Eugenio Pattacini e la sua grande Passione letteraria

Amante dei libri, del teatro e dell’arte in generale. Ama la musica e la buona compagnia, tanto da coinvolgere amici artisti in serate di musica e cultura. Montecchiese, classe 1960, ex bancario oggi in pensione, nonno e padre felice. Una vita piena. Molto attivo in eventi culturali come Speaker e relatore di presentazioni autori, e recensioni video sul suo seguito Canale Youtube.
Un animo curioso, poliedrico, che con le parole sa scrivere libri dalle sfumature Noir per poi passare a testi più poetici come può essere una canzone.
“Tante le sue collaborazioni con musicisti, biblioteche, autori vari che trovano il culmine in “pizza letteraria” una non associazione (nel senso che non è nulla di ufficiale) tra amici appassionati di libri e di cultura. “Pizza letteraria”, in modo quasi provocatorio e dissacrante, è divenuto l’alternativa al logo Editoriale da quando ha scelto di muoversi nell’ambito dell’autoproduzione. Fondatore e admin del gruppo Facebook e del canale YouTube ME&M: Montecchio Emilia & Montecchiesi che ad oggi annovera oltre 2.000 membri.”
Un uomo che con ingegno e costanza giunge ai suoi lettori portando una vasta scelta di opere pubblicate negli anni. Tra cui ricordo Le ali di Hariel, (Clicca qui per leggere la mia recensione)

Ti ringrazio di essere qui, quando ti sei appassionato alla scrittura?

Credo che le passioni abbiano dimensioni tali da non poter definire appieno il momento in cui tutto inizia e, soprattutto, quali ne siano i motivi. Di certo è qualcosa che alberga su un gradino più alto che viene affrontato dapprima con tanta cautela e che, senza che la persona se ne accorga, si trasforma in qualcosa che tocca tutti i contesti della propria esistenza e di cui non si può più fare senza. Penso comunque che lettura e la scrittura nascano insieme e affondino le radici in tutta quella che è stata l’esistenza personale, familiare e sociale. La volontà di studiarsi, di conoscersi profondamente, di trovare delle risposte e, soprattutto, delle domande, che sono di gran lunga più motivanti. E poi il piacere di vivere appieno ogni esperienza che da lì prende corpo. Per intenderci, anche questo è uno di quei momenti. E poi, detto nella massima trasparenza, come potrei mai rinunciare alle relazioni con i miei personaggi che durante la narrazione divengono veri e propri amici, salvo poi sfociare nell’amarezza, quando si mette l’ultimo punto, per la consapevolezza di non poter più entrare in quelle stanze e incontrare così profondamente quei compagni di percorso.


Hai un autore in particolare a cui si ispira?
Amo tantissimi autori, cui mi ispiro nel senso che sono maestri dello scrivere. Sono realmente tanti. Ad esempio ho scoperto recentemente Silvio d’Arzo, grande scrittore del primo 900 con una capacità di narrazione incredibile e un linguaggio che pare sempre moderno. Senza voler dimenticare tutti gli altri, sono molto legato a Giorgio Faletti. Grande romanziere a mio avviso, ma soprattutto di lui amo il suo essere poliedrico essendo riuscito a eccellere in tutto ciò che ha fatto. Giova ricordare che il suo ruolo meno conosciuto, ma per certi versi più ammirevole, è quello dell’autore di canzoni, con musiche e testi realmente di altissimo livello. Forse è anche per questo che mi è piaciuto cimentarmi come paroliere.

