La Bellezza è una forma del Genio, anzi,
è più alta del Genio perché non necessita di spiegazioni.
Essa è uno dei grandi fatti del mondo,
come la luce solare, la primavera, il riflesso nell’acqua scura
di quella conchiglia d’argento che chiamiamo luna.
(Oscar Wilde)

“Femminilità” è la parola chiave che apre al vasto mondo pittorico dell’artista di oggi; la quale con maestria e talento riproduce la figura femminile nella sua totale essenza: corpi sinuosi, delicati di donna, rubano la scena e gli occhi; portandoci a contemplare terre lontane in cui l’avvenenza, la passione e la sensualità divengono primari.
Donne eteree, magiche, si elevano su queste tele, sguardi lungimiranti, occhi espressivi raccontano stati d’animo, differenti, di donne che amano, soffrono, sperano, attendono …
Raffigurazioni, quasi celesti, che sfiorano il mistico e lasciano intravedere visioni nuove, dove la fantasia si mescola alla realtà. Opere significative che ci aprono ad ampie interpretazioni; soggetti intrecciati tra realtà e finzione, spronano il nostro sguardo ad andare oltre. Sacro e profano si accarezzano senza ledersi tra loro; un mix vincente che evidenzia l’estro e l’immensa grazia di questa artista.
E come le sue amate farfalle, si posano delicati sulle tele i colori pastello; dai blu ai tenui rosa che imprigionano nei suoi soggetti tutta la sua femminilità.
Ma non mancano opere più decise, dove domina il nero, il rosso, il giallo. Il mistero, l’avventura. Cavalli al galoppo aprono a nuovo spirito, pensieri espressivi che si ribellano su tela e scalpitanti ci inoltrano in inaspettati scenari: dai mari cangianti e spumosi, al volo di gabbiani liberi, alle distese di girasoli baciati da un caldo sole estivo.
Non manca davvero nulla nelle opere dell’artista di oggi che ci porta in un mondo fatto totalmente di lei, di magia e di alternativa … L’alternare una reale condizione e renderla bella, anzi bellissima, scavando nell’ animo e portando ogni soggetto ad essere una piccola magia universale.
Conosciamola meglio
Nora Sciarra, in arte Nora Art, classe 1969, è un’artista autodidatta nell’ambito della pittura. Fin dalla tenera età si applica in questo campo maturando uno stile figurativo personale, sperimentando varie tecniche pittoriche in special modo la pittura ad olio. Le sue opere studiano con profondo rispetto la realtà circostante senza codificarne, concettualmente e visivamente, le forme realistiche mutandole però con il suo stile fantasioso. Spesso unisce tecniche come la pittura a materiali estranei ad essa creando rilievi ad effetto tridimensionale, formando così delle opere che sembrano mutare da forme piane a forme tridimensionali. In questi anni ha illustrato con le sue opere diverse uscite letterarie, ha presenziato a molte mostre mostre ai castelli Romani, partecipato a famose aste.
Innanzi tutto ti ringrazio di essere qui e parto subito col chiederti, quando è nata la tua passione per la pittura? Ricordi il tuo primissimo disegno?
Grazie a te Monica per avermi dato la possibilità di farmi conoscere. Certo! I ricordi dei miei primi disegni risalgono alla tenera età, da piccola già disegnavo. Alle elementari, ricordo che la maestra mi incoraggiava facendomi molti complimenti. Il mio primo quadro a olio l’ho realizzato a nove anni, per emulare mia sorella maggiore che già dipingeva e da lì non ho più smesso.
Soggetto primario delle tue opere è senza dubbio la donna; c’è un motivo per questa tua scelta?
Mi dà molta soddisfazione dipingere la “donna” nelle sue molteplici espressioni, secondo me la bellezza di un paesaggio è più completa con una figura femminile che ammira lo spettacolo della natura; è come se dipingessi me stessa che guarda e assapora ogni momento del panorama dipinto.

