Schiudeva primavera le corolle, Alessandro Pierfederici

Dopo la narrativa Pierfederici ritorna in libreria con una nuova opera dedita questa volta alla poesia, dove ancora una volta ci sorprende con la sua bravura.

Se amate la bella scrittura. Vi invito a leggere questa raccolta; tra queste liriche coglierete la forte capacita del poeta di carpire dettagli del suo vissuto, donandogli il giusto riconoscimento: la vita è fatta di piccole gioie che spesso nel “qui e ora” non apprezziamo. Solo il tempo ridona a ogni cosa il suo giusto ruolo… e solo con il passare degli anni, guardandoci indietro, impariamo ad apprezzare quei piccoli dettagli che spesso, distratti dalle nostre grandi ambizioni, non ci siamo accorti di vivere… Ma loro erano lì, a fianco a noi, e solo il tempo ha saputo farci comprendere che l’amore, il senso autentico del vivere, è nelle piccole gioie passeggere come una corolla che si schiude a primavera… Fiorisce, profuma, e muore… per poi rinascere nuovamente.
Ed è qui che il passar del tempo, tanto temuto dal poeta, diviene foriero di verità.

Monica Pasero

Introduzione

Queste poesie coprono un arco di tempo di circa dieci anni: alcune sono state scritte fra il 1983 e il 1993, nei momenti delle prime crisi esistenziali della giovinezza; altre appartengono a periodi successivi, nei quali riaffiorano i ricordi di quei momenti lontani.

Poesia del ricordo, quindi – quando la realtà è confinata nel passato, e rimane di lei solo un’emozione o una sensazione, e seguendo il corso dei pensieri riappaiono le immagini di allora; poesia che narra di due innamoramenti giovanili: uno ingenuo ma travolgente, di fronte al quale il cuore ammutolisce, l’anima spera, la mente attende, e intanto il tempo passa, ogni momento gronda di speranza ma la bocca tace per paura di un rifiuto, e quando arriva la rivelazione è troppo tardi e il sogno si tramuta in pianto, delusione, desiderio di morte; l’altro, più maturo ma altrettanto ingenuo e sognatore, è un breve idillio che svanisce in pochi giorni e lascia nel cuore una delusione amara che riporta alla memoria l’altra sofferenza, le vane speranze, la solitudine.

Le poesie del primo amore sono anche quelle del rimpianto per quel mondo di sentimenti che esisteva fuori da quell’amore, un mondo femminile di cui più tardi sorge la nostalgia e il ricordo amaro dei sentimenti mai rivelati (la fanciulla della montagna per prima, ma anche altre giovanissime creature desiderate nel silenzio della tacita, quasi eroica sofferenza); le poesie del secondo amore sono il canto della caduta, del rifugio nella solitudine della natura, lontano dal mondo degli uomini, della fine di ogni sogno e del rinnovato desiderio di morte: autunni grigi e piovosi, primavere tristi e sofferte quando tutto rinasce, meno il cuore congelato nel suo inverno perenne, nubi che evocano mondi remoti e storie passate, mari, boschi, luoghi di tormentati ricordi, colmi del vuoto interiore, del buio del pensiero, del rassegnato abbandono al dolore.

Le poesie dei due periodi si intersecano e si sovrappongono, talora narrando episodi tristi o lieti, talora esprimendo emozioni attraverso immagini simboliche, senza mai rinchiudersi in un linguaggio ermetico o criptico ma ricorrendo alla suggestione del suono e della parola, a pensieri incontrollati e istintivi che sorgono dall’inconscio, a immagini fortemente evocative della natura, del tempo che scorre inesorabile, del vuoto che circonda l’esistenza di ogni anima umana. Le due figure amate si confondono e avvolgono nel loro ricordo le altre figure femminili, i luoghi, le emozioni, perché nulla è più distinguibile e i sentimenti rinnovati sono sempre gli stessi; dove c’è il nuovo amore deluso, là risorge il dolore che pareva dimenticato: descrizioni di luoghi amati e perduti, pellegrinaggi vani e sofferti, sguardi rivolti da lontano a cieli comuni, luci di aurore e tramonti e di astri nella notte, per essere più vicino all’amata invisibile, lontana, perduta per sempre.

