L’Essenza di Giorgia: Voce, Teatro e Cultura

Intervista a Giorgia Catalano

“Era il tipo di voce che le orecchie seguono come se ogni parola
fosse un arrangiamento di note che non verrà mai più suonato.”
Francis Scott Key Fitzgerald

Dicono che tutti noi nasciamo con un talento. L’artista di oggi lo esprime in tutta la sua grandezza e lo fa in diversi campi artistici, associandolo alla sua spiccata intelligenza, creatività, al suo buon cuore e alla sua innata solarità che la caratterizzano, portandola ad esprimere al meglio la sua frizzante personalità. Una donna curiosa, sempre pronta a mettersi in gioco. Un’anima che sprizza entusiasmo, passione e voglia di fare da tutti i pori, ciò viene arricchito dalla sua potente voce, dono indiscusso nella sua permanenza terrena, facendo sì che possa esprimersi al meglio.
La voce è il suo punto di forza da cui trasmigrano le sue emozioni, ma anche il punto di partenza di una carriera in continua ascesa che la vede, oggi, spaziare in diversi settori artistici: ideatrice di Format radiofonici di successo, s’apre al mondo della Musica, dello Spettacolo, del Teatro, del Cinema fino ad arrivare alla letteratura e alla poetica; nelle sue interviste propone ampi spazi di informazione medica, ma anche tanto divertimento, buona musica e cultura. Conduttrice di eventi culturali, giurata in ambiti prestigiosi sia per quanto riguarda il campo letterario che musicale. Impegnata su più fronti, mi sento di dire: sempre un passo avanti.
Di lei mi colpisce la sua umiltà e disponibilità; una donna apparentemente come tante: un lavoro, una famiglia, ma ha insito nell’anima quel sacro fuoco che arde nelle “passionarie”: quelle creature che vanno oltre alla cruda realtà e sprigionano energie positive.
E di energia Giorgia ne ha davvero da vendere!
Si avverte in lei quell’amore che la vita dona, nonostante tutto, quella passione che resiste e si rafforza con una grande dose di buona volontà, e quel bellissimo sorriso che la contraddistingue.
Henri Bergson diceva: “La comunicazione avviene quando, oltre al messaggio, passa anche un supplemento di anima.” E lei lo fa alla grande!
A Oltre Scrittura ho davvero il grande onore di ospitare Giorgia Catalano, Speaker, conduttrice eventi, voice over, storyteller, attrice teatrale, radiofonica, corista, articolista, scrittrice, poetessa, prefatrice, recensionista Vicepresidente APS “Il Club dei Cento” del Cav. Giorgio Milanese, e molto altro ancora.

A soli nove anni entri a far parte del Coro “Piccoli Artisti di Torino”, diretto dal Maestro Giorgio Ferrero, da qui le tue prime partecipazioni televisive su emittenti locali, concerti, e l’incisione di due 45 giri. Un ricordo di quel periodo.

Ringrazio te, per questa bella opportunità e per il profilo meraviglioso che hai delineato sulla sottoscritta. Mi hai fatta commuovere. Questa domanda mi riporta all’infanzia. È un periodo che ricordo con immenso piacere. Una cosa era già certa: mi piaceva cantare ed essere padrona della scena, soprattutto quando il maestro mi faceva esibire da solista. Ero l’orgoglio dei miei genitori, che mi accompagnavano volentieri in ogni dove quando, con il coro, partecipavo a degli eventi. Nel mio mondo di bambina, mi sentivo importante, soprattutto quando percepivo la gioia del pubblico. Girammo anche la sigla di una trasmissione televisiva (che andava in onda, di domenica pomeriggio, su un’emittente locale), nel giardino dove abitualmente andavo a giocare con una delle mie sorelline. E ogni domenica, soprattutto quando venivano a trovarci amici o parenti, mio padre – puntualmente – accendeva il televisore quando sapeva che c’era la sigla di coda del programma, per mostrare a tutti che la sua figliola era in TV.

