto è una materia che comporta un continuo aggiornamento, ma in compenso dà notevoli soddisfazioni.”


Nelle sue tante specializzazioni, mi va di soffermarmi sulla sua specializzazione in analisi partecipata nei servizi socio assistenziali, argomento davvero complesso soprattutto in questi ultimi anni dove l’emergenza Covid ha messo a dura prova le strutture organizzative. Cosa, secondo lei, si poteva fare e non si è fatto per prevenire i tanti disagi giunti?

“In effetti siffatta specializzazione è quella che mi ha dato più soddisfazione dal punto di vista personale, perché era suddivisa in due fasi distinte: quella teorica, e quella pratica da svolgere presso Presidi ospedalieri della città di Napoli, al fine di verificare il livello della qualità dei servizi offerti all’utenza. Del resto, conosco la sanità campana e quella nazionale, in quanto oltre allo studio, il primo amore lavorativo- che come la prima ragazza, non si dimentica mai- è stata la sanità. Per quanto riguarda la pandemia da Covid-19, credo che la sanità campana e quella nazionale, che ritengo essere tra le migliori del mondo, hanno ben funzionato, nonostante le politiche dei tagli di strutture e di personale degli ultimi decenni. Dopodiché si può ragionare ed approfondire circa le disfunzioni e le cose che non hanno funzionato. Una cosa è emersa, e spero che il ceto politico abbia fatto finalmente tesoro di questa esperienza, ovvero che finché esisterà il diritto costituzionale alla salute (art.32 Cost.), bisogna investire sul comparto sanità, dotandolo di personale adeguato, di strutture e di attrezzature adeguate alla sfide che dovremo affrontare, sì, perché le pandemia non sono finite. Bisogna sempre stare in allerta, pronti ad affrontare ogni e nuova battaglia per la salvaguardia della salute umana.”


Ma come ho scritto, oltre la sua ampia sfera professionale, una buona fetta della sua vita è dedicata al giornalismo, all’informazione, tanto che in collaborazione con l’editore Carlo De Vita, nel 2010, fonda il Giornale di Casoria, come è nata questa idea?


“Scrivo per giornali dal 1978. Avevo solo 18 anni, nemmeno compiuti, ed il direttore di una testata locale di Afragola: Il Gazzettino Campano, fece una eccezione. Poi nel giugno del 1980 il primo articolo per il prestigioso quotidiano napoletano Il Mattino, fondato da una donna: Matilde Serao, giornalista e scrittrice, la prima donna italiana ad aver fondato un quotidiano. Nel 1982 ho conseguito il patentino di giornalista pubblicista. Poi numerosi giornali quotidiani, settimanali e periodici. Nel 2010, insieme a Carlo De Vita, la fondazione di un giornale che dal nome al resto fosse incentrato sulla mia città natale: Casoria, la città dei quattro santi. Un caso più unico che raro. Infatti ben quattro santi hanno vissuto ed operato nella città. Tra cui spicca il San Francesco casoriano dell’Ottocento: Padre Ludovico da Casoria. Un santo straordinario che fondò oltre 200 opere di beneficenza ed assistenza ai poveri, ai disagiati ed a quelli che oggi definiremmo migranti. Con l’unica differenza che Padre Ludovico si recava fino alla terra natia di quelli che chiamava moretti, li riscattava dalla loro condizione di schiavitù e quindi li assisteva, educava e formava nella città di Napoli e Casoria.” Il Giornale di Casoria, oggi ha 12 anni, ed è una realtà nel panorama editoriale campano”.


Sui giornalisti non ci sono grandi elogi, e se si scorre tra i grandi nomi del passato l’opinione non cambia. Tra le tante citazioni ho trovato questa frase che porto alla sua attenzione: lo scrittore e giornalista argentino Horacio Verbitsky dice: “Giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia, il resto è propaganda.” Quanti a oggi realmente lo fanno?