Dal ricordo del dramma sentimentale giovanile il pensiero si allarga ad esprimere una condizione esistenziale, una riflessione amara sulla realtà dolorosa dell’uomo e sul suo destino di disillusione e solitudine, in compagnia dei soli ricordi e della flebile speranza di altri mondi ed altre vite.
Tornano alla luce il paradiso lontano dell’infanzia, la cui purezza si smarrisce al contatto con il mondo adulto, e sensazioni, riflessioni, suggestioni che sono rapide immagini o suoni evocativi di uno smarrimento dell’anima, del passato che avrebbe potuto essere e non fu, di una vita inghiottita dal vortice del tempo e che non tornerà mai più, lasciando dietro di sé solo amarezza, sconforto e tormento.

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Nato a Treviso nel 1966, debutta come pianista accompagnatore durante l’Autunno Musicale Trevigiano del 1980.

Consegue i Diplomi di Pianoforte e Composizione e il Diploma di Direzione d’orchestra dei “Wiener Meisterkurse” presso il Conservatorio di Vienna sotto la guida di Julius Kalmar, con il quale studia anche a Milano.

Ha svolto attività di Maestro Collaboratore a partire dal 1990 presso teatri, orchestre, festival e stagioni liriche.

È stato docente nei corsi per maestri sostituti tenuti presso la Fondazione Levi di Venezia e il Teatro “La Fenice”.

Più volte assistente di corsi di canto e Masterclass di livello internazionale in Italia e all’estero (Spagna, Portogallo, Brasile), e accompagnatore di concorsi, ha svolto attività concertistica quale accompagnatore di cantanti in Italia (Milano, Trieste, Venezia, Bologna, Rai International, Radiodue) e all’estero (Parigi, Salle Pleyel; Dublino, National Concert Hall; Lisbona, Teatro Thalia; Tokyo, Bunka Kaikan; Los Angeles, Istituto Italiano di Cultura; Isole Canarie).

Come direttore d’orchestra ha debuttato nel 2002 e, due anni dopo, ha diretto il concerto dei vincitori del concorso “Tito Gobbi” a Bassano. Nel 2005 è stato assistente del direttore alla Muza Kawasaki Symphony Hall di Kawasaky ed alla Suntory Hall di Tokio. Nel luglio del 2006 debutta come direttore in Giappone con un concerto lirico a Nagoya e vi fa ritorno altre quattro volte a dirigere “Rigoletto” di Verdi e “Il Campiello” di Wolf-Ferrari con gli artisti giapponesi di “Eurolirica Giovane”, “Anna Bolena” di Donizetti, “Eugene Onegin” di Ciaikovski, “Carmen” di Bizet e “Thäis” di Massenet nelle stagioni di Eurolirica.

Dal 2008 al 2021 è stato Presidente e Direttore artistico dell’Ass. Culturale “Musicaemozioni” di cui è stato fondatore assieme alla moglie, la cantante di fama mondiale e docente Lucia Mazzaria; per Musicaemozioni ha ideato tutti gli eventi realizzati, ai quali ha preso parte direttamente quale pianista e relatore, per un totale di circa 150 esibizioni. Per i numerosi eventi organizzati nel 2011 relativi all’anniversario dell’Unità d’Italia, ha ricevuto una lettera di saluto ed apprezzamento da parte del Presidente della Repubblica Italiana.

