Il Ponte tra Medico e Poeta: Un Viaggio di Passione

INTERVISTA AD ANTONIO SPAGNUOLO

Ho appreso il canto argentato della sera
con la semplice follia delle mie nostalgie
ricamate con fili d’argento
alle pareti.
Ripetono un sussurro fianco a fianco
nel tepore della malinconia,
tra le porte che si affacciano sul nulla
e gli armadi ormai vuoti.
Fra la nuda verità che si attorciglia
su sé stessa
e il profilo che esclude confini
riprender fiato è come spaccare il cuore.
Futili Arpeggi. A. Spagnuolo

L’essere umano ha bisogno di equilibrio e spesso lo crea come un ponte tra la sua professione e le sue innate passioni. L’ospite di oggi ha svolto la professione di medico chirurgo, medico di famiglia, per lungo tempo; e si sa che quando parliamo di scienza, ci poniamo su basi realistiche, provabili ed è la parte razionale che domina il percorso del nostro ospite; nuove scoperte e prove oggettive.
Ma l’essere umano non vive solo di razionalità: ha bisogno di una parte più leggera che sfugga al quotidiano, che riequilibri e alleggerisca il cuore… e qui nasce il connubio tra la sua parte scientifica, legata alla professione, e la sua parte più intima che sfocia nell’irrazionale, immergendosi nel mondo arduo e infinito della poesia.

E l’ospite di oggi non si è certo risparmiato nel comporre. Ne ha fatta di strada dal lontano 1953 quando fece i primi passi pubblicando la sua prima silloge: “Ore del tempo perduto” – Intelisano – Milano. Di cui ricevette il plauso di Umberto Saba. Da allora la sua produzione letteraria è cresciuta e, come un fiume in piena, ha invaso i suoi giorni tra versi e nuove liriche. A oggi conta oltre 40 volumi poetici più altri in prosa e alcuni volumi per il teatro.
La poesia è divenuta talmente parte integrante della sua vita che oltre a comporre ha fondato alcune riviste culturali tra cui ricordo: Prospettive culturali”, alla quale hanno collaborato firme autorevoli. Ha fondato e diretto la rivista “Iride”. In seguito ha fondato e diretto la collana: “L’assedio della Poesia” (dal 1991 al 2006). Pubblicando autori di interesse nazionale come Gilberto Finzi, Gio Ferri, Giorgio Bàrberi Squarotti, Massimo Pamio, Ettore Bonessio di Terzet, Giuliano Manacorda, Alberto Cappi, Dante Maffia e altri.
Attualmente dirige la collana “Frontiere della poesia contemporanea” per “La valle del tempo” editrice, e la rassegna” poetrydream” sul web; inoltre presiede il premio “L’assedio della poesia 2020”.
Oltre alla sua ricca produzione letteraria, non sono mancati i riconoscimenti che negli anni sono stati davvero tanti! Ricordo tra i più recenti: il Premio “Libero de Libero 2017” – Premio “Salvatore Cerino 2018” –Premio “L’arte in versi 2018” — Menzione speciale al premio “Aoros 2017” – Lauro d’oro alla carriera “Premio città di Conza 2017” – Premio “N. e C. Di Nezza” Isernia 2018 -. “Premio all’Eccellenza 2019” – Roma. Premio Silarus 2020 – Premio speciale “Lettera d’amore 2021” – Premio speciale “Tradotto in francese, inglese, greco moderno, iugoslavo, spagnolo ris” 2021.- Premio Emily Dickinson 2022. Premio Eccellenza alla cultura 2022., rumeno, arabo, turco.