Approdi alla Radio giovanissima con un Format ideato e condotto da te: “DANCE!”, in onda sulle frequenze in FM della pugliese Radio Amica Stereo, a oggi non più attiva. Un ricordo del tuo debutto.
Trovarsi davanti ad un microfono, in auto-regia, con due giradischi e lettori di audio-cassette (erano davvero altri tempi!), all’età di 14 anni, fu davvero una magia. Non ero affatto spaventata, anzi. Era tutto tremendamente affascinante. Sapere che dall’altra parte della radio qualcuno poteva ascoltarmi, mi entusiasmava. Mi sono davvero divertita! E poi, avevo libertà di scelta dei brani, quindi: Duran Duran e band del periodo, a manetta… L’unica nota distorta era la mia voce, che gli ascoltatori ritenevano comunque piacevole. A me, invece, non garbava. Era ancora su un registro “di testa”, con un tono giovanile. Con gli anni, il timbro vocale ha guadagnato profondità. Ovviamente, l’esperienza ha fatto anche la sua parte.

Dal 2013 porti avanti un altro Format sempre condotto e ideato da te: “L’isola che non c’è”. Un format radiofonico che sta riscontrando grande successo. In questi anni di interviste c’è stato un incontro particolare che ha smosso in te qualcosa di importante?
L’idea primigenia di dare origine a questo format fu del Cav. Giorgio Milanese, mio partner artistico. Credette in me e nelle mie potenzialità. Le prime due stagioni furono dedicate alla lettura di poesie e racconti di autori emergenti; poi, il grande salto. Decisi di virare verso la cultura a 360 gradi, inserendo anche lo spettacolo, per dare più respiro al programma e soprattutto al pubblico, per evitare che fosse soltanto uno spazio di nicchia. Ogni anno, cerco di apportare dei cambiamenti per proporre un prodotto che sia sempre al passo con l’evolvere della comunicazione. Non si può rimanere fermi, altrimenti anche il pubblico si annoia.
In effetti, di artisti, in questi anni, ne ho intervistati tanti; ogni volta è una grande emozione, soprattutto perché – come dico sempre in trasmissione – si tratta di personaggi dello spettacolo che ho vissuto sulla mia pelle (come ammiratrice) e poterli conoscere da un punto di vista umano lo ritengo un privilegio. Con alcuni di loro, sono nate anche belle amicizie che ci hanno portato a sani confronti, lontani dal microfono. Dovrei parlare di ognuno degli artisti che ho intervistato, perché sono tante le cose che, a loro insaputa, mi hanno insegnato. Ho assorbito molto da tutti, in modo – ovviamente – diverso. Ho fatto e continuerò a fare tesoro della loro grande esperienza sul campo, per imparare, anche indirettamente, “i trucchi del mestiere”.

La tua voce è molto bella ed è il tuo biglietto da visita, ma sappiamo bene che non basta, e qui ti chiedo: quanto studio occorre per riuscire a coinvolgere il pubblico, solo con l’ascolto?
In questi anni, il “mio studio” si è focalizzato sul riascolto. Per migliorarmi, per imparare a tarare l’uscita della voce, è stato mio grande complice l’ascolto di me stessa, oltre che di altri colleghi. Anni fa, durante una diretta radiofonica (in quel caso ero intervistata), lo speaker si complimentò con me per la mia capacità comunicativa, ma mi suggerì di “aggravare” – rendere più profondo, abbassare – la tonalità della voce. Mi disse: “Devi parlare come Lilli Gruber”. A quel punto, il messaggio mi arrivò forte e chiaro e capii in quale direzione muovermi. Per fare radio, così come per cantare, è importante la respirazione diaframmatica che consente di muoversi con la voce in lungo e in largo. Con il tempo, si impara ad usarla proprio come se fosse uno strumento musicale e ad adeguarla al contesto, rendendola espressiva e colorata. La voce deve donare emozioni e creare suggestioni.
Giorgia non sai solo usare le tue capacità vocali, ma sei anche un’ammirata poetessa e scrittrice. La poesia è una forma di comunicazione diversa da quella vocale, parte da luoghi profondi del nostro animo. Quando componi cosa vorresti giungesse a tuoi lettori?
Credo che ogni poeta, ogni scrittore, attraverso le proprie creazioni, doni ai propri lettori una parte di sé. Non può essere nulla di diverso da ciò, perché, come giustamente anche tu sostieni, la Poesia arriva da luoghi profondi del nostro animo. Scrivere Poesia è mettersi a nudo, e dare ai lettori la possibilità di entrare nel nostro cuore, nei nostri pensieri, nel nostro sentire; in qualche modo, è come consegnare, a chi ci legge, la chiave per aprire quello scrigno che contiene l’amore per la vita, anche se, talvolta, vissuta in mezzo a mille avversità. Non potrei fare a meno della Poesia. Come ho già ribadito in altre occasioni, per me è respiro d’aria buona e pulita. È disintossicazione dalla realtà.

