«Sissignore, ma se mi chiedono cosa succede cosa rispondo?»
Nel corso dei secoli molte le culture che hanno attribuito alle pietre poteri di guarigione. Viste come simboli di saggezza, energia e protezione tantoché in molte tradizioni le pietre sono legate alla magia e alla spiritualità. Basti pensare alla Pietra Angolare, che nella Bibbia è associata alla figura del Cristo o alla Pietra Filosofale capace di trasmutare i metalli in oro.
Molti scrittori sono stati affascinati dal potere magico delle pietre; basti pensare a J.K. Rowling, che nella serie di Harry Potter ha introdotto la Pietra Filosofale e come non ricordare l’indimenticabile J.R.R. Tolkien, il quale, nei suoi racconti della Terra di Mezzo, menziona gemme e pietre con significati speciali, come i Silmaril.
Anche l’autore di questa avvincente narrazione ci porta a conoscere la magia delle pietre e le responsabilità che giungono nel possedere un grande potere, evidenziando ancora una volta la debolezza umana: l’uomo innanzi al potere diviene cieco ai bisogni del suo prossimo, avido, crudele e spietato.
La storia è ambientata sul pianeta Kora, una terra dominata dalla magia degli elementi. Le pietre sono portatrici di magia potenziata tramite le abilità dei maghi come il mago Artfis che consolidò il potere di Ellayarra la quale cadrà in mani sbagliate; e si sa che il potere se viene messo nelle mani giuste porta doni all’umanità, ma nelle mani sbagliate: distruzione e morte.
L’autore ci conduce in uno scenario fantastico dove il dualismo domina, proprio come le due lune che abbracciano il pianeta Kora. Un pianeta popolato da maghi, draghi e uomini, quest’ultimi con alcune caratteristiche fisiche differenti dalle nostre, seppur nella narrazione mantengono le emozioni e le abitudini degli umani e le loro peculiarità come la vanità, l’avidità, l’ego, il desiderio, la passione, la vendetta; emozioni come la gelosia, l’amore, la paura, la rabbia, l’odio, la speranza.
Bene e male si amalgamano in questa storia in cui i protagonisti creano giochi di ruolo e, come teatranti, inscenano una vicenda intensa, ricca di colpi di scena, dove nulla è realmente come sembra. L’autore è stato davvero abile a forviarmi nella lettura, e solo nella parte finale del libro tutto ha trovato la sua giusta interpretazione.
Amo le letture che mi sorprendono e devo dire che questa è una di quelle!
Nel bosco al limitare della città di Natt Aran, nello stato di Aresia, si percepisce una misteriosa presenza magica che metterà in allerta il regnante il quale, per trovare un valido alleato e sconfiggerla, indirà un torneo per assassini: chi lo vincerà avrà salva la vita, la cancellazione dei reati compiuti e bel po’ di dinghi (denaro). Qui entra in scena Rad, protagonista principale di questa storia, uno spietato assassino con un carattere border line; la sua fama è nota in tutto il pianeta di Kora, tutti lo temono. Aiutato dalla sua magia uccide senza pietà chiunque l’ostacoli. Giunto a conoscenza del torneo parte verso Natt Aran, dove partecipa al torneo e uccide la sua antagonista detta la macellaia. Da qui si instaura un legame d’amicizia con l’imperatore Max1, mago potente, grazie a Ellayarra la pietra magica. Visto i poteri, la bravura e la freddezza di Rad, il re crea un patto, un’alleanza, affinché Rad lo aiuti nei suoi intenti tra cui distruggere la misteriosa magia che aleggia nel bosco, in cambio lo renderà un uomo libero.
I timori del re verranno alimentati dai discorsi dell’assassino (Rad) tanto da credere che la presenza magica, avvertita nel bosco, sia del mago, NitUto, assassinato per richiesta del re Max 1, ben sette anni prima, per mano della sua giovane amante Exicat, (apprendista maga); ma nessuno ha mai trovato il suo corpo, né rivisto Exicat. Questo dubbio metterà in allarme l’imperatore che invierà il giovane soldato, Pipobono, a cercare notizie sul mago NitUto e Exicat. Da qui la storia avrà risvolti molto più ampi e inaspettati.