Dal 2011 affianca all’attività musicale quella di scrittore, con la pubblicazione del suo primo romanzo “Ritorno al tempo che non fu”, che ha ricevuto notevoli apprezzamenti da parte della critica per la singolarità della vicenda, lo stile e la componente psicologica e simbolica che lo caratterizza, e quella di critico letterario (sue recensioni di opere di narrativa contemporanea sono state pubblicate su vari portali accreditati on line).

Nel dicembre 2013 esce il romanzo “Ascesa al regno degli immortali”, tormentata storia ambientata a Trieste e Vienna fra Ottocento e Novecento, che ha per protagonista un musicista alla ricerca di un’impossibile conciliazione di arte ideale e vita reale, e nella quale si fondono suggestioni storiche, psicologiche, filosofiche attorno al tema portante della musica.

Entrambi i romanzi hanno riscosso anche l’apprezzamento dell’illustre critico letterario Giorgio Bárberi Squarotti.

Nel 2016 esce il saggio “Oltre le colonne d’Ercole – Verdi e Wagner alla mia maniera”, opera nella quale l’esperienza di musicista e lo stile dello scrittore si mettono al servizio di un lavoro ad un tempo divulgativo, analitico e narrativo, con la presenza di racconti di fantasia e un Epistolario impossibile, volti a suggerire ulteriori interpretazioni e a delineare aspetti particolari della personalità e della vita dei due musicisti trattati.

A novembre 2016 esce “Racconti e memorie di isole e mari”, raccolta di sedici racconti la cui matrice comune è la suggestione dei paesaggi marini, che nasce dalla rievocazione di ricordi giovanili, di antiche storie, di narrazioni fantastiche, misteriose, mitiche ascoltate in tanti anni e ricreate dalla fantasia, cui si aggiungono le riflessioni sulla realtà dell’uomo e l’introspezione psicologica ispirate dall’osservazione della natura.

La sua ultima, recente pubblicazione è il romanzo “Sull’altare del dio sconosciuto”, che si svolge nei primi del Novecento fra un immaginario collegio militare e un paese di montagna in Veneto.

Ha scritto inoltre alcuni lavori teatrali, unendo creazione e invenzione letteraria ai brani musicali:

“Carmen: da Mérimée a Bizet”, testo drammatico-narrativo con brani musicali, presentato nel 2011 e ripreso nel 2012;

“Mozart e Da Ponte: un storia in tre atti”, non ancora rappresentato.

Ha pubblicato online anche brevi saggi, articoli culturali e prose di viaggio.

Ha iniziato l’attività didattica quale Pianista Collaboratore presso il Conservatorio “C.Pollini” di Padova.

Dal 2020 è docente di cattedra di Lettura della Partitura, dapprima presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali, ora Conservatorio “G.Briccialdi” di Terni, dove ha tenuto anche i corsi di “Pratica del repertorio vocale” e di “Semiografia musicale” (antica e contemporanea), ed attualmente presso il Conservatorio “A.Steffani” di Castelfranco Veneto.

Dal 2017 con le sue opere letterarie e poesie inedite ha finora conseguito 21 riconoscimenti, fra Premi, Menzioni, Segnalazioni e Diplomi, in premi e concorsi letterari nazionali e internazionali, in particolare: Premio Kafka Italia 2017, Premio Le Nove Muse, Premio Cygnus Aureus, Premio Il Canto di Dafne, Premio Caffè delle Arti, Premio Delfino, Premio Quasimodo 2018, Premio Albero Andronico 2019, Premio G.Cibotto, Premio Città di Rovigo, Premio Locanda del Doge, Premio Cristina Campo, Premio Lago Gerundo 2018.

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Articoli

Gli artisti e gli autori che ho intervistato, dicono di me

FRANCESCA GHEZZANI, GIORNALISTA

Prepararsi prima di un’intervista studiando i minimi dettagli e saper scavare nelle persone senza essere invadente è un’arte non di tutti. Monica Pasero ha dimostrato di possederla. Grazie davvero per il tempo che mi ha dedicato.

Giosuè Forleo, scrittore e poeta.

