Donne e Scrittura: La Voce di Silvia S.G. Palandri, editrice della PublisHERstory

Intervista a cura di Monica Pasero

“Quando non possiamo continuare a sognare, moriamo.” Emma Goldman.
Forse è proprio il sogno la forza motrice che ha permesso a tante donne, in epoche diverse, di non arrendersi, di non far perire la loro essenza innanzi ai muri issati da una società, educata al maschilismo, che per troppo tempo ha messo la donna e le sue potenzialità in secondo piano; non riconoscendone il giusto valore in ambiti diversi tra cui la scrittura.
L’ospite di oggi ha creato il suo cammino professionale e umano proprio a favore delle donne, della loro storia, ponendo l’attenzione sul pensiero femminile, sul loro punto di vista. Dando voce a quelle autrici che non hanno potuto in vita evidenziare il loro valore… Donandone il giusto riconoscimento in ambito letterario e umano.
I suoi studi, i suoi interessi, si sono concentrati sul mondo delle donne, sulla loro storia e sui tanti diritti negati, e su questa linea continua il suo percorso lavorativo.
Da oltre venti anni è una ricercatrice nel campo degli studi di genere e delle politiche di genere. Ha esercitato presso il Dipartimento di Politiche di Genere dell’Istituto del Mediterraneo (IMED). Partecipa regolarmente congressi internazionali, dove presenta le sue ricerche e pubblicazioni nel campo degli studi di genere; questo le permette di condividere il suo lavoro con una comunità globale di studiosi e studiose e di contribuire alla crescita e allo sviluppo degli studi di genere a livello internazionale. Negli anni ha collaborato con diverse riviste e periodici specializzati in questioni di genere e studi sulle donne.
Ad inizio del 2000 ha fondato “Opportunità di Genere OG”, il primo blog italiano di Women’s studies.
Un anno fa è nata la sua Casa Editrice PublisHERstory, dedicata alla storia delle donne. (www.publisherstory.com).
La passione per la Storia delle Donne è nata proprio all’Università grazie alla Prof.ssa Conti Odorisio, che ha portato gli Women’s Studies a livello accademico in Itali
a.

Conosciamola meglio.

Grazie di essere qui; hai conseguito la laurea in Storia delle Donne con una tesi dal titolo “L’educazione femminile nel pensiero di Arcangela Tarabotti” (Venezia 1604 – Venezia 1652). Una figura davvero interessante, che non conoscevo, in poche parole qual era il pensiero della Tarabotti?

Suor Arcangela Tarabotti, all’anagrafe Elena Cassandra, semplicemente pensava che tutte le donne dovevano essere rispettate in quanto tali. Lei era una suora ‘forzata’, costretta dalla famiglia a farsi monaca già dall’età infantile, una murata viva praticamente. La sua forza è stata quella di partire dalla sua condizione personale per riflettere e capire le ragioni sociali e politiche che condizionavano la situazione delle donne nella società del suo tempo a Venezia. La sua condizione di monaca forzata infatti riguardava una considerevole popolazione femminile; era una prassi molto diffusa dalle famiglie quella di rinchiudere le proprie figlie per vari scopi, anche ereditari o di spese di dote. Lei inoltre rivendicava la necessità di un’istruzione per le donne e pari carriera!

Partecipi spesso a congressi internazionali, dove presenti le tue ricerche e pubblicazioni nel campo degli studi di genere. Quale sono a oggi i mutamenti più significativi a livello globale sulla figura della donna nella società?