Tra le tue opere a quale ti senti maggiormente legato?
Risponderò con una domanda che ci conduce ancor alla passione “potrà mai un padre scegliere il figlio preferito?”
Di norma comunque a questa domanda rispondo sempre “la prossima”. Se questa può essere considerata una risposta di circostanza, stavolta però è proprio vero perché a breve verrà pubblicato il mio nuovo lavoro che sarà una sorta di biografia volta a dare un senso profondo alla vita, alla spiritualità e al modo di viverle. Però ovviamente un posto speciale va a “In apparente normalità” la mia opera di esordio, a “Plain Air” che a distanza di anni richiama ancora l’interesse dei lettori, e che durante il COVID avevo messo a disposizione gratuitamente per chi avesse voluto leggerlo o approcciare la lettura durante la forzata clausura. Ricordo poi con piacere 8 settembre 2018, un viaggio interiore di un cinquantenne, perché lo lego ancora una volta al senso della vita e lo ricollego a importanti rapporti di amicizia.
Ma anche 1049 scritto a quattro mani con un grande amico, libro per il quale abbiamo fatto 80 eventi in un anno.

Mi soffermo su questo tuo lavoro a quattro mani scritto insieme a Alessandro Zelioli “1049”, un’opera per gli estimatori della “Mille Miglia” “Un romanzo noir che ripercorre la vita di Tazio Nuvolari svelando episodi e retroscena legati all’epopea del primo automobilismo, narrando i fatti, ma insieme indagando sulle sottostanti motivazioni e umane pulsioni, attraverso l’ipotetica voce o l’intimo pensiero di Nivola, della moglie Carolina, del principe Igor, di Enzo Ferrari e di molti altri ancora.” Ci sveli, un retroscena descritto nel libro.

Di sicuro è possibile sottolineare come nello svolgimento sia stato svelato un fatto mai descritto prima. Abbiamo infatti intervistato il figlio di colui che aveva acquistato la moto con cui Nuvolari aveva corso. Di essa non si saprà più nulla perché fu smontata e regalata agli amici come pezzi di ricambio per le loro moto. Evidentemente non ne aveva intuito il valore o, come a me e a Alessandro piace pensare, si viveva un’epoca in cui il valore dell’amicizia era primo tra tutti.
Al di là di questo, su Nuvolari si sono scritti tantissimi libri, ma noi abbiamo cercato un modo per presentarci con qualcosa di nuovo. Il romanzo infatti unisce una storia noir di fantasia, ambientata tra gli appassionati di Nuvolari e Mille Miglia, e pillole di storia reale. Da un lato abbiamo voluto assecondare il desiderio di chi ama ripercorrere la storia concreta, dall’altro, con la fantasia, abbiamo tentato di aprire il piacere del giallo e di proporre momenti di approfondimento. Insomma un mix per tutti i palati.Un aneddoto carino: mentre scrivevamo, io e Alessandro ci sentivamo ogni mattina attorno alle 6 per confrontarci sul progetto. A libro pubblicato e a anni di distanza, quell’abitudine continua ancora e il mattino squilla il telefono quando altri stanno ancora convincendosi ad alzarsi. Iniziando quel romanzo io e Alessandro abbiamo imparato a conoscerci, a pubblicazione avvenuta abbiamo maturato la grande ricchezza di una meravigliosa e profonda amicizia.

Per molte delle tue opere hai scelto l’autopubblicazione, perché?
Si tratta di una storia lunga e di una scelta ponderata ma estremamente personale. Prima di tutto ho grande rispetto per gli editori e con alcuni ho anche stretto importanti relazioni di amicizia. Perché allora? Da un lato per l’età che ho non desidero sottoporre i miei lavori a editing commerciali. Io ho un gruppo di lavoro che non consta mai di meno di 20 persone e, di conseguenza, sono poco propenso a compromessi che prevedano ulteriori cambiamenti. Oltre a questo ritengo che, laddove, un editore non abbia un budget corposo per gestire campagne commerciali efficaci, il lavoro resti in massima parte a carico dell’autore. Peraltro è attività che mi piace e che svolgo volentieri. Di conseguenza non intravedo un concreto valore aggiunto nel far riferimento a un editore.

Hai vinto il Premio Letterario “La Rocca 2020”, con il “Racconto di un padre” Due parole a tal proposito.