Ho conosciuto Monica Pasero per caso e mi è piaciuta fin da subito; infatti l’ho scelta per recensire alcune poesie del mio ultimo libro, “Piuma bianca”. Monica è una giornalista e critica letteraria sempre disponibile, che si distingue per la sua eccellenza, originalità letteraria e cura nella realizzazione grafica. Le sue interviste e recensioni sono sempre caratterizzate da una grande profondità e sensibilità, che le permettono di cogliere l’essenza delle opere e degli autori che tratta. Ha una grande capacità nell’instaurare un contatto empatico con gli autori, capacità davvero rara e che le permette di ottenere risposte profonde e sincere. La sua scrittura è elegante e raffinata, rendendo piacevole la lettura dei suoi articoli su svariati argomenti. È una professionista che unisce esperienza, competenza e sensibilità, rendendola una delle migliori nel suo campo. Se siete alla ricerca di una critica letteraria con un blog che vi offra una visione profonda e stimolante delle opere e degli autori, Monica Pasero è la scelta ideale per la sua originalità di scrittura.

FREDERIK MC. MARK, SCRITTORE

Sono molto contento di aver conosciuto Monica e di averle fatto recensire il mio romanzo Kora: La pietra di Artfis. Un fantasy ricco di storie e misteri. Leggendolo, Monica è riuscita a cogliere l’essenza della storia, il che dimostra quanto sia preparata e sensibile nel percepire le emozioni. Grazie di cuore Monica, alla prossima

LEONARDO MANETTI, POETA

Monica è una persona molto attenta e professionale nel suo lavoro. Inoltre è molto gentile e disponibile. È la persona giusta sulla quale potete fare affidamento. La consiglio vivamente.

SERGIO CAMELLINI, POETA

Questa brillante recensione arricchisce davvero, poche volte ho trovato letterati capaci di entrare nell’animo con tanta delicatezza. A Monica Pasero, porgo i sensi della mia più profonda stima.

DANIELE OSSOLA, SCRITTORE

Ho conosciuto Monica attraverso un Concorso Letterario a Torino cui avevo partecipato.

Si è instaurato un rapporto culturale basato su dolcezza, gentilezza e profondità di emozioni.

La professionalità con la quale ha condotto l’intervista, avendone già realizzate diverse nella mia carriera di autore, posso quindi affermare che è unica in quanto ha scavato nel mio intimo per far emergere i fatti salienti della mia attività non solo di scrittore.

Non posso che rinnovare i miei complimenti!!!   

EDOARDO DE ANGELIS, CANTAUTORE

Nel variegato mondo attuale della comunicazione troviamo una tale quantità di organi e operatori, piccoli e grandi, più o meno efficaci, più o meno credibili … un bosco, una foresta nella quale è difficile trovare il sentiero giusto. Per questo motivo è importante affidarsi alle esperienze positive già vissute da altri. A questo proposito mi sento di suggerire un blog che si occupa principalmente di scrittura, con grande professionalità, garbo, sensibilità. Lo dirige Monica Pasero, e si chiama con un bellissimo nome: OLTRESCRITTURA. E’ vero, Monica e il suo blog vanno oltre la scrittura, sanno offrire, nella comunicazione quel passo in più di profondità, attenzione, interesse, che fanno la differenza … OLTRESCRITTURA, appunto” – Edoardo De Angelis – Il Cantautore Necessario

EUGENIO PATTACINI, SCRITTORE

Quando ci si avvicina al mondo delle interviste in campo letterario ci sono tre aspetti fondamentali e, quasi mai, si incontrano controparti efficaci su tutti e tre. Si parla di competenza e conoscenza del settore utili a impostare domande efficaci e ben articolare utili a conoscere l’autore ma anche a capire, non tanto cosa dica l’opera, ma dove può accompagnare il lettore. Poi c’è il contatto empatico che io ho misurato sia nel suo raro modo di approcciare ma anche condividendo spazi in salotti letterari. Il terzo punto è la realizzazione grafica perchè anche le migliori frasi, se calate in una impostazione raffazzonata, perdono valore. Monica invece caratterizza ogni sua intervista con l’eleganza dell’impostazione. Personalmente per questo aspetto leggerei suoi articoli anche su argomenti che assolutamente non mi appartengono. È bello quando si trova una controparte che mostri alto livello in uno di questi aspetti. Raro su due. Monica, per fortuna di chi la incontra, eccelle in tutti e tre.