È una bellissima domanda che richiede una risposta a più livelli. Innanzi tutto quella legata agli Studi di Genere e della Storia delle donne che in Italia e all’estero, in generale, non si sono mai fermati e che sono portati avanti da persone molto preparate ma anche temerarie e molto appassionate anche se la politica sempre più spesso negli anni ha tentato di limitarli, eliminarli, circoscriverli.
C’è poi un livello sociale, differente nei vari paesi del mondo. Sicuramente il predominio di società patriarcali è quello più diffuso. In Europa e nei paesi di visione occidentale le donne, da secoli, stanno lottando per sé stesse e per le donne future e qualche passo avanti si è fatto. Diversa e peggiore è invece la situazione femminile in quei paesi in cui alle donne, ancora oggi, vengono negati i diritti fondamentali di ogni essere umano , mi viene in mente il discorso di Meryl Streep all’Onu lo scorso 25 novembre in cui dichiarava che oggi le donne in Afghanistan, a cui non è consentito non solo studiare ma neanche più uscire di casa, hanno meno diritti di uno scoiattolo.
Ecco credo che la condizione delle donne nel mondo oggi rispecchi, ancora purtroppo l’affermazione di Simone De Beauvoir per cui ‘basterà una crisi politica, economica, religiosa perché i diritti delle donne siano rimessi in discussione’ quindi come ammoniva Miriam Mafai, ‘è meglio non abbassare la guardia, non si sa mai’.

Isabelle Allende afferma: “Emancipare le donne significa fidarsi di loro”. Una tua riflessione.


Allende è una scrittrice molto potente e da femminista sa bene che le donne possono essere all’altezza dei compiti e delle sfide che finora hanno riguardato solo gli uomini. E questo è senz’altro vero, soprattutto se fanno squadra tra di loro ma non perché da sole non ce la farebbero anzi ma perché abbiamo il bisogno di recuperare una dimensione comunitaria che ci è stata per secoli vietata e solo in parte recuperata grazie al femminismo degli anni ’70, in Italia ad esempio

Negli anni 2000 hai fondato Opportunità di Genere OG, il primo blog italiano di Women’s studies, in cui racconti, tra le altre cose, storie di donne poco conosciute o rimaste per anni nell’ombra. Quale tra queste senti più affine a te alle tue ideologie?


Molte donne che racconto sento vicine ma senz’altro alcune più di altre come Amelia Earhart, Suor Arcangela Tarabotti, Anna Maria Mozzoni; donne tra loro anche molto diverse ma questo è il bello di poter guardare ad un passato femminile ricco di figure ed esempi da cui attingere.

Hai fondato circa un anno fa la tua Casa editrice PublisHERstory, dedicata alla storia delle donne. (www.publisherstory.com). Come è nato questo progetto?


Il progetto della casa editrice in realtà è nato molti anni fa anche se poi mi sono presa tutto il tempo per poterlo realizzare. Era all’inizio solo un’idea prepotente che nel tempo ha avuto anche battute di arresto per poi però riprendere con più vigore di prima, come se avesse una vita tutta sua. Ed eccoci qui!

Molti dei libri pubblicati li ha tradotti tu stessa; qual è la più grande difficoltà nella traduzione di un libro?

Ad essere sincere tradurre un libro è molto stimolante e mi incuriosisce sempre ‘confrontarmi’ con l’autrice che vado a leggere e conoscere nella sua lingua che rivela scelte, modi di pensare personali e di un’epoca. Quando poi si traduce nasce l’annoso problema se rimanere fedelissimi al testo anche se può non essere particolarmente ‘accattivante’ per chi legge oppure scegliere di renderlo più ricercato ma con la consapevolezza di poter perdere qualcosa. È l’annoso dilemma di chi traduce. A me piace essere più fedele possibile al testo e allo stile autoriale originale, anche se può ‘penalizzare’ la bellezza della traduzione e a volte può non essere pienamente apprezzato. Inoltre amo lasciare parole originali e mettere note in calce che spiegano concetti originali o il contesto in cui vengono utilizzate.

Ogni tua Collana editoriale è stata dedicata ad una grande rappresentante della nostra storia, ti va di parlarcene di una in particolare?
Per ora abbiamo sei collane ma sono in perenne aggiornamento. Ogni collana è appunto dedicata ad una donna che la rappresenta. Sono donne a volte sconosciute o più note ma che in ogni caso hanno contribuito sensibilmente al cammino delle donne e quindi alla Storia che riguarda ognuno e ognuna di noi. Tra queste potrei citare Elisabetta Caminer che fu tra le prime giornaliste ma anche editrici europee e contribuì alla diffusione dell’editoria in Europa nel XVII secolo (Collana Giornalismo); oppure ancora Margaret Cavendish che è conosciuta per i suoi racconti utopici ma che è anche stata una donna che ha scritto la sua autobiografia con l’intenzione di pubblicarla per i posteri ed ha quindi scelto come presentarsi anche ai lettori del futuro. A lei è infatti dedicata la Collana delle Autobiografie. Oppure ancora Isabella Andreini che fu non solo una grande attrice della sua epoca ma anche una drammaturga che riscrisse la considerazione sociale nei confronti di una categoria che veniva assimilata alle meretrici (Collana Drammaturgia).