Sono molto legato a questo premio letterario magistralmente organizzato da Nina Miselli, autrice di talento. Nelle varie edizioni sono stato in giuria, partecipante, presentatore delle premiazioni. Il racconto in gara con cui ho vinto il premio, presenta la storia di un padre in cui ho messo tutta la mia soddisfazione di esserlo. Se lo dovessi scrivere oggi, molto probabilmente inserirei anche un nipote perché quella del nonno è realmente un’altra figura di grande importanza, soddisfazione e amore.

Cosa ti colpisce di più in un libro?

Per un appassionato di gialli come me sarebbe semplice parlare della rilevanza della trama, e indubbiamente per certi versi è così.Sono però affascinato dallo stile di scrittura, cioè dalla capacità di raggiungere la sensibilità del lettore grazie ad un uso studiato del ritmo, della definizione dell’io narrante, della forma.
Mi piace poi il libro che sa prendere posizione su temi importanti, ma che lo faccia senza fornire ricette precompilate, buone per tutti, ma spunti di riflessione e confronto.Determinante poi l’energia trasmessa dall’autore e la capacità di raggiungere con essa il lettore. Proprio per questo sono appassionato di opere prime.Sono affascinato infine dalle pagine di ringraziamento, da molti vissute come “azione di circostanza” se non vera e propria zavorra, ma che a mio avviso nascondono quello che è il “motore” dell’opera di specie.

Se dovessi definirti in una sola parola quale sarebbe e perché?

Nonno! Lo dico sia perché sono effettivamente nonno da un anno e mezzo, ma, in realtà, soprattutto perché mi piace vedermi dall’alto dei miei anni non tanto come l’uomo vetusto e superato, ma come colui che può dar voce al passato per trasmettere le ragioni per alimentare le passioni e per far trasparire che, col giusto impegno, coltivare un sogno non è tempo perso, ma il senso stesso del vivere.

“Codice Bianco” raccontaci di più di questo tuo libro.

Ben volentieri. Parliamo di una vera e propria sfida nella quale metterci la faccia. Si tratta di in una storia ricca di colpi di scena e rovesciamenti di situazioni, in cui un malavitoso scopre di essere padre di un figlio già grande avuto a sua insaputa a seguito di una relazione giovanile. Pur rispettando la volontà dell’ex fidanzata di non fare conoscere al figlio il padre e le sue attività malavitose, decide di lasciare a lui la parte del suo patrimonio riveniente da attività lecite. Per farlo trova il modo di incaricare un giornalista che si troverà a dover risalire a una persona di cui non è certo neppure dell’esistenza, per fargli avere un lascito di cui non conosce né la natura né dove trovarlo. Tutto questo con il rischio di trovare la persona e non il capitale o, peggio ancora il capitale ma non la persona.
La sfida però non è nella trama, già di per sé complessa, ma nella tecnica di scrittura. Ho azzardato infatti l’utilizzo in modo dinamico dell’io narrante, stabilito in prima persona per due diversi protagonisti e in terza persona per il resto dello svolgimento.

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“Pizza letteraria”, una bella idea di condivisione. Come possono gli autori, interessati, partecipare?

“Pizza letteraria” cui sono fortemente legato, è tutto e niente al tempo stesso. Ufficialmente non esiste, ma nel contempo si tratta di una piazza di incontro culturale tra persone che sono prima amici poi autori. Realizzano lì un luogo in cui confrontarsi, collaborare, studiare nuove iniziative. È poi divenuta anche il logo che pongo sui miei libri e che anche altri potranno utilizzare. Quindi conoscere “Pizza letteraria” è facile e basta entrare in contatto con noi autori.
Colgo l’occasione per sottolineare l’importanza degli amici in ogni mia opera. Sono sempre tante le persone che a vario livello collaborano per i miei libri. Tutti grandi amici coi quali condivido momenti di grande profondità. Su tutti Simona Coppolino, e con lei richiamo tutti gli altri, che mi ha seguito sin dal primo libro con tanta costanza, competenza e impegno. Avevo scherzosamente coniato lo pseudonimo Simenio Pattalino per sottolineare come Simona sia non solo una presenza importante, ma una vera e propria coautrice.