“Pochi, indubbiamente va detto. Nonostante che l’Ordine favorisca e richieda per la permanenza dei requisiti di iscrizione all’Albo, i cosiddetti crediti formativi. Devo dire che pochi ricordano nel momento dell’esercizio della professione quei canoni di correttezza e direi, a volte di decoro, nella diffusione delle notizie in maniera chiara e trasparente. Oggi, poi, con la diffusione dei social, molti colleghi, purtroppo non controllano adeguatamente le fonti della notizia, per cui spesso si diffondono vere e proprie fake news che provocano non pochi danni nell’opinione pubblica che è formata, in particolare sui social, soprattutto da minori. Dipende anche dai direttori delle testate. Quando ho diretto giornali, sia cartacei che online, ho sempre controllato in maniera direi ossessiva l’autenticità delle fonti della notizia, con riscontri incrociati, prima di diffonderla con la pubblicazione. È il miglior metodo che conosco, per evitare problemi e fare bene il proprio lavoro.”

Pubblica nel 2021 il suo primo romanzo Il Tempo Fermo edito da Guida editore. Leggendo la descrizione de suo libro mi è più chiaro comprendere il perché del titolo, il Tempo fermo in cui tutti noi, prima o poi, saremo intrappolati, quel periodo della nostra vita in cui il passato chiude al futuro, in cui i ricordi ci imprigionano, così in balia di un tempo che si e fermato e che appare non aver più nulla da darci. Come è uscito dal suo Tempo fermo?

“Innanzitutto sono grato al mio Editore Diego Guida per l’opportunità che mi ha concesso. Un grande editore partenopeo, che continua una tradizione familiare che dura da oltre 100 anni, in un settore davvero difficile e complicato. Il tema dei ricordi è il leit motiv del libro. Ma serve per mettere in rilievo il primo dei valori sottesi alla narrazione. Ovvero quello della memoria. Noi, non siamo nulla se non ricordiamo cosa siamo stati. Un uomo, una donna, senza memoria e ricordi è simile ad un replicante senza identità. I ricordi e la memoria sono in Noi, sembrano nascosti nei bassifondi dell’animo, ma basta un nonnulla: un odore, il colore di un abito, la vista di una piazza, il motivo di una canzone, lo sguardo di una persona incontrata per caso nel cammino abituale della nostra giornata. Ed ecco che quelli che sembravano fantasmi sepolti nella memoria del cuore, riaffiorano impetuosi come le onde del mare, spinte dalla corrente, ed allora niente li può fermare. Perché sono parte di Noi, che non vediamo e/o che fingiamo di non vedere. Io sono immerso nel mio Tempo fermo, in quanto sono fatto di ricordi, e mi piace non sfuggire ad essi, in quanto sono parti fondamentali del mio essere uomo, e senza di essi non sarei niente di ciò che sono. Ma amo dire e pensare che sono: immotus nec iners. La frase è dello scrittore latino Orazio e significa: Fermo ma non inerte. Possiamo e dobbiamo essere fermi, interagendo con ciò che siamo dentro, senza mai dimenticarlo né rinnegarlo, ma nel contempo ed in maniera tutt’altro che inerte, dobbiamo esplicitare e diffondere i valori che ci sono stati tramandati. Chi ha avuto la fortuna di formarsi ed ha un minimo di cultura, deve sentirsi testimone attivo di quei valori fondanti la civiltà umana, rendendosi disponibile ad impegnarsi in una battaglia contro i nuovi mostri: l’ignoranza, l’odio, il razzismo, la negazione dei diritti civili, il bullismo, la discriminazione sociale, la cancellazione della memoria con la damnatio memoriae. Così, esco dal mio tempo fermo caricandomi per la battaglia contro i nuovi mostri.”


Nel suo romanzo racconta la storia di un cinquantenne che imprigionato nel suo tempo fermo, forse indotto anche dall’imponente figura della madre e a tal proposito Frank A. Clark diceva: “La cosa più importante che i genitori possono insegnare ai loro figli è come andare avanti senza di loro.” Nel suo romanzo è avvenuto?