Di lui hanno scritto numerosi autori fra i quali Umberto Saba, A. Asor Rosa che lo ospita nel suo “Dizionario della letteratura italiana del novecento” e nella “Letteratura italiana” edizioni Einaudi , Carmine Di Biase nel volume “La letteratura come valore”, Matteo d’Ambrosio nel volume “La poesia a Napoli dal 1940 al 1987”, Gio Ferri nei volumi “La ragione poetica” e “Forme barocche della poesia contemporanea”, Stefano Lanuzza nel volume “Lo sparviero sul pugno”, Felice Piemontese nel volume “Autodizionario degli scrittori italiani” , Corrado Ruggiero nel volume “Verso dove”, Alberto Cappi nel volume “In atto di poesia”, Ettore Bonessio di Terzet nel volume “Genova-Napoli due capitali della poesia”, Dante Maffia nel volume “La poesia italiana verso il nuovo millennio”, Sandro Montalto in “Forme concrete della poesia contemporanea” e “Compendio di eresia”, Ciro Vitiello nel volume “Antologia della poesia italiana contemporanea”, Plinio Perilli in “Come l’ombra di una nuvola sull’acqua”, Carlo Di Lieto in “La bella afasia” , Mario Fresa nel suo “Dizionario critico della poesia italiana”, oltre a D. Rea, M. Pomilio,D. Cara, G. Linguaglossa, M. Lunetta, G. Manacorda , Gian Battista Nazzaro , G. Panella, Nazario Pardini, Ugo Piscopo, G. Raboni , Enzo Rega, Carlangelo Mauro, Silvio Perrella, Annella Prisco, e molti altri .

Oggi ospito un uomo, un Poeta con la P maiuscola ed è davvero un onore per me averlo qui. Alla domanda perché si scrive poesia lui risponde: “Perché si scrive poesia? Si scrive ancora poesia perché il processo di trasformazione generazionale va compiuto con la consapevolezza che siamo coinvolti sempre in un processo che fermenta, nel principio di uno sconvolgimento che non trova mai una conclusione attraver¬so i decenni e diviene tensione, tono, lacerazione, nel movimento appena accennato della danza…”. E io una domanda a tal proposito l’ho già pronta.

Innanzitutto la ringrazio di essere qui e le chiedo, inizia a scrivere giovanissimo, ricorda la sua prima composizione?


Ringrazio sentitamente per questa occasione, che ci permette di parlare finalmente di poesia. Ho iniziato a scrivere giovanissimo perché sin da bambino ho ammirato e letto le vignette del famoso “Corriere dei piccoli”, che erano scritte sempre in endecasillabi. L’endecasillabo è stato sin da allora una specie di musica per il mio orecchio ed il primo tentativo di scrittura sinceramente non lo ricordo, perduto ormai chissà dove. Posso solo riandare al mio primo volumetto “Ore del tempo perduto” del 1953, il quale inaspettatamente ricevette l’elogio di Umberto Saba, del quale conservo gelosamente la lettera.

A quale autore si sente più affine?

La risposta non è semplice perché io ho attraversato varie esperienze di scrittura ed ho letto decine e decine di volumi. Diciamo che i miei primi passi vedono l’influsso di Gabriele D’Annunzio, autore che ho amato ai tempi del liceo. Passato poi tra le esperienze del futurismo, dell’ermetismo, della sperimentazione, la mia produzione attuale è discretamente plasmata nel più dicibile. Attualmente mi sento molto vicino a Pablo Neruda.

Il mondo della poesia la porta a divenire lei stesso ideatore di collane poetiche come “L’assedio della Poesia”, dove ha potuto constatare con mano il lavoro editoriale, tra gli autori pubblicati quale ricorda con più entusiasmo?

Io ho fondato e diretto diverse riviste tra le quali la più famosa “Prospettive culturali”, tra gli anni 60 e 80 dello scorso secolo, e la collana di volumi “L’assedio della poesia” tra gli anni 80 e 90. Molti gli autori ospitati, da Domenico Rea a Mario Pomilio, a Michele Prisco a Stelio Maria Martini, a Giovanni Raboni e altri. L’autore che ricordo con grande piacere è Gilberto Finzi, perché fu simpaticissimo amico e uomo dall’intelletto luccicante. Attualmente dirigo con grande successo la collana “Frontiere della poesia contemporanea” per la editrice “La valle del tempo”.