Sei spesso impegnato come relatore in presentazioni autori. Quale genere letterario, secondo te, oggi, attrae maggiormente il pubblico?

Credo sia realmente difficile stabilire una sorta di genere che vada per la maggiore. Sono troppe le variabili. Interessi, abitudine alla lettura, capacità di introspezione, livello culturale. Ciò che invece spero possa essere sempre più diffuso è la capacità di anteporre l’autore all’opera, nel senso in cui uno studio approfondito delle opere può far conoscere ed apprezzare l’autore, al di là di ogni singola pubblicazione. Per me è stato così con Giorgio Faletti, Donato Carrisi, Dan Brown, Alessandro d’Avenia e tanti altri.

Come sono nate le antologie di Agorà
Sto curando la terza antologia che andrà a comporre una vera e propria trilogia unendo svariati autori nell’ambito di Agorà: il senso è il partire da conoscenze virtuali per sviluppare collaborazione e relazioni. Il nuovo volume avrà tema “e se l’universo fosse solo un punto dentro di noi?” Il lancio ha avuto tante adesioni e abbiamo attivato un progetto parallelo su Sagoradio24 TV in cui il curatore sarà Wilma Coero Borga e io sarò tra gli autori. L’altra antologia la stiamo scrivendo a quattro mani con una amica autrice e trova origine dalla volontà di scrivere storie di vita, ambientate in aree estremamente diverse e aspetti esistenziali. Il punto di partenza, un po’ come in tutta la mia scrittura è quello di narrare situazioni diverse con punti di vista e strumenti particolari facendo trasparire tra le righe da un lato un piano valoriale, dall’altro temi per consentire al lettore di confrontarsi e mettersi in discussionè.

Progetti futuri?
Il presupposto, a 65 anni, è che sono innanzitutto genitore e nonno, con la fortuna di figli che mi consentono di continuare a sentirmi padre e una nipotina che mi ha presentato nuovamente lo stupore. Da amante dello scrivere ho come impegno prioritario lo sviluppo della web TV Sagoradio24 TV che mi sta dando tanto impegno ma anche tanta soddisfazione. Oltre a ciò ho iniziato un mio nuovo romanzo, sto scrivendo un’opera da ghost writer, sto realizzando due antologie. Se i miei amici musicisti mi sosterranno intendo sviluppare anche il contesto di paroliere perché anche quello è un mondo che mi affascina.

E giungo alla mia ultima domanda, li tuoi libri contengono un messaggio e se sì, qual è?
Premetto che molti dei miei libri sono nella sfera di gialli/noir/thriller quindi è fondamentale che il lettore si senta coinvolto dalla trama e che in essa riponga il proprio interesse. Basilare anche che ne tragga piacere. Come ho già accennato in precedenza, in tutti comunque ci sono contenuti esistenziali/valoriali finalizzati non tanto a dare al lettore una ricetta buona per tutti, quanto uno spazio di meditazione e confronto per potersi, se disponibili e interessati, mettere in discussione.
In buona parte dei miei libri è compreso un mio passaggio, più o meno esplicito, un po’ come quei registi che fanno da comparsa nei loro film. Altra abitudine quasi sempre rispettata è una sorta di cameo di poche righe in cui si riferisce di una vittoria della Juventus sull’Inter. Il senso di questa cosa è un gioco, nato in occasione della stesura del mio primo romanzo “In apparente normalità”, con un amico interista che si è prestato come correttore di bozze.

Ringraziando Eugenio Pattacini per l’intervista rilasciatami. Ricordo ai nostri lettori il link dove potete acquistare i suoi libri

https://www.amazon.it/Libri-Eugenio-Pattacini/s?rh=n%3A411663031%2Cp_27%3AEugenio+Pattacini

https://www.youtube.com/@eugeniopattacini1611

https://www.youtube.com/@Sagoradio24TV

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3 risposte a “Eugenio Pattacini e la sua grande Passione letteraria”

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Articoli

Gli artisti e gli autori che ho intervistato, dicono di me

FRANCESCA GHEZZANI, GIORNALISTA

Prepararsi prima di un’intervista studiando i minimi dettagli e saper scavare nelle persone senza essere invadente è un’arte non di tutti. Monica Pasero ha dimostrato di possederla. Grazie davvero per il tempo che mi ha dedicato.