“Certamente per Carlo la figura della madre è importante ed in lui affiorano i ricordi della giovinezza che gli rammentano gli insegnamenti ricevuti. Anche questi sono valori. I romani professavano il culto degli antenati, che rappresentavano i numi tutelari della famiglia. E quando Virgilio nell’Eneide, ci descrive la mitica figura di Enea che fugge da Troia in fiamme, ormai conquistata dai Greci, ce lo descrive con il figlioletto Ascanio per mano, che rappresenta il futuro, e con il vecchio padre Anchise sulle spalle, che porta in mano i Lari tutelari della famiglia, ovvero le ceneri degli antenati, è chiaro il significato. Il padre rappresenta la memoria, la famiglia, e gli antenati, tutti valori fondanti della civiltà romana. I giovani, gli anziani, i nostri genitori sia quando sono ancora vivi, sia quando non ci sono più, rappresentano i valori fondanti di una civiltà, di una comunità. Questo è il significato dei ricordi di Carlo della madre. Andare avanti senza i propri genitori, è purtroppo una costante della narrazione di ogni vita di un figlio, ma ciò non significa ignorare o dimenticare gli insegnamenti avuti ed i valori trasmessi. Nel libro cerco di esprimere il mio pensiero sull’amore: ” L’amore è la leva che muove il mondo. E’ l’Alfa e L’Omega di tutto. Però occorre anche il coraggio nell’amare. Ed il protagonista del libro, difetta proprio in questo. Carlo, crede di essere sfortunato nei rapporti amorosi. Pensa che le sue delusioni siano le stesse dei poeti che ha studiato al Liceo. Poi, quando arriva il grande ed improvviso amore, che trasforma il suo tempo fermo in un vortice di frenesia sentimentale mai provata prima, non ha il coraggio di rinunciare alla sua vita, che pure gli sembrava inutile e paranoica. Ma probabilmente ciò era un alibi che si era costruito. Infatti il finale a sorpresa ci fa capire molto di più” Le tante citazioni, contenute nel libro, sono un invito alla lettura ed alla rilettura dei grandi classici della letteratura, antica e contemporanea. Il valore della lettura quale unico antidoto alla ignoranza, all’indifferenza, alla carenza di empatia, al fine di contrastare il pensiero unico, che addormenta le coscienze.”

È uscito il suo nuovo Libro “Con orgoglio da Scampia”, che troveremo in formato tascabile, inserito nella Collana “Sorsi” edita da Giannini Editore. Perché si è scelto questo formato?

È stata idea innovativa che concentra in un formato tascabile testi che trattano varie tematiche, e che si possono leggere tutti d’un fiato. Oltretutto questi testi costano davvero poco. Sei euro. Proprio per consentirne la massima diffusione. Un’altra idea brillante della Giannini e della Notarbartolo al fine di incentivare la lettura.


Con orgoglio da Scampia, ci racconti di più

“Anche questo mio secondo testo è un libro di valori. Ma anche di riscatto sociale del protagonista, Marco, che dopo varie vicissitudini diventa a sua volta protagonista del riscatto sociale di tanti ragazzi del suo quartiere. Il libro, vuole mettere in rilievo il ruolo svolto dalle associazioni di volontariato sui territori e nelle realtà sociali che vivono il degrado e la mancanza di opportunità per tanti ragazzi lasciati in balia della strada e della illegalità. Primeggia tra i temi della narrazione la tenera storia d’amore tra Marco e Mara, i due principali protagonisti del libro. Perché come spesso scrivo: l’amore è l’Alfa e l’Omega dell’universo. In ultimo posto la chiosa finale del testo, che racchiude in poche righe il senso della trama narrata. Don Angelo gli ripeteva sempre le parole di Don Lorenzo Milani, “A che serve avere le mani pulite se si tengono in tasca?”. “Cara Mara, ora basta. Torniamo al lavoro. Le nostre mani devono occuparsi dei ragazzi”. “Certo Marco, allatto Jenny, che già sta protestando e sono di nuovo con te”. Buona lettura a tutti Voi!

Ma chi è Giuseppe Storti nella vita di tutti i giorni?
“Giuseppe Storti, per gli amici Peppe, nella vita di tutti i giorni è una persona normale, che ama prendersi in giro, ed ama le citazioni, che sceglie con cura, perché rappresentano gli stati generali del suo animo, ogni giorno e per tutti i giorni. Nella società delle connessioni con l’intero pianeta, ad ogni ora del giorno e della notte, Giuseppe è uno che pensa che nulla al mondo potrà sostituire uno sguardo o un sorriso.”