Bob Marley diceva: “Se Dio non avesse avuto canzoni da farmi cantare, io non avrei cantato nessuna canzone. Le canzoni vengono da Dio, tutte.” E qui ti chiedo: qual è il tuo rapporto con la spiritualità?
Per me esiste una Regia Centrale con la quale comunico direttamente, senza filtri e senza intermediazioni. Voglio che Lassù i miei messaggi arrivino direttamente dal mio cuore. Anni fa, scrissi una lirica intitolata: “Divino silenzio”, dopo essere uscita da un Santuario. Ebbene, in quei silenzi respirati in una chiesa vuota, ritrovo me stessa e so che, anche se non gli chiedo e non gli dico nulla, Lui sa di che cosa ho bisogno. Come diceva Sant’Agostino, credo che in ognuno di noi ci siano dei semi, delle tracce divine. Sta a noi capire come trovarle.

Sei anche una valida critica teatrale, letteraria, musicale e cinematografica e qui ti chiedo: dentro un testo, che sia teatrale, musicale o narrativo, quanto conta per te il messaggio?
Il messaggio è fondamentale. Anche durante una semplice conversazione, per non incorrere in spiacevoli incidenti di percorso e incomprensioni tra interlocutori, bisogna – prima di tutto – porsi una domanda: quale messaggio voglio far arrivare a chi ho di fronte? E a seconda della risposta che mi do, oriento il mio dialogo, scegliendo parole ad hoc. Ritengo che, anche su un palcoscenico, o tra le pagine di un libro, o nel testo di una canzone, si possa e si debba adottare lo stesso criterio. Una volta individuato il messaggio da condividere con il pubblico, devo scegliere il modo migliore per farlo. Ovviamente, esistono varie forme di comunicazione: quella diretta e quella indiretta. Non si può generalizzare. Spesso, è anche compito del pubblico, del lettore, o dell’ascoltatore, se attento e introspettivo – cogliere quei messaggi che non sono subito disponibili e che vanno ricercati cogliendo sfumature che potrebbero sfuggire, durante una prima analisi dell’opera.

Ma chi è Giorgia nella vita di tutti i giorni?
Giorgia (meglio Giorgina), nella vita di tutti i giorni è ciò che si legge sui social, e ciò che si ascolta in radio, perché non voglio apparire per ciò che non sono. Le bugie hanno le gambe corte, e il naso lungo, come si diceva nella favola di Pinocchio. Giorgina è, soprattutto, la mamma di tre meravigliosi ragazzi: Nicolò, Matteo e Simone che rappresentano la vera spinta, la linfa vitale e la forza per affrontare le difficoltà che la vita a volte presenta. E loro lo sanno…


Se potessi definirti con una sola parola quale sarebbe e perché?
Una parola sola non basta. Ne adopererò due: monella, pasticciona. Sono così sempre: un po’ sfacciata, un po’ pasticciona sia in onda, che fuori onda… E in quei “pasticci” c’è il mio mondo, la mia voglia di fare e di creare, per donare emozioni a chi mi segue.
Sei Consulente onorario della “Cattedra delle Donne/ONU”. qual è il tuo ruolo? Di cosa vi occupate?