Giosuè Forleo, scrittore e poeta.

Ho conosciuto Monica Pasero per caso e mi è piaciuta fin da subito; infatti l’ho scelta per recensire alcune poesie del mio ultimo libro, “Piuma bianca”. Monica è una giornalista e critica letteraria sempre disponibile, che si distingue per la sua eccellenza, originalità letteraria e cura nella realizzazione grafica. Le sue interviste e recensioni sono sempre caratterizzate da una grande profondità e sensibilità, che le permettono di cogliere l’essenza delle opere e degli autori che tratta. Ha una grande capacità nell’instaurare un contatto empatico con gli autori, capacità davvero rara e che le permette di ottenere risposte profonde e sincere. La sua scrittura è elegante e raffinata, rendendo piacevole la lettura dei suoi articoli su svariati argomenti. È una professionista che unisce esperienza, competenza e sensibilità, rendendola una delle migliori nel suo campo. Se siete alla ricerca di una critica letteraria con un blog che vi offra una visione profonda e stimolante delle opere e degli autori, Monica Pasero è la scelta ideale per la sua originalità di scrittura.

FREDERIK MC. MARK, SCRITTORE

Sono molto contento di aver conosciuto Monica e di averle fatto recensire il mio romanzo Kora: La pietra di Artfis. Un fantasy ricco di storie e misteri. Leggendolo, Monica è riuscita a cogliere l’essenza della storia, il che dimostra quanto sia preparata e sensibile nel percepire le emozioni. Grazie di cuore Monica, alla prossima

LEONARDO MANETTI, POETA

Monica è una persona molto attenta e professionale nel suo lavoro. Inoltre è molto gentile e disponibile. È la persona giusta sulla quale potete fare affidamento. La consiglio vivamente.

SERGIO CAMELLINI, POETA

Questa brillante recensione arricchisce davvero, poche volte ho trovato letterati capaci di entrare nell’animo con tanta delicatezza. A Monica Pasero, porgo i sensi della mia più profonda stima.

DANIELE OSSOLA, SCRITTORE

Ho conosciuto Monica attraverso un Concorso Letterario a Torino cui avevo partecipato.

Si è instaurato un rapporto culturale basato su dolcezza, gentilezza e profondità di emozioni.

La professionalità con la quale ha condotto l’intervista, avendone già realizzate diverse nella mia carriera di autore, posso quindi affermare che è unica in quanto ha scavato nel mio intimo per far emergere i fatti salienti della mia attività non solo di scrittore.

Non posso che rinnovare i miei complimenti!!!   

EDOARDO DE ANGELIS, CANTAUTORE

Nel variegato mondo attuale della comunicazione troviamo una tale quantità di organi e operatori, piccoli e grandi, più o meno efficaci, più o meno credibili … un bosco, una foresta nella quale è difficile trovare il sentiero giusto. Per questo motivo è importante affidarsi alle esperienze positive già vissute da altri. A questo proposito mi sento di suggerire un blog che si occupa principalmente di scrittura, con grande professionalità, garbo, sensibilità. Lo dirige Monica Pasero, e si chiama con un bellissimo nome: OLTRESCRITTURA. E’ vero, Monica e il suo blog vanno oltre la scrittura, sanno offrire, nella comunicazione quel passo in più di profondità, attenzione, interesse, che fanno la differenza … OLTRESCRITTURA, appunto” – Edoardo De Angelis – Il Cantautore Necessario