MARCO PETRUZZELLA, POETA

Ho conosciuto Monica Pasero un po’ per caso trovandomi nella confusione e dispersione mentale e pratica tipica dell’esordiente. Ho pubblicato da poco per cui sono a digiuno sulle dinamiche della “critica” e della diffusione promozionale delle opere ma soprattutto degli autori. Una cosa, però, credo di averla compresa bene: ciò che conta nel rapporto col gli editori, con le agenzie o con gli editor o realizzatori di recensioni o interviste come Monica, è il rispetto, la cura e l’attenzione che questi hanno nei confronti dei testi, degli autori e delle loro biografie. Ecco con Monica ho provato la gioia e la soddisfazione, oltre di trovarmi al cospetto di una grande professionalità, di avere come interlocutore una persona sinceramente appassionata alla letteratura e alle dinamiche pagina/autore. Auguro ad ogni autore, esordiente o meno, di incontrare Monica Pasero per sentirsi meno solo in questo mondo affascinante ma complicato.

CLAUDE MOSCHELLI, COACH

Monica Pasero è una persona straordinariamente preparate professionalmente e culturalmente

MONICA BECCO, SCRITTRICE

Grazie Monica. Come la scrittura, anche le interviste sono un dono che viene scambiato reciprocamente tra le parti. Con queste risposte mi sono aperta alle persone che non mi conoscono; e loro mi donano il tempo e l’attenzione necessari per entrare nel mio mondo. Grazie a tutte e a tutti. Grazie soprattutto a te, Monica, che con questa intervista, interessante e sensibile, mi hai permesso di fermarmi e regalarmi il tempo di guardarmi e scoprire nuove e inesplorate sfaccettature di me stessa. È stato un piacere e un privilegio

DANIELA MEROLA, GIORNALISTA, SCRITTRICE

La giornalista e promoter culturale Monica Pasero è una professionista eccellente e molto preparata. La sua serietà è meritevole di fiducia.

ELIO SABA ,SCRITTORE

Considero l’intervista che mi ha fatto la giornalista Monica Pasero di grande valore. Mi ha fatto domande per niente scontate, che mi hanno permesso di esternare alcuni aspetti del mio modo di pensare e metter a nudo una parte dei miei sentimenti. Intervista assolutamente notevole.

SILVIA DAL CIN, SCRITTRICE,

Professionista seria, competente e anche molto umana.

SILVIA S.G PALANDRI, EDITRICE

Il lavoro di Monica è così accurato, profondo e dettagliato che un’ AI non riuscirà mai ad eguagliarlo. Domande affatto banali, capaci di scavare in profondità con intelligenza e La tua intervista mi ha emozionata e per rispondere alle tue domande mi sono ritrovata a fare un lavoro su me stessa e un punto sul mio lavoro al femminile. Grazie.

SARA DE BARTOLO, SCRITTRICE, DOCENTE

Non è semplice né scontato ritrovare professionalità e talento in un unica persona.
Parlo della scrittrice Monica Pasero.
I suoi libri nonché le sue interviste sempre pulite, chiare e complete, mai fuorvianti o allusive.
Ogni volta che le sue parole descrivono l’arte di un autore/ autrice , ne esaltano il colore e di conseguenza il valore.
Grazie Monica per ciò che fai ma soprattutto per come lo fai.
Grazie davvero.