Su un’idea del dott. Renato Ongania (studioso, esploratore, saggista,https://www.wikipoesia.it/w/index.php?title=Renato_Ongania&mobileaction=toggle_view_desktop – cite_note-9 religioso, operatore di pace e persona di rilievo nel campo di Scientology, ideatore del progetto WikiPoesia), nasce, nell’autunno 2024, la Cattedra delle Donne, progetto riconosciuto dall’ONU, che vi presento così come descritto sul sito: http://www.cattedradelledonne.it
“La Cattedra delle Donne è un progetto educativo di rilievo nazionale, nato per opporre alla sotto cultura dominante, ancora troppo spostata verso una versione maschilista, istanze di riforma etico-socio-culturali, per produrre un modello di convivenza civile, ordinato all’armonia del rapporto uomo-donna, di equità, sostanziato nella sua essenza dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, adottata dalle Nazioni Unite nel 1948. (…) La Cattedra delle Donne sposa l’Agenda ONU 2030 sulla parità di genere”.
La Dott.ssa Antonietta Micali, insegnante, Direttrice del Dipartimento di Letteratura dell’Accademia Tiberina, è stata designata anche come Direttrice di questo nuovo progetto, e proprio su invito di quest’ultima, sono entrata a far parte di questo prestigioso e importante gruppo di lavoro, come Consulente Onorario. Il mio ruolo, come quello di tutte le altre e gli altri Consulenti, è quello di condividere e divulgare, il più possibile, i valori e gli intenti della “Cattedra”, attraverso l’organizzazione di eventi mirati, ma anche – nel mio caso – per mezzo di interviste radiofoniche a chi ha dedicato la propria vita (e ancora la dedica) alla difesa dei Diritti Umani, e a contrastare la violenza sulle donne.
Esempio ne sono state le mie recenti interviste alla scrittrice Dacia Maraini, alla cantautrice Mariella Nava e all’attrice Daniela Poggi.Stanno bollendo in pentola altri eventi, come un Concorso letterario internazionale che, tra le varie categorie alle quali si potrà partecipare, vedrà anche la Cattedra delle Donne e i suoi obiettivi. Spero di poter realizzare altri progetti, entro tempi brevi.

Reciti e canti nella compagnia teatrale “Ma che bella compagnia!” di Margherita Fumero. Cosa ti sta dando questa esperienza?

Sono “un’attrice” per caso e canto, da sempre, per passione. Margherita ha percepito un talento che nemmeno io pensavo di possedere e mi ha proposto di entrare in questa compagnia che, per me, è come una grande palestra.
Sto imparando (e ancora tante altre cose apprenderò) a stare sul palco, non soltanto per cantare, o per condurre un evento (questo lo faccio, ormai, da molti anni), ma per recitare (ed è cosa ben diversa). Una volta in scena, devo diventare qualcun altro, che non sono io e non sempre è facile, ma tutto, prima di diventare semplice, pare sia difficile e insormontabile. Bisogna innanzitutto credere in se stessi e nelle proprie potenzialità, essere molto concentrati e, al tempo stesso, agire con leggerezza, provare molto interagendo con gli altri attori e attrici e osservare molto bene chi ha più esperienza, per trarne degli insegnamenti indiretti. Tutto questo, lentamente, fa acquisire sempre maggior scioltezza e disinvoltura.

Progetti futuri?

Ho sempre alcuni libri nel cassetto, che attendono di essere terminati e pubblicati. E poi, come già accennato, ho in mente di organizzare eventi che sottolineino il valore del progetto Cattedra. Prossimamente, uscirà il Manifesto del Nuovo Umanesimo del Dialogo, su un’idea del dott. Domenico Campana – giornalista Ansa. Come membro di giuria della II Edizione del Concorso letterario “G. Belli-F.Lami” promosso dall’Accademia Tiberina, sono stata chiamata a partecipare con un mio contributo su un tema molto attuale, analizzato in chiave umanistica.
In testa ho tante idee, ma per ora preferisco non svelare tutto…

Ringrazio te, Monica, per l’intervista, e coloro che ci hanno lette.