Jorge Louis Borge diceva: “Ogni poesia è misteriosa. Nessuno sa interamente ciò che gli è stato concesso di scrivere”. Nel suo comporre non si è mai chiesto se ciò che fuoriuscisse dalla sua penna fosse davvero suo o provenisse da qualcosa di più grande?


Assolutamente preziosa la scrittura in versi e le composizioni sono sempre una esplosione del bagaglio culturale che portiamo dentro. Non mi sono mai posto questa domanda perché ho sempre inseguito la mia personale ricerca della parola, fuori da vincoli di scuole o correnti, anche se sicuramente l’eco delle poesie lette e rilette comportano un delicato involontario esprimersi del ritmo.


Quanto la sua attività professionale, spesso a contatto con la sofferenza, ha influito nel suo comporre?


La mia lunghissima attività di medico è cresciuta di pari passo con la mia passione per la scrittura. Il contatto umano e la capacità spiccata di saper ascoltare hanno positivamente influito nel mio comporre. Del resto lo studio della “Medicina” è una materia umanistica, e le varie esperienze quotidiane hanno inciso sui miei versi. Da sottolineare che nel mio tempo dell’ermetismo moltissimi vocaboli scientifici sono scesi in campo sulla pagina, creando componimenti affascinanti.

La sua produzione letteraria è davvero vasta, mi soffermo sui Titoli delle sue sillogi; tutti davvero interessanti, e mai scontati. E questo mi fa presupporre una cura del dettaglio non indifferente. Prendo ad esempio: “Ricami dalle frane” – Oedipus 2021, (silloge vincitrice del premio Emily Dickinson 2022) ha un titolo davvero interessante e mi fa pensare alla speranza: la frana intesa come disfacimento, crollo di un sogno, il ricamo come quel piccolo segno che la bellezza si possa ricostruire ovunque. Una sua considerazione.


Effettivamente io curo molto il dettaglio della “parola”. Mi dedico sempre alla scelta del simbolo e del segno perfetto, possibilmente musicale. Va benissimo la sua interpretazione del titolo “Ricami dalle frane”. Mi hanno chiesto più volte anche una interpretazione del titolo del penultimo volume: “Riflessi e velature”- Bene: “Riflessi” come nello specchio il ritorno dei ricordi più cari di un tempo trascorso, memoria indelebile, e “velature” è la tecnica che usano i pittori per ravvivare i colori opacati dalla corrosione.


In “Ritmi del lontano presente” Massimo Pamio prende in esame le sue opere edite tra il 1974 e il 1990. Plinio Perilli con il saggio “Come l’ombra di una nuvola sull’acqua” (Ed. Kairos 2007) rivisita gli ultimi volumi pubblicati fra il 2001 e il 2007. Molti si sono interessati alle sue opere, qual è stata la considerazione o critica fatta sulla sua scrittura che ricorda sempre con un sorriso?


Fortunatamente la mia poesia ha suscitato spesso l’interesse degli addetti ai lavori. Oltre ai due saggi che ha nominato ho ricevuto molti interventi che restano nella storia della letteratura. Brevi saggi e recensioni riportate in volumi di critica letteraria. L’ultimo saggista che mi segue con particolare cura è il professore Carlo Di Lieto che ha individuato nella mia scrittura quella vena che si ricama nello esplodere del sub conscio, rilevando tragitti psicoanalitici e sottofondi filosofici.
Oltre alla poetica si è cimentato anche nella prosa, ricordo il suo romanzo “Un sogno nel bagaglio” –Manni ed. Lecce – 2006. Bàrberi Squarotti su questa sua opera scrisse: “Una originalità del discorso che è narrativo e meditativo, visionario e puntualmente descrittivo”. Si ritrova in queste sue parole?