Tra i romanzi pubblicati mi soffermo su “Dieci giorni in manicomio e altri inediti articoli di giornalismo di inchiesta: Giornalismo”Nellie Bly fu l’inventrice del giornalismo d’inchiesta, nel XIX secolo si fece rinchiudere in un manicomio femminile di New York per testimoniarne le condizioni ambientali e psicologiche in cui erano tenute le pazienti. Già solo qui si sottolinea la caparbietà delle donne… Due parole su questo libro e sulla sua protagonista.

Dieci giorni in manicomio’ è un libro che Nellie Bly scrisse dopo un reportage che fece nel manicomio femminile di New York nel 1887. Fu il primo reportage del così detto ‘giornalismo sotto copertura’ che può essere ricondotto proprio a Nellie Bly quale creatrice. Con questo reportage Nellie Bly riuscì a far stanziare un finanziamento pubblico in favore della salute mentale mai visto prima e che anche oggi risulta ingente. È un reportage emozionante con cui si capisce come un’istituzione che avrebbe dovuto essere un punto di riferimento per pazienti e famiglie in realtà era diventato una soluzione da una parte, per famiglie povere che non potevano curare o assistere madri, figlie o mogli malate e dall’altra un modo per togliersi di mezzo donne scomode, non sottomesse. Insomma quello che in passato erano diventati i monasteri, come abbiamo visto con l’esperienza di Arcangela Tarabotti. Nellie Bly è riuscita con la sua denuncia pubblica, dando voce alle recluse, a far cambiare e migliorare questa situazione che invece in altri paesi per molto tempo ancora è rimasta un segno distintivo della società, pensiamo qui da noi al caso della poeta Alda Merini.
L’edizione di Dieci giorni in manicomio di PublisHERstory è stata arricchita inoltre da articoli d’inchiesta per la prima volta tradotti in italiano che mostrano l’impegno di Nellie Bly e ridonano uno spaccato della società statunitense dell’epoca.

Hai scelto per le opere che pubblichi una grafica originale, utilizzi font di dimensioni maggiori, rispetto alle altre Case Editrici. Una scelta stilistica inconsueta. Qual è la motivazione?


L’obiettivo principale di PublisHERstory è quello di garantire che le nostre opere siano accessibili al maggior numero di persone possibili, compresi coloro che hanno difficoltà visive. L’accessibilità dei testi è fondamentale per favorire un’esperienza di lettura inclusiva e piacevole, infatti non affatica chi legge e rende quindi la lettura facile anche a chi non ha problemi visivi. Crediamo che la grafica non sia solo un aspetto estetico ma un mezzo per comunicare meglio con chi ci legge. Inoltre, queste scelte stilistiche, contribuiscono a creare un’identità visiva unica che ci distingue dalle altre case editrici e rende riconoscibili i nostri libri. Tuttavia sappiamo che non tutti apprezzano questo aspetto e ce ne dispiace, per questo continuiamo a cercare un equilibrio che possa soddisfare le diverse esigenze delle nostre lettrici e lettori e siamo sempre aperti a suggerimenti e feedback per migliorare.

La tua Casa editrice si può definire di nicchia, visto che queste letture non comprendono un vasto pubblico. E questa tua scelta la vedo come un atto di grande coraggio e amore per ciò che fai. Un messaggio ai lettori perché dovrebbero leggere anche questi libri?


Perché sono libri! Né più né meno di tutti gli altri; sono libri per tutte e tutti. PublisHERstory è una casa editrice che si occupa di Storia delle donne, per riscoprire la storia e le storie di donne, scrittrici, scienziate, filosofe, artiste…quindi sono libri interessanti per chiunque, perché la storia e l’apporto che le donne hanno da sempre contribuito a dare nel tempo e nella società è un fatto che riguarda chiunque.