Progetti futuri?

Al momento sto ultimando la scrittura del mio terzo romanzo.

TROVATE I SUOI LIBRI A QUESTO LINK

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Articoli

Gli artisti e gli autori che ho intervistato, dicono di me

FRANCESCA GHEZZANI, GIORNALISTA

Prepararsi prima di un’intervista studiando i minimi dettagli e saper scavare nelle persone senza essere invadente è un’arte non di tutti. Monica Pasero ha dimostrato di possederla. Grazie davvero per il tempo che mi ha dedicato.

Giosuè Forleo, scrittore e poeta.

Ho conosciuto Monica Pasero per caso e mi è piaciuta fin da subito; infatti l’ho scelta per recensire alcune poesie del mio ultimo libro, “Piuma bianca”. Monica è una giornalista e critica letteraria sempre disponibile, che si distingue per la sua eccellenza, originalità letteraria e cura nella realizzazione grafica. Le sue interviste e recensioni sono sempre caratterizzate da una grande profondità e sensibilità, che le permettono di cogliere l’essenza delle opere e degli autori che tratta. Ha una grande capacità nell’instaurare un contatto empatico con gli autori, capacità davvero rara e che le permette di ottenere risposte profonde e sincere. La sua scrittura è elegante e raffinata, rendendo piacevole la lettura dei suoi articoli su svariati argomenti. È una professionista che unisce esperienza, competenza e sensibilità, rendendola una delle migliori nel suo campo. Se siete alla ricerca di una critica letteraria con un blog che vi offra una visione profonda e stimolante delle opere e degli autori, Monica Pasero è la scelta ideale per la sua originalità di scrittura.

FREDERIK MC. MARK, SCRITTORE

Sono molto contento di aver conosciuto Monica e di averle fatto recensire il mio romanzo Kora: La pietra di Artfis. Un fantasy ricco di storie e misteri. Leggendolo, Monica è riuscita a cogliere l’essenza della storia, il che dimostra quanto sia preparata e sensibile nel percepire le emozioni. Grazie di cuore Monica, alla prossima

LEONARDO MANETTI, POETA

Monica è una persona molto attenta e professionale nel suo lavoro. Inoltre è molto gentile e disponibile. È la persona giusta sulla quale potete fare affidamento. La consiglio vivamente.

SERGIO CAMELLINI, POETA

Questa brillante recensione arricchisce davvero, poche volte ho trovato letterati capaci di entrare nell’animo con tanta delicatezza. A Monica Pasero, porgo i sensi della mia più profonda stima.

DANIELE OSSOLA, SCRITTORE

Ho conosciuto Monica attraverso un Concorso Letterario a Torino cui avevo partecipato.

Si è instaurato un rapporto culturale basato su dolcezza, gentilezza e profondità di emozioni.

La professionalità con la quale ha condotto l’intervista, avendone già realizzate diverse nella mia carriera di autore, posso quindi affermare che è unica in quanto ha scavato nel mio intimo per far emergere i fatti salienti della mia attività non solo di scrittore.

Non posso che rinnovare i miei complimenti!!!   

EDOARDO DE ANGELIS, CANTAUTORE

Nel variegato mondo attuale della comunicazione troviamo una tale quantità di organi e operatori, piccoli e grandi, più o meno efficaci, più o meno credibili … un bosco, una foresta nella quale è difficile trovare il sentiero giusto. Per questo motivo è importante affidarsi alle esperienze positive già vissute da altri. A questo proposito mi sento di suggerire un blog che si occupa principalmente di scrittura, con grande professionalità, garbo, sensibilità. Lo dirige Monica Pasero, e si chiama con un bellissimo nome: OLTRESCRITTURA. E’ vero, Monica e il suo blog vanno oltre la scrittura, sanno offrire, nella comunicazione quel passo in più di profondità, attenzione, interesse, che fanno la differenza … OLTRESCRITTURA, appunto” – Edoardo De Angelis – Il Cantautore Necessario