PAOLO SORRENTINO, SCRITTORE

Il nome di Monica Pasero mi è stato fatto per la prima volta dal mio editore, Davide Indalezio di Edizioni della Goccia. Mi sono documentato, ho letto le molte cose che ha scritto e mi ha subito convinto per i suoi modi garbati, per la profondità delle sue analisi, per la capacità di cogliere le diverse sfumature e i colori nascosti delle opere che descrive di volta in volta. Si capisce subito che fa il suo lavoro con grande passione e competenza, insomma. Le ho affidato, quindi, la lettura del mio La strategia del Diavolo e anche se lei stessa ha ammesso subito che il genere giallo/thriller non è fra i suoi preferiti, la sua recensione ha soddisfatto appieno tutte le mie aspettative, constatando una volta di più la sua abilità nell’intercettare i significati meno evidenti, più nascosti del libro e sintetizzarli in modo brillante ed efficace. Rapida, essenziale, profonda, con le sue interviste, poi, riesce a interfacciarsi in modo altrettanto efficace con la personalità dello scrittore, offrendo al lettore elementi aggiuntivi capaci di incuriosirlo e farlo avvicinare ulteriormente alla lettura dell’opera. Esperienza decisamente positiva.

ANTONIO SPAGNUOLO,POETA

Ottimo intervento, ricco di cultura elevata e di coinvolgimento. Il tuo Interessamento alle luminosità della scrittura è degno di lode. Grazie per avermi Invitato. Esperienza di notevole fattura!

FRANCESCA ROMANA ROTELLA, SCRITTRICE

Monica Pasero ha recensito due mie raccolte poetiche con grande sensibilità e professionalità. Ha compreso in maniera profonda i miei versi e ha saputo evidenziarne le caratteristiche fondanti, mettendone in luce gli aspetti più interessanti. La sua alta professionalità è una garanzia di accuratezza e grande sensibilità.

ODILIA LIUZZI, ARTISTA

Vorrei dedicare un sentito ringraziamento a Monica Pasero per la splendida intervista che mi ha dedicato. È stata un’esperienza profondamente stimolante e arricchente, che mi ha permesso di raccontare il mio percorso artistico con sincerità e passione. Le sue domande, sempre pertinenti e ben calibrate, hanno toccato aspetti importanti del mio lavoro, spingendomi a riflettere ancora più a fondo sul significato e sulle emozioni che lo animano. Monica ha dimostrato grande professionalità, unita a una grande sensibilità. La sua capacità di creare un dialogo fluido e coinvolgente, ha reso questa intervista non solo un momento di condivisione, ma anche un’occasione preziosa per esprimere pensieri e riflessioni che spesso restano inespressi. Il suo approccio garbato e rispettoso ha reso tutto naturale, mettendomi completamente a mio agio. Raccontare il proprio percorso artistico non è sempre facile: dietro ogni opera si nasconde un mondo di emozioni, esperienze e scelte. Monica Pasero ha saputo cogliere e valorizzare il cuore del mio lavoro, trasformando l’intervista in un ritratto autentico del mio percorso artistico. Per questo, la ringrazio di cuore. È stata un’esperienza preziosa, resa speciale dalla sua bravura e gentilezza. Grazie ancora, Monica!

DARIO TONANI, SCRITTORE ( MONDADORI)

Ci sono persone sensibili annidate negli angoli della rete che parlano di scrittura con la mano sul cuore e il tocco delicato dell’intelligenza. Monica Pasero è una di queste; le sue domande per la mia intervista sono un bouquet di spunti originali, curiosità autentica e riflessioni profonde. Mi hanno colpito e spiazzato il giusto. Per questo le dico ancora grazie.

