Un omaggio alla figura paterna, un ricordo dei suoi trascorsi terreni. Giuseppe Storti racconta la vita del suo amato padre, preside e figura di riferimento nella sua amata Casoria. In questo breve saggio v’è tutto l’amore e il rispetto di un figlio che ha seguito l’esempio del padre e ha voluto ricordarlo per la sua umiltà e il suo impegno sociale. Per chi ha conosciuto il Preside Storti, sarà un modo degno di rivivere il suo ricordo; per gli altri un insegnamento di quanto la figura paterna sia fondamentale nell’ educazione dei figli e dell’ amore che nel tempo consegue… radici che crescono e nuovi fuori sbocciano.
Monica Pasero
La memoria va coltivata.
Solo così può essere vinto l’inesorabile trascorrere del tempo.
“Bisogna salvare qualcosa del tempo in cui non saremo più”, come ci ri-corda la scrittrice francese Annie Ernaux.
Solo raccontando il passato con la scrittura potremmo eternare i ricor-di, trasferendo la memoria indivi-duale a quella collettiva.
Questo il senso della biografia scritta per ricordare la vita, l’impegno e la dedizione di un uomo di lettere:
Il Prof. Michele Storti, che aveva due stelle polari sempre seguite fino all’ultimo anelito di vita: la scuola e la famiglia.
La narrazione della sua parabola terrena è fatta di testimonianze, ri-cordi e documentazione che si inseri-sce nel quadro della grande storia della sua città natale: la nobile terra di Casoria. Un tuffo nel passato che riporta al cuore una società fatta di uomini e donne di valore e di valori.
Gente semplice, legata alle tradizioni e alla fede nei grandi santi che han-no legato il proprio cammino di san-tità a quello della città di Casoria.
Giuseppe Storti

Biografia autore Giuseppe Storti, giurista di professione(Avvocato specialista in Diritto Amministrativo e Scienze dell’Amministrazione), giornalista e scrittore per passione. Iscritto all’Albo dei giornalisti, elenco pubblicisti della Campania dal 1982. Esperto in Comunicazione Politico- Istituzionale. Ha collaborato per decenni con «il Mattino di Napoli».È stato direttore di numerosi giornali e portali. Nell’attualità collabora con giornali quotidiani e mensili. Nel 2021 ha pubblicato per Guida Editori “Il tempo fermo,” romanzo finalista al Concorso Letterario Gold Writer Officina Edizione 2021. Un suo racconto breve:“Sognando Segni”storia di un rider romano, è stato pubblicato da due diverse case editrici, conseguendo la menzione d’onore speciale al Concorso Letterario “ Emozioni” 2022. Membro dell’Accademia Nazionale di Arte e Letteratura di Roma. Membro della 3C Coordinamento Comunicatori per la cultura. A gennaio 2024 l’uscita del suo nuovo libro: Con orgoglio, da Scampia. Storie di periferie esistenziali e di riscatto sociale. Edito dalla Giannini di Napoli. Dal 2022 è membro dell’Accademia D’Arte e Letteratura di Roma. Nel corso del 2023 ha pubblicato un racconto dal titolo: “ Amicizia e amore” in una raccolta di dieci racconti a tema, intitolata “ Agorà l’amicizia si fa in dieci,” curata dallo scrittore Eugenio Pattacini. Nel corso del 2024, ha pubblicato un Racconto dal titolo: “ Certe notti” in un antologia di dieci racconti intitolata: “Agorà il senso di un incipit” curata dallo scrittore Eugenio Pattacini. Nel 2024 ha partecipato alla seconda edizione del concorso letterario di racconti e poesie sulle malattie rare e disabilità, dal titolo “ Vi racconto una storia” con il racconto breve “ Rara AVIS”. Nel mese di marzo del corrente anno ha ricevuto, per il libro:” Con orgoglio da Scampia. Storie di periferie esistenziali e di riscatto sociale, la segnalazione per la letteratura, dall’Accademia Italiana d’Arte e Letteratura di Roma. Sta ultimando l’editing del suo quarto romanzo. Autore e curatore della pagina culturale “ Il Salotto di nonna Speranza” su F.B.https://www.facebook.com/profile.php?id=61554338573065
La sua frase preferita è: “Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è un’immortalità all’indietro. Umberto Eco”.








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