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Articoli

Gli artisti e gli autori che ho intervistato, dicono di me

FRANCESCA GHEZZANI, GIORNALISTA

Prepararsi prima di un’intervista studiando i minimi dettagli e saper scavare nelle persone senza essere invadente è un’arte non di tutti. Monica Pasero ha dimostrato di possederla. Grazie davvero per il tempo che mi ha dedicato.

Giosuè Forleo, scrittore e poeta.

Ho conosciuto Monica Pasero per caso e mi è piaciuta fin da subito; infatti l’ho scelta per recensire alcune poesie del mio ultimo libro, “Piuma bianca”. Monica è una giornalista e critica letteraria sempre disponibile, che si distingue per la sua eccellenza, originalità letteraria e cura nella realizzazione grafica. Le sue interviste e recensioni sono sempre caratterizzate da una grande profondità e sensibilità, che le permettono di cogliere l’essenza delle opere e degli autori che tratta. Ha una grande capacità nell’instaurare un contatto empatico con gli autori, capacità davvero rara e che le permette di ottenere risposte profonde e sincere. La sua scrittura è elegante e raffinata, rendendo piacevole la lettura dei suoi articoli su svariati argomenti. È una professionista che unisce esperienza, competenza e sensibilità, rendendola una delle migliori nel suo campo. Se siete alla ricerca di una critica letteraria con un blog che vi offra una visione profonda e stimolante delle opere e degli autori, Monica Pasero è la scelta ideale per la sua originalità di scrittura.

FREDERIK MC. MARK, SCRITTORE

Sono molto contento di aver conosciuto Monica e di averle fatto recensire il mio romanzo Kora: La pietra di Artfis. Un fantasy ricco di storie e misteri. Leggendolo, Monica è riuscita a cogliere l’essenza della storia, il che dimostra quanto sia preparata e sensibile nel percepire le emozioni. Grazie di cuore Monica, alla prossima

LEONARDO MANETTI, POETA

Monica è una persona molto attenta e professionale nel suo lavoro. Inoltre è molto gentile e disponibile. È la persona giusta sulla quale potete fare affidamento. La consiglio vivamente.

SERGIO CAMELLINI, POETA

Questa brillante recensione arricchisce davvero, poche volte ho trovato letterati capaci di entrare nell’animo con tanta delicatezza. A Monica Pasero, porgo i sensi della mia più profonda stima.

DANIELE OSSOLA, SCRITTORE

Ho conosciuto Monica attraverso un Concorso Letterario a Torino cui avevo partecipato.

Si è instaurato un rapporto culturale basato su dolcezza, gentilezza e profondità di emozioni.

La professionalità con la quale ha condotto l’intervista, avendone già realizzate diverse nella mia carriera di autore, posso quindi affermare che è unica in quanto ha scavato nel mio intimo per far emergere i fatti salienti della mia attività non solo di scrittore.

Non posso che rinnovare i miei complimenti!!!   

EDOARDO DE ANGELIS, CANTAUTORE

Nel variegato mondo attuale della comunicazione troviamo una tale quantità di organi e operatori, piccoli e grandi, più o meno efficaci, più o meno credibili … un bosco, una foresta nella quale è difficile trovare il sentiero giusto. Per questo motivo è importante affidarsi alle esperienze positive già vissute da altri. A questo proposito mi sento di suggerire un blog che si occupa principalmente di scrittura, con grande professionalità, garbo, sensibilità. Lo dirige Monica Pasero, e si chiama con un bellissimo nome: OLTRESCRITTURA. E’ vero, Monica e il suo blog vanno oltre la scrittura, sanno offrire, nella comunicazione quel passo in più di profondità, attenzione, interesse, che fanno la differenza … OLTRESCRITTURA, appunto” – Edoardo De Angelis – Il Cantautore Necessario