Chagall diceva: Aprivo solamente le finestre della mia camera ed entravano l’aria color blu, l’amore e i fiori. Questa sua espressione mi ha ricordato te; e ti chiedo: a quale fonte d’ispirazione attingi per le tue opere.
La mia voglia costante di evadere con la mente mi ispira, mi porta direttamente in un’altra dimensione di pensiero, mi allontana dalla realtà per poi ritornare con tantissime idee da quel viaggio fatto con la fantasia.
Nei tuoi quadri spicca forte la bellezza, la perfezione femminile viene esaltata divenendo quasi surreale. Ma secondo te la bellezza può essere standardizzata al modello sociale in vigore oggi?
Secondo me la bellezza oggi è molto standardizzata, la chirurgia estetica viene utilizzata in modo esagerato, così da creare corpi tutti uguali, gonfi oltre misura. La bellezza che dipingo è semplicemente armonia dei colori e delle forme.

Hai illustrato le raccolte poetiche di Antonella Commendatore “Da bozzolo a farfalla” e “Aspettavi qualcuno aspettavo te” edite dalla Ctl Editore Livorno di Nino Bozzi. S Dopo di lei hai illustrato “Il piacere di Gabriele d’Annunzio” con 28 immagini di dipinti fatti mano. La copertina del libro di poesie di Patrizia Giordano “Di donne di sogni e altro ancora” e la copertina del romanzo storico, Berlino Est 1989, e Ricordi di una giovane libraia entrambi di Enrico Casartelli. Come hai vissuto queste esperienze?
Sono grata di aver potuto dare un volto ai versi di e alle parole di queste autrici e autore, perché grazie al connubio “arte e parole” emerge ancor di più la positività della vita e dell’amore che muove il mondo.Sono davvero felice di aver potuto vivere queste esperienze e che la scelta sia caduta su di me e sulle mia opere.

Henry Ward Beecher, politico del secolo scorso, affermava: Ogni artista intinge il pennello nella sua anima, e dipinge la sua stessa natura nelle sue immagini. Nelle tue opere domina, oltre la femminilità, anche la libertà: capelli al vento, cavalli al galoppo, farfalle libere e voli di uccello, onde spumeggianti, tutto questo mi fa pensare alla tua innata voglia di espressione; alla forte ribellione che si scatena in te quando prendi tra le mani il pennello e oltre al colore liberi anche l’anima; è così?
Ma certo! Non posso che condividere il pensiero che ogni artista intinge il pennello nella propria anima prima di dipingere! Tutto deriva dall’anima, io dipingo ed imprimo sulla tela il mondo che ho dentro e i miei semplici pensieri effimeri mutano in materia leggibile a tutti.

Come scritto nella tua biografia, sei un’ autodidatta e questo evidenzia il tuo grande talento; ma quanto è importante la tecnica e lo studio nel tuo percorso artistico?
Fin da piccola la mia tecnica l’ho inventata ed elaborata dipingendo tanto, tutti i giorni, ho imparato dagli errori, come procedere per migliorarmi sempre più; fino ad arrivare a ciò che sono oggi. Comunque la mia arte è in continuo mutamento, grazie all’utilizzo e all’esplorazione di nuove tecniche.
Chi è Nora art nella vita di tutti giorni?
Nora è una persona introversa, che con la pittura cerca di esprime le emozioni più profonde per rendere l’anima più fluida e liberarla dai blocchi emotivi.
Se dovessi definirti con una sola parola quale sarebbe e perché?

“Semplicità”, perché non voglio una vita artificiosa fatta per il gusto di apparire e pensare solo al successo, voglio stare bene con me stessa e con la mia famiglia ed esser sempre presente per loro.
Ed eccomi alla mia ultima domanda: quanto è importante nella tua vita il sogno?
Il sogno è importantissimo per me, perché ne traggo molta ispirazione; infatti i miei dipinti dalle tonalità azzurre evocano molto l’onirico mondo notturno. Parlando del sogno non posso che citare un artista che sento particolarmente vicino, Vincent Van Gogh il quale afferma: “Sogno di dipingere e poi dipingo il mio sogno” cosa aggiungere, questa citazione è esattamente quel che penso e vivo.
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