EUGENIO PATTACINI, SCRITTORE

Quando ci si avvicina al mondo delle interviste in campo letterario ci sono tre aspetti fondamentali e, quasi mai, si incontrano controparti efficaci su tutti e tre. Si parla di competenza e conoscenza del settore utili a impostare domande efficaci e ben articolare utili a conoscere l’autore ma anche a capire, non tanto cosa dica l’opera, ma dove può accompagnare il lettore. Poi c’è il contatto empatico che io ho misurato sia nel suo raro modo di approcciare ma anche condividendo spazi in salotti letterari. Il terzo punto è la realizzazione grafica perchè anche le migliori frasi, se calate in una impostazione raffazzonata, perdono valore. Monica invece caratterizza ogni sua intervista con l’eleganza dell’impostazione. Personalmente per questo aspetto leggerei suoi articoli anche su argomenti che assolutamente non mi appartengono. È bello quando si trova una controparte che mostri alto livello in uno di questi aspetti. Raro su due. Monica, per fortuna di chi la incontra, eccelle in tutti e tre.

MARCO PETRUZZELLA, POETA

Ho conosciuto Monica Pasero un po’ per caso trovandomi nella confusione e dispersione mentale e pratica tipica dell’esordiente. Ho pubblicato da poco per cui sono a digiuno sulle dinamiche della “critica” e della diffusione promozionale delle opere ma soprattutto degli autori. Una cosa, però, credo di averla compresa bene: ciò che conta nel rapporto col gli editori, con le agenzie o con gli editor o realizzatori di recensioni o interviste come Monica, è il rispetto, la cura e l’attenzione che questi hanno nei confronti dei testi, degli autori e delle loro biografie. Ecco con Monica ho provato la gioia e la soddisfazione, oltre di trovarmi al cospetto di una grande professionalità, di avere come interlocutore una persona sinceramente appassionata alla letteratura e alle dinamiche pagina/autore. Auguro ad ogni autore, esordiente o meno, di incontrare Monica Pasero per sentirsi meno solo in questo mondo affascinante ma complicato.

CLAUDE MOSCHELLI, COACH

Monica Pasero è una persona straordinariamente preparate professionalmente e culturalmente

MONICA BECCO, SCRITTRICE

Grazie Monica. Come la scrittura, anche le interviste sono un dono che viene scambiato reciprocamente tra le parti. Con queste risposte mi sono aperta alle persone che non mi conoscono; e loro mi donano il tempo e l’attenzione necessari per entrare nel mio mondo. Grazie a tutte e a tutti. Grazie soprattutto a te, Monica, che con questa intervista, interessante e sensibile, mi hai permesso di fermarmi e regalarmi il tempo di guardarmi e scoprire nuove e inesplorate sfaccettature di me stessa. È stato un piacere e un privilegio

DANIELA MEROLA, GIORNALISTA, SCRITTRICE

La giornalista e promoter culturale Monica Pasero è una professionista eccellente e molto preparata. La sua serietà è meritevole di fiducia.

ELIO SABA ,SCRITTORE

Considero l’intervista che mi ha fatto la giornalista Monica Pasero di grande valore. Mi ha fatto domande per niente scontate, che mi hanno permesso di esternare alcuni aspetti del mio modo di pensare e metter a nudo una parte dei miei sentimenti. Intervista assolutamente notevole.

SILVIA DAL CIN, SCRITTRICE,

Professionista seria, competente e anche molto umana.

SILVIA S.G PALANDRI, EDITRICE

Il lavoro di Monica è così accurato, profondo e dettagliato che un’ AI non riuscirà mai ad eguagliarlo. Domande affatto banali, capaci di scavare in profondità con intelligenza e La tua intervista mi ha emozionata e per rispondere alle tue domande mi sono ritrovata a fare un lavoro su me stessa e un punto sul mio lavoro al femminile. Grazie.

SARA DE BARTOLO, SCRITTRICE, DOCENTE

Non è semplice né scontato ritrovare professionalità e talento in un unica persona.
Parlo della scrittrice Monica Pasero.
I suoi libri nonché le sue interviste sempre pulite, chiare e complete, mai fuorvianti o allusive.
Ogni volta che le sue parole descrivono l’arte di un autore/ autrice , ne esaltano il colore e di conseguenza il valore.
Grazie Monica per ciò che fai ma soprattutto per come lo fai.
Grazie davvero.