Sinceramente non amo molto la prosa romanzo, infatti le mie scelte di lettura si realizzano per lo più con i libri di saggistica. Ho scritto alcuni romanzi soltanto per dimostrare a me stesso che la sfida con la pagina è una sfida che si può affrontare con intelligenza e preparazione.
Per i giovanissimi. Come incentivarli alle letture poetiche. Quali autori preferire?


Penso che questo sia un compito della scuola, a partire già dalla scuola elementare, proponendo filastrocche e canti popolari, per avvicinare il giovane al ritmo del verso. Poi compito dei genitori privilegiati che abbiano un bagaglio culturale adeguato, proponendo la lettura di poesie e inculcando la necessità di mandarle a memoria. Quali autori preferire? Tutti gli autori storicizzati! Ma prima e immancabile conoscenza sia l’Inferno di Dante, prezioso contenitore di armoniosi endecasillabi.

È uscita – la sua nuova raccolta poetica: “Futili Arpeggi” Valle tempo Editore, in cui è presente un saggio critico di Carlo di Lieto. “La poesia diviene nel ritmo la tappa dell’informe che cerca la forma, del caos che cerca l’ordine, della speranza che cerca l’esperienza, dell’impossibile che cerca il possibile, semplicemente un messaggio in bottiglia che vive della speranza di un possibile dialogo differito nel tempo”. Le va di approfondire con noi questo suo pensiero.


Io sono convinto che il verso è custodito già misurato nel nostro sub conscio. I sentimenti che si nutrono del “bello” si servono man a mano del razionale per esprimersi nella parola. La lacerazione emozionale del soggetto apre allora quel cestello di impulsi concentrati in un crogiuolo inestimabile di desideri inappagabili, di illusioni transitorie, di preghiere sussurrate, di figurazioni colorate, di ideali compressi. L’ispirazione, quando esiste, si dilata partendo dalla magica sintesi del pensiero poetante per rovistare nello scrigno dell’inconscio.


Cosa pensa delle scuole di Poesia, Servono davvero?

Sono drastico! Non servono un tubo e sono lucciole che si accendono per turlupinare chi si illude di diventare poeta. Ricordi? “Poeta nascitur, orator fit”.


Quale secondo lei è la più bella poesia di tutti i tempi?


Domanda difficilissima e forse anche trabocchetto. Ci sono centinaia di poesie che hanno fatto da pietra miliare. Penso sempre che l’Inferno dantesco sia un monumento ineguagliabile.

Progetti futuri?


Alla mia veneranda età parlare di progetti futuri è un poco come voler azzardare una scommessa. Posso allora dire che continuo quotidianamente la mia ricerca della “parola”, dedicandomi alla esplosione del verso. Mi tiene sempre in viva programmazione il mio Blog “Poetrydream” dedicato alla poesia contemporanea e nel quale presento frequentemente giovani autori e libri appena editi.
E torniamo alla mia curiosità iniziale: alla domanda perché si scrive poesia lui risponde: “Si scrive ancora poesia perché il processo di trasformazione generazionale va compiuto con la consapevolezza che siamo coinvolti sempre in un processo che fermenta, nel principio di uno sconvolgimento che non trova mai una conclusione attraverso i decenni e diviene tensione, tono, lacerazione, nel movimento appena accennato della danza”. La poesia è allora una sorta di caos esistenziale che nel comporsi riporta ogni cosa al suo giusto posto?
La poesia cerca di ricomporre tutto quanto il caos determina negli animi degli umani, tentando un colloquio con il lettore per accompagnarlo nella verifica del pensiero e dei sentimenti. Molto spesso essa rimane un elegante soliloquio con il quale il poeta affronta le vertigini degli impulsi creativi, riuscendo a elevarsi verso il sublime che viene offerto dalle emozioni.

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2 risposte a “Il Ponte tra Medico e Poeta: Un Viaggio di Passione”

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Articoli

Gli artisti e gli autori che ho intervistato, dicono di me

FRANCESCA GHEZZANI, GIORNALISTA

Prepararsi prima di un’intervista studiando i minimi dettagli e saper scavare nelle persone senza essere invadente è un’arte non di tutti. Monica Pasero ha dimostrato di possederla. Grazie davvero per il tempo che mi ha dedicato.