EUGENIO PATTACINI, SCRITTORE

Quando ci si avvicina al mondo delle interviste in campo letterario ci sono tre aspetti fondamentali e, quasi mai, si incontrano controparti efficaci su tutti e tre. Si parla di competenza e conoscenza del settore utili a impostare domande efficaci e ben articolare utili a conoscere l’autore ma anche a capire, non tanto cosa dica l’opera, ma dove può accompagnare il lettore. Poi c’è il contatto empatico che io ho misurato sia nel suo raro modo di approcciare ma anche condividendo spazi in salotti letterari. Il terzo punto è la realizzazione grafica perchè anche le migliori frasi, se calate in una impostazione raffazzonata, perdono valore. Monica invece caratterizza ogni sua intervista con l’eleganza dell’impostazione. Personalmente per questo aspetto leggerei suoi articoli anche su argomenti che assolutamente non mi appartengono. È bello quando si trova una controparte che mostri alto livello in uno di questi aspetti. Raro su due. Monica, per fortuna di chi la incontra, eccelle in tutti e tre.

MARCO PETRUZZELLA, POETA

Ho conosciuto Monica Pasero un po’ per caso trovandomi nella confusione e dispersione mentale e pratica tipica dell’esordiente. Ho pubblicato da poco per cui sono a digiuno sulle dinamiche della “critica” e della diffusione promozionale delle opere ma soprattutto degli autori. Una cosa, però, credo di averla compresa bene: ciò che conta nel rapporto col gli editori, con le agenzie o con gli editor o realizzatori di recensioni o interviste come Monica, è il rispetto, la cura e l’attenzione che questi hanno nei confronti dei testi, degli autori e delle loro biografie. Ecco con Monica ho provato la gioia e la soddisfazione, oltre di trovarmi al cospetto di una grande professionalità, di avere come interlocutore una persona sinceramente appassionata alla letteratura e alle dinamiche pagina/autore. Auguro ad ogni autore, esordiente o meno, di incontrare Monica Pasero per sentirsi meno solo in questo mondo affascinante ma complicato.

CLAUDE MOSCHELLI, COACH

Monica Pasero è una persona straordinariamente preparate professionalmente e culturalmente

MONICA BECCO, SCRITTRICE

Grazie Monica. Come la scrittura, anche le interviste sono un dono che viene scambiato reciprocamente tra le parti. Con queste risposte mi sono aperta alle persone che non mi conoscono; e loro mi donano il tempo e l’attenzione necessari per entrare nel mio mondo. Grazie a tutte e a tutti. Grazie soprattutto a te, Monica, che con questa intervista, interessante e sensibile, mi hai permesso di fermarmi e regalarmi il tempo di guardarmi e scoprire nuove e inesplorate sfaccettature di me stessa. È stato un piacere e un privilegio

DANIELA MEROLA, GIORNALISTA, SCRITTRICE

La giornalista e promoter culturale Monica Pasero è una professionista eccellente e molto preparata. La sua serietà è meritevole di fiducia.

ELIO SABA ,SCRITTORE

Considero l’intervista che mi ha fatto la giornalista Monica Pasero di grande valore. Mi ha fatto domande per niente scontate, che mi hanno permesso di esternare alcuni aspetti del mio modo di pensare e metter a nudo una parte dei miei sentimenti. Intervista assolutamente notevole.

SILVIA DAL CIN, SCRITTRICE,

Professionista seria, competente e anche molto umana.

SILVIA S.G PALANDRI, EDITRICE

Il lavoro di Monica è così accurato, profondo e dettagliato che un’ AI non riuscirà mai ad eguagliarlo. Domande affatto banali, capaci di scavare in profondità con intelligenza e La tua intervista mi ha emozionata e per rispondere alle tue domande mi sono ritrovata a fare un lavoro su me stessa e un punto sul mio lavoro al femminile. Grazie.