EUGENIO PATTACINI, SCRITTORE

Quando ci si avvicina al mondo delle interviste in campo letterario ci sono tre aspetti fondamentali e, quasi mai, si incontrano controparti efficaci su tutti e tre. Si parla di competenza e conoscenza del settore utili a impostare domande efficaci e ben articolare utili a conoscere l’autore ma anche a capire, non tanto cosa dica l’opera, ma dove può accompagnare il lettore. Poi c’è il contatto empatico che io ho misurato sia nel suo raro modo di approcciare ma anche condividendo spazi in salotti letterari. Il terzo punto è la realizzazione grafica perchè anche le migliori frasi, se calate in una impostazione raffazzonata, perdono valore. Monica invece caratterizza ogni sua intervista con l’eleganza dell’impostazione. Personalmente per questo aspetto leggerei suoi articoli anche su argomenti che assolutamente non mi appartengono. È bello quando si trova una controparte che mostri alto livello in uno di questi aspetti. Raro su due. Monica, per fortuna di chi la incontra, eccelle in tutti e tre.

MARCO PETRUZZELLA, POETA

Ho conosciuto Monica Pasero un po’ per caso trovandomi nella confusione e dispersione mentale e pratica tipica dell’esordiente. Ho pubblicato da poco per cui sono a digiuno sulle dinamiche della “critica” e della diffusione promozionale delle opere ma soprattutto degli autori. Una cosa, però, credo di averla compresa bene: ciò che conta nel rapporto col gli editori, con le agenzie o con gli editor o realizzatori di recensioni o interviste come Monica, è il rispetto, la cura e l’attenzione che questi hanno nei confronti dei testi, degli autori e delle loro biografie. Ecco con Monica ho provato la gioia e la soddisfazione, oltre di trovarmi al cospetto di una grande professionalità, di avere come interlocutore una persona sinceramente appassionata alla letteratura e alle dinamiche pagina/autore. Auguro ad ogni autore, esordiente o meno, di incontrare Monica Pasero per sentirsi meno solo in questo mondo affascinante ma complicato.

CLAUDE MOSCHELLI, COACH

Monica Pasero è una persona straordinariamente preparate professionalmente e culturalmente

MONICA BECCO, SCRITTRICE

Grazie Monica. Come la scrittura, anche le interviste sono un dono che viene scambiato reciprocamente tra le parti. Con queste risposte mi sono aperta alle persone che non mi conoscono; e loro mi donano il tempo e l’attenzione necessari per entrare nel mio mondo. Grazie a tutte e a tutti. Grazie soprattutto a te, Monica, che con questa intervista, interessante e sensibile, mi hai permesso di fermarmi e regalarmi il tempo di guardarmi e scoprire nuove e inesplorate sfaccettature di me stessa. È stato un piacere e un privilegio

DANIELA MEROLA, GIORNALISTA, SCRITTRICE

La giornalista e promoter culturale Monica Pasero è una professionista eccellente e molto preparata. La sua serietà è meritevole di fiducia.

ELIO SABA ,SCRITTORE

Considero l’intervista che mi ha fatto la giornalista Monica Pasero di grande valore. Mi ha fatto domande per niente scontate, che mi hanno permesso di esternare alcuni aspetti del mio modo di pensare e metter a nudo una parte dei miei sentimenti. Intervista assolutamente notevole.

SILVIA DAL CIN, SCRITTRICE,

Professionista seria, competente e anche molto umana.

SILVIA S.G PALANDRI, EDITRICE

Il lavoro di Monica è così accurato, profondo e dettagliato che un’ AI non riuscirà mai ad eguagliarlo. Domande affatto banali, capaci di scavare in profondità con intelligenza e La tua intervista mi ha emozionata e per rispondere alle tue domande mi sono ritrovata a fare un lavoro su me stessa e un punto sul mio lavoro al femminile. Grazie.