Giosuè Forleo, scrittore e poeta.

Ho conosciuto Monica Pasero per caso e mi è piaciuta fin da subito; infatti l’ho scelta per recensire alcune poesie del mio ultimo libro, “Piuma bianca”. Monica è una giornalista e critica letteraria sempre disponibile, che si distingue per la sua eccellenza, originalità letteraria e cura nella realizzazione grafica. Le sue interviste e recensioni sono sempre caratterizzate da una grande profondità e sensibilità, che le permettono di cogliere l’essenza delle opere e degli autori che tratta. Ha una grande capacità nell’instaurare un contatto empatico con gli autori, capacità davvero rara e che le permette di ottenere risposte profonde e sincere. La sua scrittura è elegante e raffinata, rendendo piacevole la lettura dei suoi articoli su svariati argomenti. È una professionista che unisce esperienza, competenza e sensibilità, rendendola una delle migliori nel suo campo. Se siete alla ricerca di una critica letteraria con un blog che vi offra una visione profonda e stimolante delle opere e degli autori, Monica Pasero è la scelta ideale per la sua originalità di scrittura.

FREDERIK MC. MARK, SCRITTORE

Sono molto contento di aver conosciuto Monica e di averle fatto recensire il mio romanzo Kora: La pietra di Artfis. Un fantasy ricco di storie e misteri. Leggendolo, Monica è riuscita a cogliere l’essenza della storia, il che dimostra quanto sia preparata e sensibile nel percepire le emozioni. Grazie di cuore Monica, alla prossima

LEONARDO MANETTI, POETA

Monica è una persona molto attenta e professionale nel suo lavoro. Inoltre è molto gentile e disponibile. È la persona giusta sulla quale potete fare affidamento. La consiglio vivamente.

SERGIO CAMELLINI, POETA

Questa brillante recensione arricchisce davvero, poche volte ho trovato letterati capaci di entrare nell’animo con tanta delicatezza. A Monica Pasero, porgo i sensi della mia più profonda stima.

DANIELE OSSOLA, SCRITTORE

Ho conosciuto Monica attraverso un Concorso Letterario a Torino cui avevo partecipato.

Si è instaurato un rapporto culturale basato su dolcezza, gentilezza e profondità di emozioni.

La professionalità con la quale ha condotto l’intervista, avendone già realizzate diverse nella mia carriera di autore, posso quindi affermare che è unica in quanto ha scavato nel mio intimo per far emergere i fatti salienti della mia attività non solo di scrittore.

Non posso che rinnovare i miei complimenti!!!   

EDOARDO DE ANGELIS, CANTAUTORE

Nel variegato mondo attuale della comunicazione troviamo una tale quantità di organi e operatori, piccoli e grandi, più o meno efficaci, più o meno credibili … un bosco, una foresta nella quale è difficile trovare il sentiero giusto. Per questo motivo è importante affidarsi alle esperienze positive già vissute da altri. A questo proposito mi sento di suggerire un blog che si occupa principalmente di scrittura, con grande professionalità, garbo, sensibilità. Lo dirige Monica Pasero, e si chiama con un bellissimo nome: OLTRESCRITTURA. E’ vero, Monica e il suo blog vanno oltre la scrittura, sanno offrire, nella comunicazione quel passo in più di profondità, attenzione, interesse, che fanno la differenza … OLTRESCRITTURA, appunto” – Edoardo De Angelis – Il Cantautore Necessario