SARA DE BARTOLO, SCRITTRICE, DOCENTE

Non è semplice né scontato ritrovare professionalità e talento in un unica persona.
Parlo della scrittrice Monica Pasero.
I suoi libri nonché le sue interviste sempre pulite, chiare e complete, mai fuorvianti o allusive.
Ogni volta che le sue parole descrivono l’arte di un autore/ autrice , ne esaltano il colore e di conseguenza il valore.
Grazie Monica per ciò che fai ma soprattutto per come lo fai.
Grazie davvero.

PAOLO SORRENTINO, SCRITTORE

Il nome di Monica Pasero mi è stato fatto per la prima volta dal mio editore, Davide Indalezio di Edizioni della Goccia. Mi sono documentato, ho letto le molte cose che ha scritto e mi ha subito convinto per i suoi modi garbati, per la profondità delle sue analisi, per la capacità di cogliere le diverse sfumature e i colori nascosti delle opere che descrive di volta in volta. Si capisce subito che fa il suo lavoro con grande passione e competenza, insomma. Le ho affidato, quindi, la lettura del mio La strategia del Diavolo e anche se lei stessa ha ammesso subito che il genere giallo/thriller non è fra i suoi preferiti, la sua recensione ha soddisfatto appieno tutte le mie aspettative, constatando una volta di più la sua abilità nell’intercettare i significati meno evidenti, più nascosti del libro e sintetizzarli in modo brillante ed efficace. Rapida, essenziale, profonda, con le sue interviste, poi, riesce a interfacciarsi in modo altrettanto efficace con la personalità dello scrittore, offrendo al lettore elementi aggiuntivi capaci di incuriosirlo e farlo avvicinare ulteriormente alla lettura dell’opera. Esperienza decisamente positiva.

ANTONIO SPAGNUOLO,POETA

Ottimo intervento, ricco di cultura elevata e di coinvolgimento. Il tuo Interessamento alle luminosità della scrittura è degno di lode. Grazie per avermi Invitato. Esperienza di notevole fattura!

FRANCESCA ROMANA ROTELLA, SCRITTRICE

Monica Pasero ha recensito due mie raccolte poetiche con grande sensibilità e professionalità. Ha compreso in maniera profonda i miei versi e ha saputo evidenziarne le caratteristiche fondanti, mettendone in luce gli aspetti più interessanti. La sua alta professionalità è una garanzia di accuratezza e grande sensibilità.

ODILIA LIUZZI, ARTISTA

Vorrei dedicare un sentito ringraziamento a Monica Pasero per la splendida intervista che mi ha dedicato. È stata un’esperienza profondamente stimolante e arricchente, che mi ha permesso di raccontare il mio percorso artistico con sincerità e passione. Le sue domande, sempre pertinenti e ben calibrate, hanno toccato aspetti importanti del mio lavoro, spingendomi a riflettere ancora più a fondo sul significato e sulle emozioni che lo animano. Monica ha dimostrato grande professionalità, unita a una grande sensibilità. La sua capacità di creare un dialogo fluido e coinvolgente, ha reso questa intervista non solo un momento di condivisione, ma anche un’occasione preziosa per esprimere pensieri e riflessioni che spesso restano inespressi. Il suo approccio garbato e rispettoso ha reso tutto naturale, mettendomi completamente a mio agio. Raccontare il proprio percorso artistico non è sempre facile: dietro ogni opera si nasconde un mondo di emozioni, esperienze e scelte. Monica Pasero ha saputo cogliere e valorizzare il cuore del mio lavoro, trasformando l’intervista in un ritratto autentico del mio percorso artistico. Per questo, la ringrazio di cuore. È stata un’esperienza preziosa, resa speciale dalla sua bravura e gentilezza. Grazie ancora, Monica!

DARIO TONANI, SCRITTORE ( MONDADORI)

Ci sono persone sensibili annidate negli angoli della rete che parlano di scrittura con la mano sul cuore e il tocco delicato dell’intelligenza. Monica Pasero è una di queste; le sue domande per la mia intervista sono un bouquet di spunti originali, curiosità autentica e riflessioni profonde. Mi hanno colpito e spiazzato il giusto. Per questo le dico ancora grazie.