SARA DE BARTOLO, SCRITTRICE, DOCENTE

Non è semplice né scontato ritrovare professionalità e talento in un unica persona.
Parlo della scrittrice Monica Pasero.
I suoi libri nonché le sue interviste sempre pulite, chiare e complete, mai fuorvianti o allusive.
Ogni volta che le sue parole descrivono l’arte di un autore/ autrice , ne esaltano il colore e di conseguenza il valore.
Grazie Monica per ciò che fai ma soprattutto per come lo fai.
Grazie davvero.

PAOLO SORRENTINO, SCRITTORE

Il nome di Monica Pasero mi è stato fatto per la prima volta dal mio editore, Davide Indalezio di Edizioni della Goccia. Mi sono documentato, ho letto le molte cose che ha scritto e mi ha subito convinto per i suoi modi garbati, per la profondità delle sue analisi, per la capacità di cogliere le diverse sfumature e i colori nascosti delle opere che descrive di volta in volta. Si capisce subito che fa il suo lavoro con grande passione e competenza, insomma. Le ho affidato, quindi, la lettura del mio La strategia del Diavolo e anche se lei stessa ha ammesso subito che il genere giallo/thriller non è fra i suoi preferiti, la sua recensione ha soddisfatto appieno tutte le mie aspettative, constatando una volta di più la sua abilità nell’intercettare i significati meno evidenti, più nascosti del libro e sintetizzarli in modo brillante ed efficace. Rapida, essenziale, profonda, con le sue interviste, poi, riesce a interfacciarsi in modo altrettanto efficace con la personalità dello scrittore, offrendo al lettore elementi aggiuntivi capaci di incuriosirlo e farlo avvicinare ulteriormente alla lettura dell’opera. Esperienza decisamente positiva.

ANTONIO SPAGNUOLO,POETA

Ottimo intervento, ricco di cultura elevata e di coinvolgimento. Il tuo Interessamento alle luminosità della scrittura è degno di lode. Grazie per avermi Invitato. Esperienza di notevole fattura!

FRANCESCA ROMANA ROTELLA, SCRITTRICE

Monica Pasero ha recensito due mie raccolte poetiche con grande sensibilità e professionalità. Ha compreso in maniera profonda i miei versi e ha saputo evidenziarne le caratteristiche fondanti, mettendone in luce gli aspetti più interessanti. La sua alta professionalità è una garanzia di accuratezza e grande sensibilità.

ODILIA LIUZZI, ARTISTA

Vorrei dedicare un sentito ringraziamento a Monica Pasero per la splendida intervista che mi ha dedicato. È stata un’esperienza profondamente stimolante e arricchente, che mi ha permesso di raccontare il mio percorso artistico con sincerità e passione. Le sue domande, sempre pertinenti e ben calibrate, hanno toccato aspetti importanti del mio lavoro, spingendomi a riflettere ancora più a fondo sul significato e sulle emozioni che lo animano. Monica ha dimostrato grande professionalità, unita a una grande sensibilità. La sua capacità di creare un dialogo fluido e coinvolgente, ha reso questa intervista non solo un momento di condivisione, ma anche un’occasione preziosa per esprimere pensieri e riflessioni che spesso restano inespressi. Il suo approccio garbato e rispettoso ha reso tutto naturale, mettendomi completamente a mio agio. Raccontare il proprio percorso artistico non è sempre facile: dietro ogni opera si nasconde un mondo di emozioni, esperienze e scelte. Monica Pasero ha saputo cogliere e valorizzare il cuore del mio lavoro, trasformando l’intervista in un ritratto autentico del mio percorso artistico. Per questo, la ringrazio di cuore. È stata un’esperienza preziosa, resa speciale dalla sua bravura e gentilezza. Grazie ancora, Monica!

DARIO TONANI, SCRITTORE ( MONDADORI)

Ci sono persone sensibili annidate negli angoli della rete che parlano di scrittura con la mano sul cuore e il tocco delicato dell’intelligenza. Monica Pasero è una di queste; le sue domande per la mia intervista sono un bouquet di spunti originali, curiosità autentica e riflessioni profonde. Mi hanno colpito e spiazzato il giusto. Per questo le dico ancora grazie.