EUGENIO PATTACINI, SCRITTORE

Quando ci si avvicina al mondo delle interviste in campo letterario ci sono tre aspetti fondamentali e, quasi mai, si incontrano controparti efficaci su tutti e tre. Si parla di competenza e conoscenza del settore utili a impostare domande efficaci e ben articolare utili a conoscere l’autore ma anche a capire, non tanto cosa dica l’opera, ma dove può accompagnare il lettore. Poi c’è il contatto empatico che io ho misurato sia nel suo raro modo di approcciare ma anche condividendo spazi in salotti letterari. Il terzo punto è la realizzazione grafica perchè anche le migliori frasi, se calate in una impostazione raffazzonata, perdono valore. Monica invece caratterizza ogni sua intervista con l’eleganza dell’impostazione. Personalmente per questo aspetto leggerei suoi articoli anche su argomenti che assolutamente non mi appartengono. È bello quando si trova una controparte che mostri alto livello in uno di questi aspetti. Raro su due. Monica, per fortuna di chi la incontra, eccelle in tutti e tre.

MARCO PETRUZZELLA, POETA

Ho conosciuto Monica Pasero un po’ per caso trovandomi nella confusione e dispersione mentale e pratica tipica dell’esordiente. Ho pubblicato da poco per cui sono a digiuno sulle dinamiche della “critica” e della diffusione promozionale delle opere ma soprattutto degli autori. Una cosa, però, credo di averla compresa bene: ciò che conta nel rapporto col gli editori, con le agenzie o con gli editor o realizzatori di recensioni o interviste come Monica, è il rispetto, la cura e l’attenzione che questi hanno nei confronti dei testi, degli autori e delle loro biografie. Ecco con Monica ho provato la gioia e la soddisfazione, oltre di trovarmi al cospetto di una grande professionalità, di avere come interlocutore una persona sinceramente appassionata alla letteratura e alle dinamiche pagina/autore. Auguro ad ogni autore, esordiente o meno, di incontrare Monica Pasero per sentirsi meno solo in questo mondo affascinante ma complicato.

CLAUDE MOSCHELLI, COACH

Monica Pasero è una persona straordinariamente preparate professionalmente e culturalmente

MONICA BECCO, SCRITTRICE

Grazie Monica. Come la scrittura, anche le interviste sono un dono che viene scambiato reciprocamente tra le parti. Con queste risposte mi sono aperta alle persone che non mi conoscono; e loro mi donano il tempo e l’attenzione necessari per entrare nel mio mondo. Grazie a tutte e a tutti. Grazie soprattutto a te, Monica, che con questa intervista, interessante e sensibile, mi hai permesso di fermarmi e regalarmi il tempo di guardarmi e scoprire nuove e inesplorate sfaccettature di me stessa. È stato un piacere e un privilegio

DANIELA MEROLA, GIORNALISTA, SCRITTRICE

La giornalista e promoter culturale Monica Pasero è una professionista eccellente e molto preparata. La sua serietà è meritevole di fiducia.

ELIO SABA ,SCRITTORE

Considero l’intervista che mi ha fatto la giornalista Monica Pasero di grande valore. Mi ha fatto domande per niente scontate, che mi hanno permesso di esternare alcuni aspetti del mio modo di pensare e metter a nudo una parte dei miei sentimenti. Intervista assolutamente notevole.

SILVIA DAL CIN, SCRITTRICE,

Professionista seria, competente e anche molto umana.

SILVIA S.G PALANDRI, EDITRICE

Il lavoro di Monica è così accurato, profondo e dettagliato che un’ AI non riuscirà mai ad eguagliarlo. Domande affatto banali, capaci di scavare in profondità con intelligenza e La tua intervista mi ha emozionata e per rispondere alle tue domande mi sono ritrovata a fare un lavoro su me stessa e un punto sul mio lavoro al femminile. Grazie.

SARA DE BARTOLO, SCRITTRICE, DOCENTE

Non è semplice né scontato ritrovare professionalità e talento in un unica persona.
Parlo della scrittrice Monica Pasero.
I suoi libri nonché le sue interviste sempre pulite, chiare e complete, mai fuorvianti o allusive.
Ogni volta che le sue parole descrivono l’arte di un autore/ autrice , ne esaltano il colore e di conseguenza il valore.
Grazie Monica per ciò che fai ma soprattutto per come lo fai.
Grazie davvero.