Max 1 sempre più preso dal dominio e dal suo crescente potere, deciderà di conquistare lo stato vicino di Nyma per possedere più terre, ma soprattutto per la smania di avere per sé la regina BaBB Hara, per cui ha una vera propria ossessione, iniziando così una sanguinosa guerra, supportata dalla magia, che porterà a morire non solo le truppe nemiche ma anche molti dei suoi uomini; la sua avidità lo condurrà a compiere una vera e propria carneficina.
Rad supporterà il re e le sue azioni, compiendo anche lui atti di assoluta crudeltà, tutto questo innanzi agli occhi increduli e sempre più rabbiosi del Capitano delle guardie, Wilson.
Di pagina in pagina gli eventi muteranno. Entreranno in scena nuovi personaggi. L’alleanza tra creature differenti sarà fondamentale per il bene comune e l’evolversi della storia. In questa narrazione sia i protagonisti principali che secondari giocano un ruolo essenziale, regalandoci riflessioni importanti, stesso discorso per gli elementi apparentemente inanimati.
• Ellayarra la pietra magica rappresenta il potere che in mano sbagliata diviene pericoloso.
• Gli alberi simboleggiano la saggezza, la visione, la lungimiranza: prevedere ciò che potrebbe essere se l’uomo non prende in mano il suo destino per mutare gli eventi.
• Il bosco, la presenza magica rappresentano quella parte oscura che vive in tutti noi. Consapevoli dei nostri peccati, alimentiamo paure e dubbi rendendoli reali; solo il coraggio può rendere visibile la vera natura delle cose.
• Giovanni e Manuela rappresentano l’amicizia, il saper andare oltre all’ apparenza e aprire le braccia anche ad un assassino.
• L’imperatore Max 1 rappresenta la smania di primeggiare su tutto. Il suo ego alimentato dalla magia lo induce a vivere in balia della materialità. Il potere lo acceca, lo rende privo di compassione per il suo popolo.
• Anna rappresenta la vanità, la bellezza, il saper tramite il suo corpo creare i presupposti per vivere una vita agiata.
• Cala, l’assassina, rappresenta l’amore che si vendica, che non perdona.
• Naim rappresenta l’attesa, nonostante le difficoltà, il sapere attendere con forza il ritorno del proprio uomo.
• Rasale rappresenta il saper ascoltare il proprio cuore. Non vendersi.
• Il capitano Wilson rappresenta la parte buona dell’umanità, un uomo generoso e rabbioso contro le ingiustizie che vede compiersi innanzi a lui, pronto a tutto per modificare gli eventi.
• I maghi rappresentano la saggezza, la consapevolezza che il potere vada usato con parsimonia e a volte rinchiuso lontano dall’ essere umano: spesso incapace di frenare la propria avidità innanzi ad un immenso potere.
Ve ne ho elencati solo una piccola parte; molti sono i personaggi che animeranno questa fantastica storia. Ma per conoscerli dovrete leggere il libro.
L’autore, la cui penna forse è protetta da qualche incantesimo, ha saputo costruire personaggi così ben congeniati da lasciarmi spiazzata e appena avviene lo scontro finale la realtà ha cambiato nuovamente faccia…
“Possono esserci più visioni, mai una sola, e nessuno conosce quale sia quella giusta, dipende tutto dalle nostre scelte.”.
700 pagine sono tante, e possono scoraggiare il lettore, ma quando si entra in questa storia e, a poco a poco, si inizia a conoscere i personaggi, a comprendere le dinamiche e i sentimenti che li muovono, ci si affeziona. La lettura diventa una finestra su una realtà fantastica, dove poter vedere draghi sorvolare alte montagne, castelli magici senza apparenti vie d’ingresso. Lotte tra maghi. Spiare gli amori appena nati e restare testimoni di delitti e complotti in attesa che il buono emerga.
L’autore è stato bravo a sceneggiare questa vicenda talmente bene che nulla è stato svelato se non al momento giusto: una vera sorpresa.
Kora un pianeta con due lune come la dualità dell’essere umano, bene e male si scontreranno fino all’ epilogo del libro, ma la speranza resiste e…
«Capitano, cosa succede? Serve aiuto?»
«Vai nella sala delle feste e ordina che tutti tornino nelle proprie stanze,
di’ ai colonnelli che devono portare nella corte il più alto numero di soldati. Hai capito?»
«Sissignore, ma se mi chiedono cosa succede cosa rispondo?»
«Digli: una speranza. Muoviti!»
Lettura consigliata anche a chi non ama i Fantasy perché tra queste pagine oltre alla parte fantastica, l’autore ci regala tanta umanità.
Monica Pasero
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