Scrivere un libro sul jazz significa intraprendere un viaggio nel cuore pulsante della cultura americana: un luogo dove la musica si intreccia alle vicende storiche, sociali ed economiche di intere generazioni. Non si tratta solo di raccontare l’evoluzione di uno stile musicale, ma di svelare le dinamiche profonde che hanno attraversato la società statunitense nel Novecento: la lotta per i diritti civili, il ruolo dell’individuo nella massa, il dialogo costante fra tradizione e innovazione; portando alla luce conflitti, sogni, contraddizioni, conquiste e, soprattutto, dando voce a chi non sempre l’ha avuta nella narrazione ufficiale, restituendo dignità alle storie “minori” che hanno fatto da sottofondo al grande racconto americano. Il jazz è uno dei generi musicali più influenti e ricchi di storia del XX secolo. Nato nelle comunità afroamericane di New Orleans, affonda le radici nell’esperienza della schiavitù, nella spiritualità dei gospel, nelle work song e nei blues, per poi evolversi attraverso la contaminazione con la musica europea, il ragtime, le nuove tecnologie urbane, la musica africana e molti altri linguaggi sonori. Il jazz ha dato vita a una moltitudine di stili, tecniche. Definirlo solo un genere musicale sarebbe riduttivo: è piuttosto il risultato di un mix di tradizioni, culture e sensibilità tantoché è diventato uno specchio fedele – a volte deformante – della società americana negli anni. Nel jazz ritroviamo le tensioni razziali, il desiderio di emancipazione, la sfida alle convenzioni, la ricerca di libertà creativa, ma il jazz è anche la celebrazione dell’improvvisazione: ogni musicista porta con sé la propria unicità fatta di voce, timbri e storie personali, ma è fondamentale che sappia ascoltare e dialogare con gli altri musicisti per creare la giusta sinergia. Questa dinamica è una metafora potente della società americana fondata sull’incontro, spesso conflittuale, fra differenze. La jam session diventa così laboratorio di democrazia, dove si sperimenta in tempo reale come convivere, negoziare, innovare. Ogni fase del jazz riflette mutamenti profondi nella società: dallo swing delle Big Band, che accompagna l’America degli anni Trenta e Quaranta, al sogno di risollevarsi dalla Grande Depressione; al bebop che negli anni Quaranta rompe con il passato e si fa portavoce di una nuova consapevolezza afroamericana, al cool jazz, al free jazz, al fusion: ogni stagione del jazz è anche una stagione della società tra migrazioni, rivendicazioni civili, evoluzione dei costumi. Il jazz è la colonna sonora di una nazione in perenne ricerca di un senso, che non teme di mettersi in discussione e reinventarsi. Raccontare il jazz è un atto necessario per comprendere davvero l’America ed entrare nelle sue contraddizioni, ascoltare le sue voci più autentiche, seguire le improvvise accelerazioni e i momenti di silenzio. Un libro che esplori il jazz, come trasposizione della società americana, non solo arricchisce chi legge con nuove conoscenze musicali, ma offre anche una chiave per interpretare la storia e il presente di un intero popolo. Questo saggio si propone di raccogliere, spiegare e approfondire i principali termini che caratterizzano il mondo del jazz, e i tanti artisti che lo hanno reso grande; offrendo a chi legge una guida essenziale – ma al tempo stesso dettagliata – per orientarsi e perdersi con consapevolezza nell’incanto di questa musica straordinaria, perché il jazz non è solo musica: è memoria, resistenza, speranza, e soprattutto, libertà.
BIOGRAFIA AUTORE
Giordano, nato a Cuneo nel 1966, è un giornalista pubblicista che ha saputo coniugare la passione per la scrittura con una spiccata sensibilità culturale e sociale.

Giordano vanta un percorso ricco e poliedrico, con esperienze sia nella carta stampata che nel panorama radiofonico locale. Nel corso degli anni, ha collaborato con importanti realtà culturali e associative: l’Alliançe Française, che promuove la lingua e la cultura francese; il CUM (Centre Universitaire de la Mediterranée), ed il Club Unesco Alba, Langhe e Roero.
La sua propensione all’impegno si riflette nella partecipazione all’attività di più associazioni: come presidente di Altra Idea Cuneo, Binario Unico e CoffeeMesh, piattaforme di scambio e confronto culturale. Grazie a queste esperienze, Giordano si distingue come figura di riferimento per chi desidera esplorare le connessioni tra arte, cultura e impegno sociale nel panorama cuneese e oltre.
Nel mese di settembre 2025, ha pubblicato “Mi ricordi una canzone”, un saggio che ripercorre la musica italiana dagli anni venti ad oggi. “L’anima del Jazz ed i suoi protagonisti” è la sua seconda pubblicazione.








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