Progetti futuri?
Molti. La casa editrice ha sempre nuove uscite e Collane che arricchiscono il Catalogo e la scelta per le nostre lettrici e lettori.

Descriviti in una sola parola.
Granitica.

Ringraziando Silvia per questa interessante intervista, ricordo agli amici lettori di visitare il suo sito.

VISITATE IL SITO https://www.publisherstory.com/

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Articoli

Gli artisti e gli autori che ho intervistato, dicono di me

FRANCESCA GHEZZANI, GIORNALISTA

Prepararsi prima di un’intervista studiando i minimi dettagli e saper scavare nelle persone senza essere invadente è un’arte non di tutti. Monica Pasero ha dimostrato di possederla. Grazie davvero per il tempo che mi ha dedicato.

Giosuè Forleo, scrittore e poeta.

Ho conosciuto Monica Pasero per caso e mi è piaciuta fin da subito; infatti l’ho scelta per recensire alcune poesie del mio ultimo libro, “Piuma bianca”. Monica è una giornalista e critica letteraria sempre disponibile, che si distingue per la sua eccellenza, originalità letteraria e cura nella realizzazione grafica. Le sue interviste e recensioni sono sempre caratterizzate da una grande profondità e sensibilità, che le permettono di cogliere l’essenza delle opere e degli autori che tratta. Ha una grande capacità nell’instaurare un contatto empatico con gli autori, capacità davvero rara e che le permette di ottenere risposte profonde e sincere. La sua scrittura è elegante e raffinata, rendendo piacevole la lettura dei suoi articoli su svariati argomenti. È una professionista che unisce esperienza, competenza e sensibilità, rendendola una delle migliori nel suo campo. Se siete alla ricerca di una critica letteraria con un blog che vi offra una visione profonda e stimolante delle opere e degli autori, Monica Pasero è la scelta ideale per la sua originalità di scrittura.

FREDERIK MC. MARK, SCRITTORE

Sono molto contento di aver conosciuto Monica e di averle fatto recensire il mio romanzo Kora: La pietra di Artfis. Un fantasy ricco di storie e misteri. Leggendolo, Monica è riuscita a cogliere l’essenza della storia, il che dimostra quanto sia preparata e sensibile nel percepire le emozioni. Grazie di cuore Monica, alla prossima

LEONARDO MANETTI, POETA

Monica è una persona molto attenta e professionale nel suo lavoro. Inoltre è molto gentile e disponibile. È la persona giusta sulla quale potete fare affidamento. La consiglio vivamente.

SERGIO CAMELLINI, POETA

Questa brillante recensione arricchisce davvero, poche volte ho trovato letterati capaci di entrare nell’animo con tanta delicatezza. A Monica Pasero, porgo i sensi della mia più profonda stima.

DANIELE OSSOLA, SCRITTORE

Ho conosciuto Monica attraverso un Concorso Letterario a Torino cui avevo partecipato.

Si è instaurato un rapporto culturale basato su dolcezza, gentilezza e profondità di emozioni.

La professionalità con la quale ha condotto l’intervista, avendone già realizzate diverse nella mia carriera di autore, posso quindi affermare che è unica in quanto ha scavato nel mio intimo per far emergere i fatti salienti della mia attività non solo di scrittore.

Non posso che rinnovare i miei complimenti!!!   

EDOARDO DE ANGELIS, CANTAUTORE

Nel variegato mondo attuale della comunicazione troviamo una tale quantità di organi e operatori, piccoli e grandi, più o meno efficaci, più o meno credibili … un bosco, una foresta nella quale è difficile trovare il sentiero giusto. Per questo motivo è importante affidarsi alle esperienze positive già vissute da altri. A questo proposito mi sento di suggerire un blog che si occupa principalmente di scrittura, con grande professionalità, garbo, sensibilità. Lo dirige Monica Pasero, e si chiama con un bellissimo nome: OLTRESCRITTURA. E’ vero, Monica e il suo blog vanno oltre la scrittura, sanno offrire, nella comunicazione quel passo in più di profondità, attenzione, interesse, che fanno la differenza … OLTRESCRITTURA, appunto” – Edoardo De Angelis – Il Cantautore Necessario