PAOLO SORRENTINO, SCRITTORE

Il nome di Monica Pasero mi è stato fatto per la prima volta dal mio editore, Davide Indalezio di Edizioni della Goccia. Mi sono documentato, ho letto le molte cose che ha scritto e mi ha subito convinto per i suoi modi garbati, per la profondità delle sue analisi, per la capacità di cogliere le diverse sfumature e i colori nascosti delle opere che descrive di volta in volta. Si capisce subito che fa il suo lavoro con grande passione e competenza, insomma. Le ho affidato, quindi, la lettura del mio La strategia del Diavolo e anche se lei stessa ha ammesso subito che il genere giallo/thriller non è fra i suoi preferiti, la sua recensione ha soddisfatto appieno tutte le mie aspettative, constatando una volta di più la sua abilità nell’intercettare i significati meno evidenti, più nascosti del libro e sintetizzarli in modo brillante ed efficace. Rapida, essenziale, profonda, con le sue interviste, poi, riesce a interfacciarsi in modo altrettanto efficace con la personalità dello scrittore, offrendo al lettore elementi aggiuntivi capaci di incuriosirlo e farlo avvicinare ulteriormente alla lettura dell’opera. Esperienza decisamente positiva.

ANTONIO SPAGNUOLO,POETA

Ottimo intervento, ricco di cultura elevata e di coinvolgimento. Il tuo Interessamento alle luminosità della scrittura è degno di lode. Grazie per avermi Invitato. Esperienza di notevole fattura!

FRANCESCA ROMANA ROTELLA, SCRITTRICE

Monica Pasero ha recensito due mie raccolte poetiche con grande sensibilità e professionalità. Ha compreso in maniera profonda i miei versi e ha saputo evidenziarne le caratteristiche fondanti, mettendone in luce gli aspetti più interessanti. La sua alta professionalità è una garanzia di accuratezza e grande sensibilità.

ODILIA LIUZZI, ARTISTA

Vorrei dedicare un sentito ringraziamento a Monica Pasero per la splendida intervista che mi ha dedicato. È stata un’esperienza profondamente stimolante e arricchente, che mi ha permesso di raccontare il mio percorso artistico con sincerità e passione. Le sue domande, sempre pertinenti e ben calibrate, hanno toccato aspetti importanti del mio lavoro, spingendomi a riflettere ancora più a fondo sul significato e sulle emozioni che lo animano. Monica ha dimostrato grande professionalità, unita a una grande sensibilità. La sua capacità di creare un dialogo fluido e coinvolgente, ha reso questa intervista non solo un momento di condivisione, ma anche un’occasione preziosa per esprimere pensieri e riflessioni che spesso restano inespressi. Il suo approccio garbato e rispettoso ha reso tutto naturale, mettendomi completamente a mio agio. Raccontare il proprio percorso artistico non è sempre facile: dietro ogni opera si nasconde un mondo di emozioni, esperienze e scelte. Monica Pasero ha saputo cogliere e valorizzare il cuore del mio lavoro, trasformando l’intervista in un ritratto autentico del mio percorso artistico. Per questo, la ringrazio di cuore. È stata un’esperienza preziosa, resa speciale dalla sua bravura e gentilezza. Grazie ancora, Monica!

DARIO TONANI, SCRITTORE ( MONDADORI)

Ci sono persone sensibili annidate negli angoli della rete che parlano di scrittura con la mano sul cuore e il tocco delicato dell’intelligenza. Monica Pasero è una di queste; le sue domande per la mia intervista sono un bouquet di spunti originali, curiosità autentica e riflessioni profonde. Mi hanno colpito e spiazzato il giusto. Per questo le dico ancora grazie.