PAOLO SORRENTINO, SCRITTORE

Il nome di Monica Pasero mi è stato fatto per la prima volta dal mio editore, Davide Indalezio di Edizioni della Goccia. Mi sono documentato, ho letto le molte cose che ha scritto e mi ha subito convinto per i suoi modi garbati, per la profondità delle sue analisi, per la capacità di cogliere le diverse sfumature e i colori nascosti delle opere che descrive di volta in volta. Si capisce subito che fa il suo lavoro con grande passione e competenza, insomma. Le ho affidato, quindi, la lettura del mio La strategia del Diavolo e anche se lei stessa ha ammesso subito che il genere giallo/thriller non è fra i suoi preferiti, la sua recensione ha soddisfatto appieno tutte le mie aspettative, constatando una volta di più la sua abilità nell’intercettare i significati meno evidenti, più nascosti del libro e sintetizzarli in modo brillante ed efficace. Rapida, essenziale, profonda, con le sue interviste, poi, riesce a interfacciarsi in modo altrettanto efficace con la personalità dello scrittore, offrendo al lettore elementi aggiuntivi capaci di incuriosirlo e farlo avvicinare ulteriormente alla lettura dell’opera. Esperienza decisamente positiva.

ANTONIO SPAGNUOLO,POETA

Ottimo intervento, ricco di cultura elevata e di coinvolgimento. Il tuo Interessamento alle luminosità della scrittura è degno di lode. Grazie per avermi Invitato. Esperienza di notevole fattura!

FRANCESCA ROMANA ROTELLA, SCRITTRICE

Monica Pasero ha recensito due mie raccolte poetiche con grande sensibilità e professionalità. Ha compreso in maniera profonda i miei versi e ha saputo evidenziarne le caratteristiche fondanti, mettendone in luce gli aspetti più interessanti. La sua alta professionalità è una garanzia di accuratezza e grande sensibilità.

ODILIA LIUZZI, ARTISTA

Vorrei dedicare un sentito ringraziamento a Monica Pasero per la splendida intervista che mi ha dedicato. È stata un’esperienza profondamente stimolante e arricchente, che mi ha permesso di raccontare il mio percorso artistico con sincerità e passione. Le sue domande, sempre pertinenti e ben calibrate, hanno toccato aspetti importanti del mio lavoro, spingendomi a riflettere ancora più a fondo sul significato e sulle emozioni che lo animano. Monica ha dimostrato grande professionalità, unita a una grande sensibilità. La sua capacità di creare un dialogo fluido e coinvolgente, ha reso questa intervista non solo un momento di condivisione, ma anche un’occasione preziosa per esprimere pensieri e riflessioni che spesso restano inespressi. Il suo approccio garbato e rispettoso ha reso tutto naturale, mettendomi completamente a mio agio. Raccontare il proprio percorso artistico non è sempre facile: dietro ogni opera si nasconde un mondo di emozioni, esperienze e scelte. Monica Pasero ha saputo cogliere e valorizzare il cuore del mio lavoro, trasformando l’intervista in un ritratto autentico del mio percorso artistico. Per questo, la ringrazio di cuore. È stata un’esperienza preziosa, resa speciale dalla sua bravura e gentilezza. Grazie ancora, Monica!

DARIO TONANI, SCRITTORE ( MONDADORI)

Ci sono persone sensibili annidate negli angoli della rete che parlano di scrittura con la mano sul cuore e il tocco delicato dell’intelligenza. Monica Pasero è una di queste; le sue domande per la mia intervista sono un bouquet di spunti originali, curiosità autentica e riflessioni profonde. Mi hanno colpito e spiazzato il giusto. Per questo le dico ancora grazie.