EUGENIO PATTACINI, SCRITTORE

Quando ci si avvicina al mondo delle interviste in campo letterario ci sono tre aspetti fondamentali e, quasi mai, si incontrano controparti efficaci su tutti e tre. Si parla di competenza e conoscenza del settore utili a impostare domande efficaci e ben articolare utili a conoscere l’autore ma anche a capire, non tanto cosa dica l’opera, ma dove può accompagnare il lettore. Poi c’è il contatto empatico che io ho misurato sia nel suo raro modo di approcciare ma anche condividendo spazi in salotti letterari. Il terzo punto è la realizzazione grafica perchè anche le migliori frasi, se calate in una impostazione raffazzonata, perdono valore. Monica invece caratterizza ogni sua intervista con l’eleganza dell’impostazione. Personalmente per questo aspetto leggerei suoi articoli anche su argomenti che assolutamente non mi appartengono. È bello quando si trova una controparte che mostri alto livello in uno di questi aspetti. Raro su due. Monica, per fortuna di chi la incontra, eccelle in tutti e tre.

MARCO PETRUZZELLA, POETA

Ho conosciuto Monica Pasero un po’ per caso trovandomi nella confusione e dispersione mentale e pratica tipica dell’esordiente. Ho pubblicato da poco per cui sono a digiuno sulle dinamiche della “critica” e della diffusione promozionale delle opere ma soprattutto degli autori. Una cosa, però, credo di averla compresa bene: ciò che conta nel rapporto col gli editori, con le agenzie o con gli editor o realizzatori di recensioni o interviste come Monica, è il rispetto, la cura e l’attenzione che questi hanno nei confronti dei testi, degli autori e delle loro biografie. Ecco con Monica ho provato la gioia e la soddisfazione, oltre di trovarmi al cospetto di una grande professionalità, di avere come interlocutore una persona sinceramente appassionata alla letteratura e alle dinamiche pagina/autore. Auguro ad ogni autore, esordiente o meno, di incontrare Monica Pasero per sentirsi meno solo in questo mondo affascinante ma complicato.

CLAUDE MOSCHELLI, COACH

Monica Pasero è una persona straordinariamente preparate professionalmente e culturalmente

MONICA BECCO, SCRITTRICE

Grazie Monica. Come la scrittura, anche le interviste sono un dono che viene scambiato reciprocamente tra le parti. Con queste risposte mi sono aperta alle persone che non mi conoscono; e loro mi donano il tempo e l’attenzione necessari per entrare nel mio mondo. Grazie a tutte e a tutti. Grazie soprattutto a te, Monica, che con questa intervista, interessante e sensibile, mi hai permesso di fermarmi e regalarmi il tempo di guardarmi e scoprire nuove e inesplorate sfaccettature di me stessa. È stato un piacere e un privilegio

DANIELA MEROLA, GIORNALISTA, SCRITTRICE

La giornalista e promoter culturale Monica Pasero è una professionista eccellente e molto preparata. La sua serietà è meritevole di fiducia.

ELIO SABA ,SCRITTORE

Considero l’intervista che mi ha fatto la giornalista Monica Pasero di grande valore. Mi ha fatto domande per niente scontate, che mi hanno permesso di esternare alcuni aspetti del mio modo di pensare e metter a nudo una parte dei miei sentimenti. Intervista assolutamente notevole.

SILVIA DAL CIN, SCRITTRICE,

Professionista seria, competente e anche molto umana.

SILVIA S.G PALANDRI, EDITRICE

Il lavoro di Monica è così accurato, profondo e dettagliato che un’ AI non riuscirà mai ad eguagliarlo. Domande affatto banali, capaci di scavare in profondità con intelligenza e La tua intervista mi ha emozionata e per rispondere alle tue domande mi sono ritrovata a fare un lavoro su me stessa e un punto sul mio lavoro al femminile. Grazie.