IL MAESTRO, ALESSANDRO PIERFEDERICI, SCRITTORE, DOCENTE

Ho conosciuto Monica attraverso i social: il suo modo di porsi, con schiettezza e sincerità, e descrivere con semplicità e accuratezza il suo lavoro mi ha subito convinto a contattarla. Ho potuto così conoscere una professionista di grande spessore che unisce una notevole esperienza ed una competenza acquisita sul campo a contatto diretto con opere e autori, ad una profonda sensibilità ed umanità, attraverso la quale coglie l’essenza delle opere recensite e gli aspetti più importanti della personalità dei suoi intervistati. Monica ha recensito i miei primi quattro libri ed ogni volta ho scoperto dietro le sue parole qualcosa che non immaginavo esistesse dietro i miei testi. Monica, infatti, sia nelle recensioni che nelle interviste, coglie l’anima stessa dell’autore, della sua personalità, del suo linguaggio, e sa mettere in rilievo tutto ciò che di bello, interessante, stimolante incontra, così che anche chi legge viene messo a contatto diretto con la cultura, l’umanità, la vita degli autori e delle opere. E non dimentichiamo la sua capacità di sintesi e la sua profondità nelle prefazioni: Monica ha scritto quella del mio quinto libro ed ha saputo in due pagine coglierne lo spirito e il messaggio, preparando la strada al lettore per vivere appieno il piacere della lettura e della comprensione.

GIORGIO INFANTINO, SCRITTORE

Grazie Monica per aver messo in evidenza gli aspetti salienti della mia produzione letteraria. La recensione di “Storie Sospese” coglie nel segno e l’intervista è stata condotta da te con grande professionalità.

ELEONORA COLORETTI, RESTAURATRICE

Brava! Sensibile precisa alle tematiche. Una professionista.

ANTONIO ZENADOCCHIO, ARTISTA

Monica è capace di identificarsi con l’intervistato e comprendere il suo modo di essere e il suo punto di vista. Questo rende l’intervista molto calzante e anche gratificante.

STEFANO ZAMPIERI, ARTISTA

Precisa, sensibile con una penna delicata ma profonda.

MASSIMO PEZZONI, POETA
Credo la piu bella e professionale intervista sia stata propio quella di Monica Pasero, la sua capacità di capire l’artista scavando nella sua sensibilità senza scalfirla ma facendone un ritratto completo e unico.

SERGIO SOZI, SCRITTORE, CRITICO LETTERARIO

Non accade molto spesso, in questi tempi, di poter colloquiare di letteratura con un giornalista che sia competente e rigoroso, ben documentato sugli aspetti biobibliografici dell’intervistato e perfino, direi, appassionato della materia in oggetto. Ebbene tutto questo ho potuto assodare nel corso della piacevole e stimolante conversazione che ho avuto con Monica Pasero sulla mia opera di scrittore

GIOVANNA FILECCIA, SCRITTRICE, EDITRICE

Una delle interviste più complete che ho rilasciato in questo periodo.

ALESSIO MIGLIETTA, POETA

Consiglierò il tuo lavoro senz’altro, e sono davvero entusiasta di questa intervista, credo la più bella ricevuta!

ANGELA CAVAZZUTI, SCRITTRICE

Un enorme GRAZIE alla bravissima Monica Pasero per la bellissima intervista sul mio universo da scrittrice.Con poche pennellate ha saputo dipingere un’immagine reale di me, come persona e come autrice.

MIRIAM DI NOTO, SCRITTRICE E DOCENTE

Ho avuto il piacere di rilasciare due interviste a Monica Passerò, riguardo al mio libro e alle mie esperienze di viaggio.Mi sono trovata davanti una professionista garbata e competente, capace di proporre domande profonde e ben calibrate.Ne è scaturito un dialogo piacevole e costruttivo, attraverso cui ho espresso pienamente il mio pensiero.

GIOVANNA DE VITA, SCRITTRICE

L’ Intervista ha saputo cogliere i tratti importanti del libro e la mia personalità. Le domande hanno messo in evidenza il lato umano e fragile del protagonista del racconto. Grazie


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2 risposte a “Il Ponte tra Medico e Poeta: Un Viaggio di Passione”

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