IL MAESTRO, ALESSANDRO PIERFEDERICI, SCRITTORE, DOCENTE

Ho conosciuto Monica attraverso i social: il suo modo di porsi, con schiettezza e sincerità, e descrivere con semplicità e accuratezza il suo lavoro mi ha subito convinto a contattarla. Ho potuto così conoscere una professionista di grande spessore che unisce una notevole esperienza ed una competenza acquisita sul campo a contatto diretto con opere e autori, ad una profonda sensibilità ed umanità, attraverso la quale coglie l’essenza delle opere recensite e gli aspetti più importanti della personalità dei suoi intervistati. Monica ha recensito i miei primi quattro libri ed ogni volta ho scoperto dietro le sue parole qualcosa che non immaginavo esistesse dietro i miei testi. Monica, infatti, sia nelle recensioni che nelle interviste, coglie l’anima stessa dell’autore, della sua personalità, del suo linguaggio, e sa mettere in rilievo tutto ciò che di bello, interessante, stimolante incontra, così che anche chi legge viene messo a contatto diretto con la cultura, l’umanità, la vita degli autori e delle opere. E non dimentichiamo la sua capacità di sintesi e la sua profondità nelle prefazioni: Monica ha scritto quella del mio quinto libro ed ha saputo in due pagine coglierne lo spirito e il messaggio, preparando la strada al lettore per vivere appieno il piacere della lettura e della comprensione.

GIORGIO INFANTINO, SCRITTORE

Grazie Monica per aver messo in evidenza gli aspetti salienti della mia produzione letteraria. La recensione di “Storie Sospese” coglie nel segno e l’intervista è stata condotta da te con grande professionalità.

ELEONORA COLORETTI, RESTAURATRICE

Brava! Sensibile precisa alle tematiche. Una professionista.

ANTONIO ZENADOCCHIO, ARTISTA

Monica è capace di identificarsi con l’intervistato e comprendere il suo modo di essere e il suo punto di vista. Questo rende l’intervista molto calzante e anche gratificante.

STEFANO ZAMPIERI, ARTISTA

Precisa, sensibile con una penna delicata ma profonda.

MASSIMO PEZZONI, POETA
Credo la piu bella e professionale intervista sia stata propio quella di Monica Pasero, la sua capacità di capire l’artista scavando nella sua sensibilità senza scalfirla ma facendone un ritratto completo e unico.

SERGIO SOZI, SCRITTORE, CRITICO LETTERARIO

Non accade molto spesso, in questi tempi, di poter colloquiare di letteratura con un giornalista che sia competente e rigoroso, ben documentato sugli aspetti biobibliografici dell’intervistato e perfino, direi, appassionato della materia in oggetto. Ebbene tutto questo ho potuto assodare nel corso della piacevole e stimolante conversazione che ho avuto con Monica Pasero sulla mia opera di scrittore

GIOVANNA FILECCIA, SCRITTRICE, EDITRICE

Una delle interviste più complete che ho rilasciato in questo periodo.

ALESSIO MIGLIETTA, POETA

Consiglierò il tuo lavoro senz’altro, e sono davvero entusiasta di questa intervista, credo la più bella ricevuta!

ANGELA CAVAZZUTI, SCRITTRICE

Un enorme GRAZIE alla bravissima Monica Pasero per la bellissima intervista sul mio universo da scrittrice.Con poche pennellate ha saputo dipingere un’immagine reale di me, come persona e come autrice.

MIRIAM DI NOTO, SCRITTRICE E DOCENTE

Ho avuto il piacere di rilasciare due interviste a Monica Passerò, riguardo al mio libro e alle mie esperienze di viaggio.Mi sono trovata davanti una professionista garbata e competente, capace di proporre domande profonde e ben calibrate.Ne è scaturito un dialogo piacevole e costruttivo, attraverso cui ho espresso pienamente il mio pensiero.

GIOVANNA DE VITA, SCRITTRICE

L’ Intervista ha saputo cogliere i tratti importanti del libro e la mia personalità. Le domande hanno messo in evidenza il lato umano e fragile del protagonista del racconto. Grazie


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3 risposte a “Eugenio Pattacini e la sua grande Passione letteraria”

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