SARA DE BARTOLO, SCRITTRICE, DOCENTE

Non è semplice né scontato ritrovare professionalità e talento in un unica persona.
Parlo della scrittrice Monica Pasero.
I suoi libri nonché le sue interviste sempre pulite, chiare e complete, mai fuorvianti o allusive.
Ogni volta che le sue parole descrivono l’arte di un autore/ autrice , ne esaltano il colore e di conseguenza il valore.
Grazie Monica per ciò che fai ma soprattutto per come lo fai.
Grazie davvero.

PAOLO SORRENTINO, SCRITTORE

Il nome di Monica Pasero mi è stato fatto per la prima volta dal mio editore, Davide Indalezio di Edizioni della Goccia. Mi sono documentato, ho letto le molte cose che ha scritto e mi ha subito convinto per i suoi modi garbati, per la profondità delle sue analisi, per la capacità di cogliere le diverse sfumature e i colori nascosti delle opere che descrive di volta in volta. Si capisce subito che fa il suo lavoro con grande passione e competenza, insomma. Le ho affidato, quindi, la lettura del mio La strategia del Diavolo e anche se lei stessa ha ammesso subito che il genere giallo/thriller non è fra i suoi preferiti, la sua recensione ha soddisfatto appieno tutte le mie aspettative, constatando una volta di più la sua abilità nell’intercettare i significati meno evidenti, più nascosti del libro e sintetizzarli in modo brillante ed efficace. Rapida, essenziale, profonda, con le sue interviste, poi, riesce a interfacciarsi in modo altrettanto efficace con la personalità dello scrittore, offrendo al lettore elementi aggiuntivi capaci di incuriosirlo e farlo avvicinare ulteriormente alla lettura dell’opera. Esperienza decisamente positiva.

ANTONIO SPAGNUOLO,POETA

Ottimo intervento, ricco di cultura elevata e di coinvolgimento. Il tuo Interessamento alle luminosità della scrittura è degno di lode. Grazie per avermi Invitato. Esperienza di notevole fattura!

FRANCESCA ROMANA ROTELLA, SCRITTRICE

Monica Pasero ha recensito due mie raccolte poetiche con grande sensibilità e professionalità. Ha compreso in maniera profonda i miei versi e ha saputo evidenziarne le caratteristiche fondanti, mettendone in luce gli aspetti più interessanti. La sua alta professionalità è una garanzia di accuratezza e grande sensibilità.

ODILIA LIUZZI, ARTISTA

Vorrei dedicare un sentito ringraziamento a Monica Pasero per la splendida intervista che mi ha dedicato. È stata un’esperienza profondamente stimolante e arricchente, che mi ha permesso di raccontare il mio percorso artistico con sincerità e passione. Le sue domande, sempre pertinenti e ben calibrate, hanno toccato aspetti importanti del mio lavoro, spingendomi a riflettere ancora più a fondo sul significato e sulle emozioni che lo animano. Monica ha dimostrato grande professionalità, unita a una grande sensibilità. La sua capacità di creare un dialogo fluido e coinvolgente, ha reso questa intervista non solo un momento di condivisione, ma anche un’occasione preziosa per esprimere pensieri e riflessioni che spesso restano inespressi. Il suo approccio garbato e rispettoso ha reso tutto naturale, mettendomi completamente a mio agio. Raccontare il proprio percorso artistico non è sempre facile: dietro ogni opera si nasconde un mondo di emozioni, esperienze e scelte. Monica Pasero ha saputo cogliere e valorizzare il cuore del mio lavoro, trasformando l’intervista in un ritratto autentico del mio percorso artistico. Per questo, la ringrazio di cuore. È stata un’esperienza preziosa, resa speciale dalla sua bravura e gentilezza. Grazie ancora, Monica!

DARIO TONANI, SCRITTORE ( MONDADORI)

Ci sono persone sensibili annidate negli angoli della rete che parlano di scrittura con la mano sul cuore e il tocco delicato dell’intelligenza. Monica Pasero è una di queste; le sue domande per la mia intervista sono un bouquet di spunti originali, curiosità autentica e riflessioni profonde. Mi hanno colpito e spiazzato il giusto. Per questo le dico ancora grazie.