IL MAESTRO, ALESSANDRO PIERFEDERICI, SCRITTORE, DOCENTE

Ho conosciuto Monica attraverso i social: il suo modo di porsi, con schiettezza e sincerità, e descrivere con semplicità e accuratezza il suo lavoro mi ha subito convinto a contattarla. Ho potuto così conoscere una professionista di grande spessore che unisce una notevole esperienza ed una competenza acquisita sul campo a contatto diretto con opere e autori, ad una profonda sensibilità ed umanità, attraverso la quale coglie l’essenza delle opere recensite e gli aspetti più importanti della personalità dei suoi intervistati. Monica ha recensito i miei primi quattro libri ed ogni volta ho scoperto dietro le sue parole qualcosa che non immaginavo esistesse dietro i miei testi. Monica, infatti, sia nelle recensioni che nelle interviste, coglie l’anima stessa dell’autore, della sua personalità, del suo linguaggio, e sa mettere in rilievo tutto ciò che di bello, interessante, stimolante incontra, così che anche chi legge viene messo a contatto diretto con la cultura, l’umanità, la vita degli autori e delle opere. E non dimentichiamo la sua capacità di sintesi e la sua profondità nelle prefazioni: Monica ha scritto quella del mio quinto libro ed ha saputo in due pagine coglierne lo spirito e il messaggio, preparando la strada al lettore per vivere appieno il piacere della lettura e della comprensione.

GIORGIO INFANTINO, SCRITTORE

Grazie Monica per aver messo in evidenza gli aspetti salienti della mia produzione letteraria. La recensione di “Storie Sospese” coglie nel segno e l’intervista è stata condotta da te con grande professionalità.

ELEONORA COLORETTI, RESTAURATRICE

Brava! Sensibile precisa alle tematiche. Una professionista.

ANTONIO ZENADOCCHIO, ARTISTA

Monica è capace di identificarsi con l’intervistato e comprendere il suo modo di essere e il suo punto di vista. Questo rende l’intervista molto calzante e anche gratificante.

STEFANO ZAMPIERI, ARTISTA

Precisa, sensibile con una penna delicata ma profonda.

MASSIMO PEZZONI, POETA
Credo la piu bella e professionale intervista sia stata propio quella di Monica Pasero, la sua capacità di capire l’artista scavando nella sua sensibilità senza scalfirla ma facendone un ritratto completo e unico.

SERGIO SOZI, SCRITTORE, CRITICO LETTERARIO

Non accade molto spesso, in questi tempi, di poter colloquiare di letteratura con un giornalista che sia competente e rigoroso, ben documentato sugli aspetti biobibliografici dell’intervistato e perfino, direi, appassionato della materia in oggetto. Ebbene tutto questo ho potuto assodare nel corso della piacevole e stimolante conversazione che ho avuto con Monica Pasero sulla mia opera di scrittore

GIOVANNA FILECCIA, SCRITTRICE, EDITRICE

Una delle interviste più complete che ho rilasciato in questo periodo.

ALESSIO MIGLIETTA, POETA

Consiglierò il tuo lavoro senz’altro, e sono davvero entusiasta di questa intervista, credo la più bella ricevuta!

ANGELA CAVAZZUTI, SCRITTRICE

Un enorme GRAZIE alla bravissima Monica Pasero per la bellissima intervista sul mio universo da scrittrice.Con poche pennellate ha saputo dipingere un’immagine reale di me, come persona e come autrice.

MIRIAM DI NOTO, SCRITTRICE E DOCENTE

Ho avuto il piacere di rilasciare due interviste a Monica Passerò, riguardo al mio libro e alle mie esperienze di viaggio.Mi sono trovata davanti una professionista garbata e competente, capace di proporre domande profonde e ben calibrate.Ne è scaturito un dialogo piacevole e costruttivo, attraverso cui ho espresso pienamente il mio pensiero.

GIOVANNA DE VITA, SCRITTRICE

L’ Intervista ha saputo cogliere i tratti importanti del libro e la mia personalità. Le domande hanno messo in evidenza il lato umano e fragile del protagonista del racconto. Grazie


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