IL MAESTRO, ALESSANDRO PIERFEDERICI, SCRITTORE, DOCENTE

Ho conosciuto Monica attraverso i social: il suo modo di porsi, con schiettezza e sincerità, e descrivere con semplicità e accuratezza il suo lavoro mi ha subito convinto a contattarla. Ho potuto così conoscere una professionista di grande spessore che unisce una notevole esperienza ed una competenza acquisita sul campo a contatto diretto con opere e autori, ad una profonda sensibilità ed umanità, attraverso la quale coglie l’essenza delle opere recensite e gli aspetti più importanti della personalità dei suoi intervistati. Monica ha recensito i miei primi quattro libri ed ogni volta ho scoperto dietro le sue parole qualcosa che non immaginavo esistesse dietro i miei testi. Monica, infatti, sia nelle recensioni che nelle interviste, coglie l’anima stessa dell’autore, della sua personalità, del suo linguaggio, e sa mettere in rilievo tutto ciò che di bello, interessante, stimolante incontra, così che anche chi legge viene messo a contatto diretto con la cultura, l’umanità, la vita degli autori e delle opere. E non dimentichiamo la sua capacità di sintesi e la sua profondità nelle prefazioni: Monica ha scritto quella del mio quinto libro ed ha saputo in due pagine coglierne lo spirito e il messaggio, preparando la strada al lettore per vivere appieno il piacere della lettura e della comprensione.

GIORGIO INFANTINO, SCRITTORE

Grazie Monica per aver messo in evidenza gli aspetti salienti della mia produzione letteraria. La recensione di “Storie Sospese” coglie nel segno e l’intervista è stata condotta da te con grande professionalità.

ELEONORA COLORETTI, RESTAURATRICE

Brava! Sensibile precisa alle tematiche. Una professionista.

ANTONIO ZENADOCCHIO, ARTISTA

Monica è capace di identificarsi con l’intervistato e comprendere il suo modo di essere e il suo punto di vista. Questo rende l’intervista molto calzante e anche gratificante.

STEFANO ZAMPIERI, ARTISTA

Precisa, sensibile con una penna delicata ma profonda.

MASSIMO PEZZONI, POETA
Credo la piu bella e professionale intervista sia stata propio quella di Monica Pasero, la sua capacità di capire l’artista scavando nella sua sensibilità senza scalfirla ma facendone un ritratto completo e unico.

SERGIO SOZI, SCRITTORE, CRITICO LETTERARIO

Non accade molto spesso, in questi tempi, di poter colloquiare di letteratura con un giornalista che sia competente e rigoroso, ben documentato sugli aspetti biobibliografici dell’intervistato e perfino, direi, appassionato della materia in oggetto. Ebbene tutto questo ho potuto assodare nel corso della piacevole e stimolante conversazione che ho avuto con Monica Pasero sulla mia opera di scrittore

GIOVANNA FILECCIA, SCRITTRICE, EDITRICE

Una delle interviste più complete che ho rilasciato in questo periodo.

ALESSIO MIGLIETTA, POETA

Consiglierò il tuo lavoro senz’altro, e sono davvero entusiasta di questa intervista, credo la più bella ricevuta!

ANGELA CAVAZZUTI, SCRITTRICE

Un enorme GRAZIE alla bravissima Monica Pasero per la bellissima intervista sul mio universo da scrittrice.Con poche pennellate ha saputo dipingere un’immagine reale di me, come persona e come autrice.

MIRIAM DI NOTO, SCRITTRICE E DOCENTE

Ho avuto il piacere di rilasciare due interviste a Monica Passerò, riguardo al mio libro e alle mie esperienze di viaggio.Mi sono trovata davanti una professionista garbata e competente, capace di proporre domande profonde e ben calibrate.Ne è scaturito un dialogo piacevole e costruttivo, attraverso cui ho espresso pienamente il mio pensiero.

GIOVANNA DE VITA, SCRITTRICE

L’ Intervista ha saputo cogliere i tratti importanti del libro e la mia personalità. Le domande hanno messo in evidenza il lato umano e fragile del protagonista del racconto. Grazie


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