IL MAESTRO, ALESSANDRO PIERFEDERICI, SCRITTORE, DOCENTE

Ho conosciuto Monica attraverso i social: il suo modo di porsi, con schiettezza e sincerità, e descrivere con semplicità e accuratezza il suo lavoro mi ha subito convinto a contattarla. Ho potuto così conoscere una professionista di grande spessore che unisce una notevole esperienza ed una competenza acquisita sul campo a contatto diretto con opere e autori, ad una profonda sensibilità ed umanità, attraverso la quale coglie l’essenza delle opere recensite e gli aspetti più importanti della personalità dei suoi intervistati. Monica ha recensito i miei primi quattro libri ed ogni volta ho scoperto dietro le sue parole qualcosa che non immaginavo esistesse dietro i miei testi. Monica, infatti, sia nelle recensioni che nelle interviste, coglie l’anima stessa dell’autore, della sua personalità, del suo linguaggio, e sa mettere in rilievo tutto ciò che di bello, interessante, stimolante incontra, così che anche chi legge viene messo a contatto diretto con la cultura, l’umanità, la vita degli autori e delle opere. E non dimentichiamo la sua capacità di sintesi e la sua profondità nelle prefazioni: Monica ha scritto quella del mio quinto libro ed ha saputo in due pagine coglierne lo spirito e il messaggio, preparando la strada al lettore per vivere appieno il piacere della lettura e della comprensione.

GIORGIO INFANTINO, SCRITTORE

Grazie Monica per aver messo in evidenza gli aspetti salienti della mia produzione letteraria. La recensione di “Storie Sospese” coglie nel segno e l’intervista è stata condotta da te con grande professionalità.

ELEONORA COLORETTI, RESTAURATRICE

Brava! Sensibile precisa alle tematiche. Una professionista.

ANTONIO ZENADOCCHIO, ARTISTA

Monica è capace di identificarsi con l’intervistato e comprendere il suo modo di essere e il suo punto di vista. Questo rende l’intervista molto calzante e anche gratificante.

STEFANO ZAMPIERI, ARTISTA

Precisa, sensibile con una penna delicata ma profonda.

MASSIMO PEZZONI, POETA
Credo la piu bella e professionale intervista sia stata propio quella di Monica Pasero, la sua capacità di capire l’artista scavando nella sua sensibilità senza scalfirla ma facendone un ritratto completo e unico.

SERGIO SOZI, SCRITTORE, CRITICO LETTERARIO

Non accade molto spesso, in questi tempi, di poter colloquiare di letteratura con un giornalista che sia competente e rigoroso, ben documentato sugli aspetti biobibliografici dell’intervistato e perfino, direi, appassionato della materia in oggetto. Ebbene tutto questo ho potuto assodare nel corso della piacevole e stimolante conversazione che ho avuto con Monica Pasero sulla mia opera di scrittore

GIOVANNA FILECCIA, SCRITTRICE, EDITRICE

Una delle interviste più complete che ho rilasciato in questo periodo.

ALESSIO MIGLIETTA, POETA

Consiglierò il tuo lavoro senz’altro, e sono davvero entusiasta di questa intervista, credo la più bella ricevuta!

ANGELA CAVAZZUTI, SCRITTRICE

Un enorme GRAZIE alla bravissima Monica Pasero per la bellissima intervista sul mio universo da scrittrice.Con poche pennellate ha saputo dipingere un’immagine reale di me, come persona e come autrice.

MIRIAM DI NOTO, SCRITTRICE E DOCENTE

Ho avuto il piacere di rilasciare due interviste a Monica Passerò, riguardo al mio libro e alle mie esperienze di viaggio.Mi sono trovata davanti una professionista garbata e competente, capace di proporre domande profonde e ben calibrate.Ne è scaturito un dialogo piacevole e costruttivo, attraverso cui ho espresso pienamente il mio pensiero.

GIOVANNA DE VITA, SCRITTRICE

L’ Intervista ha saputo cogliere i tratti importanti del libro e la mia personalità. Le domande hanno messo in evidenza il lato umano e fragile del protagonista del racconto. Grazie


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