IL MAESTRO, ALESSANDRO PIERFEDERICI, SCRITTORE, DOCENTE

Ho conosciuto Monica attraverso i social: il suo modo di porsi, con schiettezza e sincerità, e descrivere con semplicità e accuratezza il suo lavoro mi ha subito convinto a contattarla. Ho potuto così conoscere una professionista di grande spessore che unisce una notevole esperienza ed una competenza acquisita sul campo a contatto diretto con opere e autori, ad una profonda sensibilità ed umanità, attraverso la quale coglie l’essenza delle opere recensite e gli aspetti più importanti della personalità dei suoi intervistati. Monica ha recensito i miei primi quattro libri ed ogni volta ho scoperto dietro le sue parole qualcosa che non immaginavo esistesse dietro i miei testi. Monica, infatti, sia nelle recensioni che nelle interviste, coglie l’anima stessa dell’autore, della sua personalità, del suo linguaggio, e sa mettere in rilievo tutto ciò che di bello, interessante, stimolante incontra, così che anche chi legge viene messo a contatto diretto con la cultura, l’umanità, la vita degli autori e delle opere. E non dimentichiamo la sua capacità di sintesi e la sua profondità nelle prefazioni: Monica ha scritto quella del mio quinto libro ed ha saputo in due pagine coglierne lo spirito e il messaggio, preparando la strada al lettore per vivere appieno il piacere della lettura e della comprensione.

GIORGIO INFANTINO, SCRITTORE

Grazie Monica per aver messo in evidenza gli aspetti salienti della mia produzione letteraria. La recensione di “Storie Sospese” coglie nel segno e l’intervista è stata condotta da te con grande professionalità.

ELEONORA COLORETTI, RESTAURATRICE

Brava! Sensibile precisa alle tematiche. Una professionista.

ANTONIO ZENADOCCHIO, ARTISTA

Monica è capace di identificarsi con l’intervistato e comprendere il suo modo di essere e il suo punto di vista. Questo rende l’intervista molto calzante e anche gratificante.

STEFANO ZAMPIERI, ARTISTA

Precisa, sensibile con una penna delicata ma profonda.

MASSIMO PEZZONI, POETA
Credo la piu bella e professionale intervista sia stata propio quella di Monica Pasero, la sua capacità di capire l’artista scavando nella sua sensibilità senza scalfirla ma facendone un ritratto completo e unico.

SERGIO SOZI, SCRITTORE, CRITICO LETTERARIO

Non accade molto spesso, in questi tempi, di poter colloquiare di letteratura con un giornalista che sia competente e rigoroso, ben documentato sugli aspetti biobibliografici dell’intervistato e perfino, direi, appassionato della materia in oggetto. Ebbene tutto questo ho potuto assodare nel corso della piacevole e stimolante conversazione che ho avuto con Monica Pasero sulla mia opera di scrittore

GIOVANNA FILECCIA, SCRITTRICE, EDITRICE

Una delle interviste più complete che ho rilasciato in questo periodo.

ALESSIO MIGLIETTA, POETA

Consiglierò il tuo lavoro senz’altro, e sono davvero entusiasta di questa intervista, credo la più bella ricevuta!

ANGELA CAVAZZUTI, SCRITTRICE

Un enorme GRAZIE alla bravissima Monica Pasero per la bellissima intervista sul mio universo da scrittrice.Con poche pennellate ha saputo dipingere un’immagine reale di me, come persona e come autrice.

MIRIAM DI NOTO, SCRITTRICE E DOCENTE

Ho avuto il piacere di rilasciare due interviste a Monica Passerò, riguardo al mio libro e alle mie esperienze di viaggio.Mi sono trovata davanti una professionista garbata e competente, capace di proporre domande profonde e ben calibrate.Ne è scaturito un dialogo piacevole e costruttivo, attraverso cui ho espresso pienamente il mio pensiero.

GIOVANNA DE VITA, SCRITTRICE

L’ Intervista ha saputo cogliere i tratti importanti del libro e la mia personalità. Le domande hanno messo in evidenza il lato umano e fragile del protagonista del racconto. Grazie


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